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”Il sentiero della mano sinistra”, il giallo siciliano oltre Camilleri

Gli italiani scrivono i libri gialli in modo molto diverso dagli americani. Forse perché quel tipo di trama, in ambientato in Italia, risulterebbe poco credibile...

Gli italiani scrivono i libri gialli in modo molto diverso dagli americani. Forse perché quel tipo di trama, in ambientato in Italia, risulterebbe poco credibile. Infatti Faletti aveva ambientato Io uccido negli Stati Uniti. I gialli italiano hanno un altro stile. Sono più intimisti e meno pulp.

A me piacciono i gialli italiani. E mi è piaciuto Il sentiero della mano sinistra, pubblicato da Silele Editore. All’inizio mi ha attirato l’immagine di copertina, che ho trovato inquietante ed accattivante al punto giusto. La quarta di copertina mi parlava di un giallo ambientato a Palermo ed io mi sono detto ‘perché no?’, pur augurandomi di non imbattermi in un clone di Camilleri. E non sono stato deluso. Camilleri è lontano, come lontani sono altri giallisti.

La storia si svolge in modo coerente ma non scontato, la narrazione ha un bel ritmo interno, accelera e rallenta nel modo giusto per non arrivare subito alla fine. La scrittura è piacevole. Alla fine posso dire che questo libro mi ha tenuto piacevole compagnia. Una buona alternativa ai soliti gialli stranieri.

Ruslan Badagliacca

1 novembre 2014

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