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Uno stralcio di vita di un mondo possibile ne ”Domani nella battaglia pensa a me” di Javier Marías

Amici della semplicità, questo libro non fa al caso vostro: stile prolisso, frasi ipotattiche, linguaggio non semplice ma che rende benissimo il groviglio e il dramma; 'Domani nella battaglia pensa a me' non è una storia facilmente classificabile in un genere...

 Pubblichiamo la recensione di Anna Rita Leone per la lucida analisi della trama e delle tematiche contenute all’interno dell’opera di Javier Marías

 

Amici della semplicità, questo libro non fa al caso vostro: stile prolisso, frasi ipotattiche, linguaggio non semplice ma che rende benissimo il groviglio e il dramma; "Domani nella battaglia pensa a me" non è una storia facilmente classificabile in un genere, solo la postfazione dell’autore, in realtà, ci dona un senso che nella sua indefinitezza improvvisamente apre una finestra: il libro non è nient’altro che un romanzo, uno stralcio di vita di un mondo possibile, uno spaccato di immaginazione, nient’altro…eppure è ciò di cui, molte volte, è fatta la nostra vita.

 

Tutto comincia con uno strano adulterio non consumato di Victor con Marta, sposata e con un figlio, che si conclude con la morte della donna, senza spiegazioni apparenti. Victor, protagonista della vicenda, si intrufolerà man mano nella famiglia di Marta, conoscendo il padre, la sorella, il marito. Ci si aspetta a ogni pagina una svolta narrativa che possa far partire l’azione e possa svelare i possibili intrighi. In realtà ci si trova davanti a un lungo flusso di coscienza di Victor, poche azioni, pochi avvenimenti apparentemente cariche di solo di uno strano caso; tuttavia il colpo di scena finale darà il senso – non sense di tutta la vicenda.

 

Il cuore del racconto non è la morte, né l’amore, semplicemente lo stato intermedio di normalità in cui l’uomo è immerso, uno stato intermedio fatto di errori, gesti senza senso e inganno. Un intreccio fatale di piccoli inganni, silenzi, comportamenti irresponsabili giocheranno a costruire una strana storia, sul filo di ciò che poteva essere e che non è stato, e la realtà che spesso è costituita da scarti del sé, facce parziali degli altri e del mondo, frazioni di esistenze che si scontrano per un attimo senza tempo e senza storia e producono effetti devastanti.

 

15 settembre 2012

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