Una delle uscite più attese di questo autunno 2025 è quella di Camila Sosa Villada, autrice de “Le cattive”, bestseller internazionale che ha consacrato la sua voce unica nel panorama letterario contemporaneo: stiamo parlando di “Scene da una domesticazione”, un romanzo che affronta con coraggio e sensualità i temi dell’amore, della gelosia, della quotidianità, e della fragilità delle relazioni contemporanee.
Pubblicato da Edizioni Sur, il nuovo romanzo di Sosa Villada punta a scardinare le rappresentazioni convenzionali della famiglia e dell’identità, raccontando la storia di una coppia atipica che cerca rifugio in una vita borghese e domestica.
Una trama che scardina le convenzioni
La storia parla di un’attrice trans di fama mondiale e di un avvocato gay che insieme decidono di mettere su famiglia e, contro ogni aspettativa, di adottare un bambino.
Queerographies sottolinea come sia il punto della trama in cui inizia la vera erosione: è qui che il libro risulta come “il romanzo che mina le fondamenta stesse della famiglia tradizionale”.
Non decidono di adottare un bambino qualunque, bensì un bambino già grandicello (sei anni) e sieropositivo. Un atto che sembra all’inizio un gesto d’amore assoluto, ma che ben presto si rivela anche un terreno minato di fragilità, colpe e contraddizioni.
La narrazione si muove tra il loro lussuoso appartamento a Córdoba e la casa di campagna dell’attrice, in un fine settimana di tensioni crescenti, dove desideri repressi, risentimenti e passioni si intrecciano fino a esplodere. Qui, nella routine che dovrebbe rappresentare la sicurezza, i protagonisti scoprono invece un inferno domestico che li costringe a fare i conti con se stessi e con le maschere sociali che indossano.
Personaggi vulnerabili e universali
L’attrice, capace di incarnare tutti i ruoli sul palco, si confronta con la contraddizione più radicale: dopo una vita vissuta controcorrente, sceglie la stabilità borghese, l’illusione di una normalità che finisce per logorare: Villada mette in scena un’attrice che, sul palco, sceglie una performance coraggiosa, come La voix humaine di Cocteau, ma nel privato sceglie la domesticità. E qui scatta “la domesticazione”: una tensione tra il desiderio di normalità e la scoperta che l’amore può essere insopportabile. L’avvocato, invece, porta con sé l’ambizione sociale, il successo, ma anche le fragilità di chi si muove tra desiderio e rispetto delle convenzioni.
Il bambino adottato, sieropositivo, diventa specchio e catalizzatore delle loro tensioni: simbolo di vulnerabilità, ma anche di speranza e di possibilità di cura. Attorno a lui ruotano le domande più universali del romanzo: “Fino a che punto l’amore può salvare? E cosa significa davvero mettere su famiglia?”
Critica e voci autorevoli smontano la famiglia tradizionale
La ricezione internazionale ha subito sottolineato la forza narrativa di Villada:
Vanity Fair: “Un romanzo nuovissimo che affronta temi eterni: l’amore, la gelosia, il risentimento, la quotidianità che uccide la coppia, il sesso. Una storia senza filtri, da una star delle lettere latinoamericane.”
Esquire: “Una scrittrice saggia, insolita, ammaliante.”
Teresa Ciabatti, La Lettura: “Con imprevedibili paralleli, illuminanti similitudini, Sosa Villada sconquassa la realtà.”
E in Argentina, La Nación ha osservato come la voce narrativa scelga un tono impersonale e brechtiano, capace di mantenere una distanza critica che impedisce al lettore di cadere nel torpore borghese della semplice identificazione.
Camila Sosa Villada: una voce dirompente
Attrice, scrittrice e cantante, Camila Sosa Villada (La Falda, 1982) è oggi una delle voci più potenti della letteratura latinoamericana.
Con “Le cattive” (2019) ha raccontato la vita delle travestite di Córdoba, conquistando premi e lettori in oltre venti paesi.
Nel 2021 ha ricevuto il Premio Sor Juana Inés de la Cruz, consolidando il suo ruolo di autrice capace di dare voce a marginalità e desideri universali. Con “Scene da una domesticazione”, Villada conferma il suo talento nel trasformare l’esperienza trans in letteratura capace di parlare a tutti: una scrittura fluida, erotica, cinematografica, che non teme di affrontare i nodi più scomodi delle relazioni affettive.
Appena uscito, ottiene già recensioni lampo, post social esaltati (“una delle voci più potenti che abbiamo oggi” dicono su Instagram)… Senza contare che è già stato adattato per il cinema da Gael García Bernal e Diego Luna.
Amore, colpa, famiglia in “Scene da una domesticazione”
Il romanzo mette in discussione i pilastri della famiglia tradizionale, mostrando come la domesticità possa diventare un luogo di conflitto più che di protezione. La “domesticazione” non è soltanto la costruzione di una vita insieme, ma anche la gabbia invisibile che riduce la libertà e mette a nudo le contraddizioni dei protagonisti. Villada scava nell’intimità della coppia senza offrire soluzioni facili: alterna tenerezza e violenza, desiderio e rancore, fino a mostrare la verità nuda di ogni relazione — che nessuna famiglia è davvero “normale”.