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”Ti prendo e ti porto via”, quando la vita decide per te

Pietro è un ragazzino timido, schivo e per nulla portato a interagire con gli altri suoi coetanei. Trascorre la maggior parte del suo tempo da solo, in un angolino, a leggere libri sugli animali o chiacchierando con la sua migliore (e unica) amica, Gloria...

Pubblichiamo la recensione di Timithy Dissegna del romanzo uscito nel 1999 scritto da Niccolò Ammaniti

Pietro è un ragazzino timido, schivo e per nulla portato a interagire con gli altri suoi coetanei. Trascorre la maggior parte del suo tempo da solo, in un angolino, a leggere libri sugli animali o chiacchierando con la sua migliore (e unica) amica, Gloria.
A scuola è vittima dei bulli, ragazzini pseudo-criminiali che vorrebbero mettere a ferro e fuoco il mondo solo per vederlo bruciare, mentre a casa deve sopportare la prepotenza del padre alcolizzato, l’incapacità di reagire della madre depressa e la stupidità spiazzante del fratello maggiore.

L’unica che gli sta vicino è Gloria, con cui trascorre i pomeriggi interi, e la sua famiglia, che lo vede ormai come un figlio adottivo. La solita routine scuola-botte-casa cambia quando Pierini, il bullo del paese, e la sua banda lo costringono a entrare nella scuola di notte. Pietro, incapace di opporsi a chiunque, li segue e da quel momento la sua vita subirà una brusca sterzata, finendo a diventare l’unico che deve pagare per tutti.

Scritto dallo straordinario Nicolò Ammaniti, “Ti prendo e ti porto via” è un libro unico nel suo genere, dove amore e odio convivono insieme scontrandosi e mescolandosi in continuazione, come le due metà di qualcosa che devono per forza di cose rimanere attaccate l’una all’altra.

Creando e distruggendo personaggi secondari ma allo stesso tempo così importanti, Ammaniti diventa un burattinaio che muove i fili del destino degli abitanti di Iscano Scalo (il paesino dove si svolge la storia), facendo nascere amori, distruggendo speranze e rivelando così che la vita è un susseguirsi di bastonate, una dietro l’altra, ma è per questo che merita di essere vissuta.

Tra tenerezza e crudeltà, “Ti prendo e ti porto via” è un viaggio affascinante in quella lunga ferita che è la giovinezza, tra delusioni, amore e un pizzico di comicità.

4 gennaio 2014

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