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Roald Dahl, 5 libri per riscoprire il maestro dello humour (per grandi e piccini)

Oggi Roald Dahl avrebbe compiuto 107 anni. Lo ricordiamo riscoprendo 5 dei suoi libri più belli, dai capolavori ad alcune perle meno conosciute.

Con i suoi libri, Roald Dahl ha conquistato grandi e piccini. Lui stesso diceva: “Non ho niente da insegnare. Voglio soltanto divertire. Ma divertendosi con le mie storie i bimbi imparano la cosa più importante: il gusto della lettura.” E nonostante sia trascorso tanto tempo dalla pubblicazione del suo primo romanzo, I Gremlins, nel 1943, Roald Dahl continua a essere amato dai bambini e dagli adulti di tutto il mondo e i suoi lettori sanno che, oltre alle risate e al divertimento, i suoi libri ci regalano bellissimi messaggi legati all’amore, all’amicizia e all’importanza della famiglia.

Oggi ne scopriamo 5, fra i capolavori e le opere meno conosciute, per celebrare il compleanno dello scrittore inglese di origini norvegesi.

5 libri per conoscere Roald Dahl

Il GGG

Cominciamo con un libro già celebre che ha acquisito ancor più notorietà dopo l’adattamento diretto da Steven Spielberg: “Il GGG” è un bellissimo romanzo in cui Roald Dahl racconta di un’insolita amicizia e di come l’apparenza inganni e la diversità sia ricchezza.

Sofia non sta sognando quando vede oltre la finestra la sagoma di un gigante avvolto in un lungo mantello nero. È l’Ora delle Ombre e una mano enorme la strappa dal letto e la trasporta nel Paese dei Giganti. Come la mangeranno, cruda, bollita o fritta?

Per fortuna il Grande Gigante Gentile, il GGG, è vegetariano e mangia solo cetrionzoli; non come i suoi terribili colleghi, l’Inghiotticicciaviva o il Ciuccia-budella, che ogni notte s’ingozzano di popolli, cioè di esseri umani. Per fermarli, Sofia e il GGG inventano un piano straordinario, in cui sarà coinvolta nientemeno che la Regina d’Inghilterra.

Matilde

Forse non è famoso come “La fabbrica di cioccolato”, ma “Matilda” è sicuramente il secondo romanzo più noto di Roald Dahl, una storia che ha emozionato generazioni di lettori.

Matilde ha imparato a leggere a tre anni, e a quattro ha già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. Quando perciò comincia a frequentare la prima elementare si annoia talmente che l’intelligenza deve pur uscirle da qualche parte: così le esce dagli occhi.

Gli occhi di Matilde diventano incandescenti e da essi si sprigiona un potere magico che l’avrà vinta sulla perfida direttrice Spezzindue, la quale per punire gli alunni si diverte a rinchiuderli in un armadio pieno di chiodi, lo Strozzatoio, o li usa per allenarsi al lancio del martello olimpionico. L’intelligenza e la cultura sembra dirci l’autore – sono le uniche armi che un debole può usare contro l’ottusità, la prepotenza e la cattiveria.

Gli sporcelli

Ecco un libro di Roald Dahl che forse non conoscete ancora.

Se ci guardiamo intorno, possiamo renderci conto che non sono infrequenti le persone brutte, cattive o sporche; ma ci sono anche persone insieme cattive, sporche e brutte, come gli Sporcelli di questo libro di Dahl.

Sembrerebbe poco interessante occuparsi di loro, e invece no. Gli Sporcelli hanno un’indole malvagia e fanno scherzi orribili: come quando la signora Sporcelli mise il suo occhio di vetro nel boccale di birra del marito, per fargli sapere che lo teneva sempre sotto controllo!

Fortunatamente, gli Sporcelli non sono inesauribili nelle loro trovate, e alla fine, sia pure in modo del tutto involontario, rimangono vittime della loro stessa cattiveria. Di loro non rimarranno che due fagotti di stracci e quattro vecchie e sporche ciabatte.

Lo zio Oswald

Non tutti sanno che Roald Dahl ha scritto anche alcune opere destinate prioritariamente agli adulti; è il caso de “Lo zio Oswald”, una storia in cui l’ironia dello scrittore salta subito all’occhio, così come la sua capacità immaginifica.

Discepolo di Don Giovanni, ma con un occhiuto senso degli affari e una robusta conoscenza dell’animo maschile, oltre che di un vastissimo catalogo di corpi femminili, Oswald Hendryks Cornelius è un raffinato viveur insaziabilmente devoto al culto del bello.

La sua avventura inizia da una scoperta accidentale, che lo porta a conoscenza delle insospettabili virtù afrodisiache dello scarabeo vescicante sudanese. Complici il potente filtro d’amore e un’incantevole partner d’affari di nome Yasmin, Oswald tenta di rapire “con destrezza” il seme dei più grandi geni dell’epoca – da Picasso a Freud, da Proust a Puccini e molti altri ancora -, al fine di perpetuarne l’estro.

Già apparso in due racconti, il personaggio dello zio Oswald diventa protagonista di un intero romanzo finora inedito in Italia, un piccolo gioiello che ancora una volta consacra Roald Dahl maestro dello humour raffinato.

Non crescere mai

Chiudiamo il nostro articolo su Roald Dahl con un’opera illustrata che vuole essere anche un augurio, per voi e per noi.

“Non crescere mai” è un libro per bambini poco saggi, un po’ combinaguai e un po’ selvaggi che possono anche crescer tutt’a un tratto in statura, ma non crescere affatto! Nel puro spirito di Roald Dahl e con meravigliose illustrazioni di Quentin Blake, una guida per (non) crescere che ricorda a tutti quanto sia importante rimanere indomabili, scatenati, ribelli e soprattutto giovani. A qualunque età!

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