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”Il diario di Jane Somers” di Doris Lessing, un libro intenso, sconvolgente, tristemente reale, come una pellicola anni ’80

Lessing Intenso, sconvolgente, tristemente reale. Ecco le parole che mi accompagnano durante la lettura (vorace) di questo libro di Doris Lessing, premio Nobel per la letteratura. Ciò che colpisce de Il diario di Jane Somers...

Intenso, sconvolgente, tristemente reale. Ecco le parole che mi accompagnano durante la lettura (vorace) di questo libro di Doris Lessing, premio Nobel per la letteratura. Ciò che colpisce de Il diario di Jane Somers è il suo inizio ‘lento’. Doris Lessing entra nella storia piano, senza sconvolgerti all’improvviso: sembra quasi che voglia dare al lettore il tempo di ambientarsi in certi scenari del romanzo, che pagina dopo pagina, lasceranno l’amaro in bocca.

La trama del racconto, sotto forma di diario, è insolita: Janna (Jane) Somers è una donna sull’orlo dei cinquanta che vive di belle cose, che si circonda solo di bei momenti, e allontana da sé il dolore anche quando questo è a due passi da lei. Difatti, nelle prime pagine, racconta di aver perso mamma e marito, ma di aver ignorato volutamente i momenti di dolore fisico dei due, quasi come se quel dolore, provocato dalla malattia dei suoi cari, potesse in qualche modo trasferirsi su di lei.

Non rinuncia ai piaceri della carne, ma non ricerca emozioni: i suoi momenti emozionanti (se così possono essere definiti) sono ricollegabili al suo lavoro come caporedattrice di una rivista e al bagno della domenica sera, quando può prendersi cura del suo corpo ma soprattutto del suo ego. Un giorno, la sua routine (fatta di solitudine e di apparente soddisfazione) viene spezzata dall’incontro con Maudie Fowler, una vecchina novantenne che incontra per caso in farmacia. Piano piano, diverranno amiche. Piano piano, Janna si scontrerà con parole come tristezza, povertà assoluta, solitudine vera, morte.

Le visite presso la casa di Maudie saranno prima una specie di dovere non richiesto, poi un bisogno interno della donna, che forse è alla ricerca di sentimenti. Janna scriverà appunto un diario, che alla fine sembrerà quasi un’autobiografia di qualche anno: la donna, attraverso la malattia di Maudie, cambierà se stessa e le sue priorità, e nel toccante finale, Janna dovrà governare un senso di rabbia improvviso e non sviscerato dall’autrice.

Rabbia verso gli altri o più semplicemente verso la donna che era stata? La capacità evidente di Doris Lessing è quella di analizzare ogni sentimento umano, ogni situazione. Infatti, descrive con spasmodica precisione ogni momento: non lascia a caso nessun particolare nel corso del suo commovente romanzo. Leggendo, vi sembrerà quasi di guardare una pellicola anni ’80.

 

Olga Aloise

14 dicembre 2014
 
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