Sei qui: Home » Libri » Recensioni » ”Cabaret mistico”, terapia pubblica collettiva alla ricerca del sorriso

”Cabaret mistico”, terapia pubblica collettiva alla ricerca del sorriso

Chi cerca un serio manuale di psicologia, ha da ritrovare in questo libro solo un accennato sentiero di tale scienza, nonostante sia chiaro l'interesse dell'autore per la psicanalisi. In ''Cabaret mistico'' Jodorowsky dimostra infatti di avere molte e profonde conoscenze in diversi campi, se pur senza la pretesa di saperne e volerne scrivere un manuale...

Pubblichiamo la recensione di Michela Coletto per la capacità di presentazione e analisi di un testo complesso come quello di Alejandro Jodorowsky    

Chi cerca un serio manuale di psicologia, ha da ritrovare in questo libro solo un accennato sentiero di tale scienza, nonostante sia chiaro l’interesse dell’autore per la psicanalisi. In “Cabaret mistico” Jodorowsky dimostra infatti di avere molte e profonde conoscenze in diversi campi, se pur senza la pretesa di saperne e volerne scrivere un manuale. A volte la sensazione è che sia una vero affabulatore, capace di proporre piacevoli costrutti di immaginazione come verità da accettare senza remore. (Non possiamo che chiederci, ad esempio, se sia vero che ogni albero presenta una corrispondenza tra radici e rami). 

 

E’ questo forse uno dei modi che ha concretizzato all’interno della sua psicomagia, per rendere utile e catartica la finzione? Lontano da un banale manuale di autoanalisi e crescita personale, si dimostra estremamente costruttivo e positivo, sempre pervaso da uno slancio verso un laico divino, che contesta la limitatezza circoscritta delle diverse religioni.

Viene messo in scena in questo volume uno spettacolo, utilizzando materiali diversi, amalgamandoli e plasmandoli al bisogno. Barzellette, storielle zen, citazioni, testi religiosi e filosofici, affermazioni di psicologia, tarocchi. Tutto entra nel gran pentolone esoterico nel quale ci immergeremo per giungere alle rivelazioni strettamente connesse alla vita di ciascuno.

A volte i capitoli sembrano slegati tra loro, a volte sembrano confezionati per dar sfogo al vissuto personale. Ci dona opinioni, consigli, spiegazioni capaci di rinvigorire la forza interiore e la positiva accettazione di sé e dei meccanismi macroscopici in cui siamo immersi, per giungere a sentire  che – qualunque sia la nostra vera  natura –  essa è in perfetta armonia con il cosmo. Un percorso che considera l’individuo (io personale – corpo,  io superiore – anima, io essenziale – spirito, dio interiore), la coppia, le relazioni familiari, per poi allargarsi sulla concezione del mondo e del senso del nostro esistere.

Contenuti forse pretenziosi, ma non per questo meno indispensabili, che vengono arricchiti da una poliedricità con cui ha fatto i conti da sempre, sin dalle sue origini (Jodoroswky proviene da una famiglia ebraica di ucraini emigrata in Cile), e che ha saputo riutilizzare al meglio in questo volume.

Scrive delle parabole moderne e semplici, che potrebbero quasi sembrar banali, se non fossero capaci di lasciar un gusto nuovo in bocca al lettore. Più di una volta verremo catturati dalle pagine, che si staccheranno dal libro per arrivare a parlare direttamente a noi stessi e a nessun altro, quasi ci stessero aspettando. Difficile arrivare a fine volume senza l’innesco di qualche profonda riflessione personale. E’ un libro che avvia la catarsi, se anche non in grado di portarla a compimento.

14 luglio 2013

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione Riservata