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Nelle agenzie pubblicitarie nasce una nuova squadra di creativi: ”La coppia creativa sono in quattro”

La necessità sempre più urgente di ripensare ad un nuovo modello di business e organizzativo delle agenzie pubblicitarie non può più prescindere da una evoluzione della coppia creativa classica (art e copy) e dalla conseguente nascita di una nuova squadra di creativi, attrezzata per le sfide di oggi. E’ la tesi principale de “La coppia creativa sono in quattro”, secondo libro di Emanuele Nenna, amministratore delegato e socio fondatore dell’agenzia di pubblicità Now Available...
Emanuele Nenna, amministratore delegato e socio fondatore dell’agenzia Now Available, recensisce il suo nuovo libro, dove spiega come sia cambiato il modello di business delle agenzie pubblicitarie
La necessità sempre più urgente di ripensare ad un nuovo modello di business e organizzativo delle agenzie pubblicitarie non può più prescindere da una evoluzione della coppia creativa classica (art e copy) e dalla conseguente nascita di una nuova squadra di creativi, attrezzata per le sfide di oggi. E’ la tesi principale de “La coppia creativa sono in quattro”, secondo libro di Emanuele Nenna, amministratore delegato e socio fondatore dell’agenzia di pubblicità Now Available.
Edito da Fausto Lupetti Editore, con la prefazione dello scrittore e giornalista anglosassone Mark Tungate (autore del bestseller “Adland – A Global History of Advertising”), il libro di Nenna propone un nuovo modo di fare advertising oggi, accettando di “includere” nel processo creativo tutto ciò che è nuovo (in termini di media, linguaggi, professionalità). Con l’obiettivo di recuperare il senso e il valore di un mestiere, quello del pubblicitario, che dopo aver provato a prendere posizioni conservatrici e reazionarie è in molti casi caduto nella trappola del futuro a tutti i costi.
In centoventi pagine, l’autore inquadra i profondi mutamenti socio-culturali di quella che viene spesso definita la post-digital age e, partendo dagli insegnamenti dei grandi pubblicitari del passato (Claude Hopkins e Bill Bernbach su tutti), disegna un nuovo modo per produrre creatività di valore. Affiancando alle tradizionali figure dell’art director (chiamato ad una evoluzione del suo ruolo) e del copywriter (ridefinito idea writer, adottando l’ottima intuizione della scrittrice newyorkese Teressa Iezzi), due creativi di nuova generazione, figli degli anni 2010: l’attention planner e il digital creative planner. 
“La coppia creativa sono in quattro” dedica infine ampio spazio al complesso e attualissimo tema del rapporto tra agenzie e clienti. Invitando entrambe ad una maggiore responsabilità (esattamente il 50% equamente diviso per ottenere il successo di una campagna) e ad un definitivo salto di qualità nella direzione di una reale complicità. Perché, come evocato nel titolo del paragrafo dedicato ai clienti: se la coppia creativa sono in quattro, oggi “l’agenzia sono in due”.
Emanuele Nenna
15 luglio 2012
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