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“Ragazze con i numeri”, un libro per scoprire la storia di 15 scienziate

L'11 febbraio si è celebrata la Giornata internazionale delle donne e ragazze nella scienza. Per l'occasione, vogliamo parlarvi di "Ragazze con i numeri", un libro che ci porta alla scoperta delle storie di 15 donne che hanno fatto la storia della scienza.

Il libro con cui vi auguriamo il buongiorno oggi si intitola “Ragazze con i numeri. Storie, passioni e sogni di 15 scienziate” ed è stato scritto da Vichi De Marchi e e Roberta Fulci ed illustrato da Giulia Sagramola. Un’occasione per scoprire di più sulle donne che hanno fatto la storia della scienza in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, che si tiene ogni anno l’11 febbraio.

“Ragazze con i numeri. Storie, passioni e sogni di 15 scienziate”

Quindici storie di scienziate, quindici storie di donne contro gli stereotipi di genere. Vite fatte di coraggio, fatica, entusiasmo, e soprattutto di sogni che si avverano.

Ci sono Valentina Tereshkova, la prima donna al mondo ad andare nello spazio; Jane Goodall, etologa, considerata l’unico essere umano mai accettato da una comunità di scimpanzé selvatici; Rita Levi Montalcini, che ha saputo proseguire il suo lavoro nonostante le persecuzioni razziali; le sue scoperte hanno aperto la strada a nuove cure per molte malattie.

E ancora, Margaret Mead, tra le prime donne a fare ricerca antropologica sul campo; ha dimostrato che l’ambiente e la cultura in cui viviamo influenzano le nostre vite. Katherine Johnson, matematica che ha dato un contributo fondamentale alla ricerca spaziale statunitense; è l’emblema di come il colore della pelle non abbia niente a che vedere con la preparazione scientifica.

Le scienziate raccontate nel libro: Valentina Tereshkova, Jane Goodall, Tu Youyou, Katherine Johnson, Rita Levi Montalcini, Margaret Mead, Katia Krafft, Maryam Mirzakhani, Wangari Maathai, Rosalind Franklin, Vera Rubin, Sophie Germain, Laura Conti, Maria Sibylla Merian, Hedy Lamarr.

La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza

La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza è stata istituita il 22 dicembre 2015 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione A/RES/70/21, successivamente approvata dall’Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile (UN Women) e dall’UNESCO. La ricorrenza è nata dalla necessità di svolgere un’attenta e ricorrente osservazione sul tema della parità di genere nell’ambito dell’istruzione e delle professioni scientifiche e tecnologiche, troppo spesso ad esclusivo appannaggio degli individui di sesso maschile.

Dall’istituzione della Giornata, sono nate diverse iniziative che ogni anno puntano i riflettori sulle donne scienziate e tecnologhe che lavorano in ambiti prettamente maschili, come le discipline STEM. L’iniziativa dell’ONU che ha avuto origine dalla risoluzione del 2015 nasce dal profondo interesse nel raggiungimento della parità di genere e dell’emancipazione femminile, scopi fra i più ambiti dell’Agenda 2030.

L’importanza di ricordare le donne e le ragazze nella scienza

Ma perché ancora oggi è così importante ricordare che nel mondo della scienza e della tecnologia anche le donne rivestono un ruolo di primaria importanza? Perché esistono libri come “Ragazze con i numeri” ed è importante che esistano?

Al giorno d’oggi, in ambito STEM la parità di genere non è ancora stata raggiunta: le stime riportano che soltanto uno scienziato su tre è donna, e che le barriere strutturali e sociali che impediscono alle giovani donne di affermarsi in campo scientifico e tecnologico siano ancora numerose. Con gli strascichi della pandemia di COVID-19, la situazione si è ulteriormente aggravata, fra difficoltà educative e dispersione scolastica, aumentato carico di cure da riservare all’economia domestica e gravi e sempre più frequenti episodi di violenza di genere.

In un panorama tanto ostico per le ragazze e le donne, è difficile imporsi in un ambiente che da sempre è visto come esclusivamente adatto agli uomini. Leggere le storie di “Ragazze con i numeri” ai nostri bambini, e leggerle insieme a loro anche noi, è uno dei piccoli passi che ciascuno di noi può fare per rendere questo divario meno importante, più superabile.

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