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”Drop-out”, un’indagine sul frequente fenomeno della rinuncia agli studi

Realizzato dal ricercatore e professore Federico Batini dell’università di Perugia, per la facoltà di Scienze della Formazione, “Drop-out” è un libro uscito in Italia nel maggio del 2014, pubblicato dalla casa editrice Fuorionda che va ad inserirsi all’interno della collana “AltrEducazione”...

 

Realizzato dal ricercatore e  professore Federico Batini dell’università di Perugia, per la facoltà di Scienze della Formazione, “Drop-out” è un libro uscito in Italia  nel maggio del 2014, pubblicato dalla casa editrice Fuorionda che va ad inserirsi all’interno della collana “AltrEducazione”.

La ricerca  si propone di comprendere le motivazioni che spingono ragazzi, arrivati allo scadere del  compimento degli anni necessari per la scuola dell’obbligo, ad abbandonare il proprio percorso di studi. Il fenomeno dei Drop-out ormai è in continuo aumento,  invece di creare un’analisi esterna  l’autore  fa parlare i diretti interessati.  Sono contenute 67 interviste di ragazzi tra i 16 e i 19 anni che hanno sì lasciato la scuola, ma che stanno frequentando i percorsi di recupero delle competenze di base di vari indirizzi organizzati a tale scopo.

Il volume è composto da 179 pagine ed è suddiviso in due parti: nella prima troviamo le motivazioni per cui è stato scelto il fenomeno in questione  e le definizioni costruite grazie alle ricerche svolte nel tempo; nella seconda parte invece sono riportate, in forma sintetica, delle interviste effettuate  nell’area delle città di Arezzo e Perugia rivolte a un campione di ragazzi che rientravano nella categoria.

Il quadro che emerge mostra come nella maggior parte dei casi i suddetti abbandoni derivino da esperienze vissute in modo negativo nei contesti formativi, ma per cause non riconducibili all’atteggiamento del ragazzo bensì a particolari “diseducativi” comportamenti del personale scolastico.

La lettura  è indicata non solo per un pubblico di educatori, ma allarga i suoi orizzonti a chiunque abbia voglia di comprendere meglio il fenomeno.

 

Paola Succhielli

 

18 luglio 2015

 

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