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”Crum” di Lee Maynard, quando la cosa peggiore della tua vita diventa l’unica ragione per andare avanti

La copertina di Crum, secondo della collana I Fuorilegge, della neonata casa editrice Barney Edizioni, ti avvolge non appena apri per la prima volta il volume per annusarne le pagine...

La copertina di Crum, secondo della collana I Fuorilegge, della neonata casa editrice Barney Edizioni, ti avvolge non appena apri per la prima volta il volume per annusarne le pagine. E’ un abbraccio drammatico, caldo, a suo modo rassicurante, che le case rosso mattone e quelle strade perennemente buie ma traboccanti di emozioni, ti riversano addosso, temendo che tu possa richiudere tutto prima del tempo.

Ma il tempo non esiste a CRUM, a CRUM cambia solo la temperatura, il tempo cronologico è assorbito dalle storie dei protagonisti, dalle storie dei giovani che a CRUM come nel mio e nel tuo paese, lottano aspramente con i vecchi, perchè pensano di non poterne più di quella vita, di quei luoghi, di quei vecchi. La vita grigia, povera, piatta è la stessa vita che ciascuno di noi, oggi, qui, ovunque noi siamo vorrebbe fare. E’ una vita di ricerca continua, di sperimentazione, di giochi, di scherzi, di prendere e prendersi in giro, è un respirare vita momento per momento, anche quando il più grosso della banda tenta di metterti la testa sottacqua e tu per salvarti gli strizzi le palle.

Ed è un libro così vivo e così vero, che quei vecchi che lo vollero eliminare dalle librerie del West Virginia, per paura che insinuasse il male in quel disperato paese rosso di vergogna, ora se lo ritrovano a celebrare in tutto il mondo il West Virginia, a celebrare e desiderare di tornare tutti alla nostra CRUM da cui siamo scappati come codardi. ‘Un sacco di volte la cosa peggiore della tua vita può essere il centro della tua vita, l’unica ragione per andare avanti di giorno in giorno, e quando non c’è più, anche se non ti piace, ti manca.’

Claudio Della Pietà

7 novembre 2014

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