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Referendum Indipendenza Scozia, le opinioni degli scrittori scozzesi

''Dovrebbe la Scozia essere un paese Indipendente?'', è questa la domanda a cui dovranno rispondere i cittadini scozzesi al referendum che è iniziato questa mattina alle 7 e si chiuderà alle 22. Fuori o dentro il Regno Unito, quindi.....

Oggi si vota per l’Indipendenza della Scozia a partire dal 2016. E’ prevista un’affluenza alle urne dell’80% ma, al momento, le opinioni  sono decisamente divise. Anche gli scrittori scozzesi, e non, hanno preso posizione. Ecco cosa ne pensano

MILANO –  ”Dovrebbe la Scozia essere un paese Indipendente?”, è questa la domanda a cui dovranno rispondere i cittadini scozzesi al referendum che è iniziato questa mattina alle 7 e si chiuderà alle 22. Fuori o dentro il Regno Unito, quindi. E’ prevista un’affluenza alle urne dell’80% (4,2 milioni di lettori). C’è, ovviamente, chi è a favore e chi contro. Anche gli scrittori, scozzesi e non, hanno preso posizione. Ecco cosa ne pensano, secondo il Los Angeles Times.

PER IL SI – Tra gli scrittori scozzesi più popolari, c’è Irvine Welsh (autore di “Trainspotting”) , decisamente a favore. Attraverso il suo account Twitter, ha lasciato un messaggio chiaro che ha avuto immediatamente milioni di retweet: “No all’indipendenza! Una frase un po’ strana e sciocca, non trovate? #Si è la risposta giusta”. Insieme a lui, anche Val McDermid (autore di “Il canto delle sirene”) che scrive: “Guardate la nostra storia: abbiamo inventato l’economia politica, organizzato l’impero britannico, abbiamo portato nel mondo l’applicazione pratica delle scienze e dell’ingegneria, corriamo verso (e non lontano) dai terroristi che vogliono far saltare in aria il nostro aereoporto…ditemi, come facciamo a non credere in noi stessi?”. Tra gli scrittori favorevoli al sì, presentati dal Los Angeles Times, c’è anche  A. L. Kennedy (“Paradise‘) c he sostiene: “Sì, è il voto progressista”.

PER IL NO – Tra i voti contrari che hanno fatto più clamore, c’è sicuramente quello di J.K. Rowling, madre della famosissima saga di Harry Potter che, addirittura ha donando un milione di sterline ai sostenitori del No: “Ci stanno vendendo l’idea che diventeremo un Paese a metà fra la Norvegia e l’Arabia Saudita e dove il petrolio scorrerà per sempre. Ma cosa succede se ad un certo punto i giacimenti scarseggiano?”. E poi c’è Denis Mina (“Field of Blood”), scrittore di crimini e fumetti che pensa sia solo “una sciocchezza”.

GLI AUTORI SCOZZESI STORICI – Chissà da che parte si sarebbero schierate gli scrittori storici di origine scozzese. Walter Scott, probabilmente, ne avrebbe scritto qualcosa visto che oggi, la Scozia (sia per il sì che per il no) sta vivendo un grande momento storico, e Scott è l’inventore dei romanzi storici. E l’autore di “L’isola del tesoro” e “Lo strano cosa di Dr. Jekyll e Mr.Hyde”, Robert Louis Stevenson, avrebbe votato a favore o contro? Sicuramente Arthur Conan Doyle avrebbe saputo già la risposta del referendum, lui che fu il capostipite del giallo deduttivo e che fece nascere uno dei detective più famosi del mondo, Sherlock Holmes.

18 settembre 2014

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