“Queer e ora” nuove narrazioni nella cultura italiana contemporanea

13 Ottobre 2025

Un viaggio tra teoria, letteratura, cultura pop e interviste per comprendere come si costruiscono oggi le identità queer in Italia. Il libro “Queer e ora” ci porta oltre l’arcobaleno, verso un nuovo modo di raccontare il presente.

“Queer e ora” nuove narrazioni nella cultura italiana contemporanea

Che cosa vuol dire essere queer in Italia, qui e ora? Come si plasmano e si rivendicano i corpi, i desideri e le soggettività in un paese ancora fortemente eteronormato? Il volume “Queer e ora”, curato da Giancarlo Covella e Gian Pietro Leonardi per Mimesis Edizioni, affronta in maniera lucida e stratificata le domande fondamentali dell’identità contemporanea. Tra contributi teorici, riflessioni letterarie e una ricca sezione di interviste, questo libro corale getta uno sguardo profondo, politico e poetico sulle molteplici forme dell’essere queer oggi.

“Queer e ora”: identità, resistenze e nuove narrazioni nella cultura italiana contemporanea

“Queer e ora” è un libro importante perché non si limita a raccontare la queer theory: la pratica, la interroga, la vive. È un progetto corale che restituisce dignità e complessità a soggettività ancora troppo spesso marginalizzate nel dibattito culturale italiano. Un volume da leggere, da citare, da regalare, ma soprattutto da usare: come strumento di pensiero, resistenza e desiderio.

Un titolo manifesto: “Queer e ora”

Il titolo stesso è già un programma. “Queer e ora” non guarda indietro, non si limita a recuperare una genealogia culturale queer (pur rendendole omaggio), ma si concentra sulle urgenze del presente. “Corpi, spazi e temporalità oltre l’arcobaleno” non è solo un sottotitolo, ma un invito a uscire dalla comfort zone delle narrazioni mainstream per esplorare le contraddizioni, le fratture e le potenzialità della queer politics nel contesto italiano.

Il contributo teorico: letteratura e canone

I primi due saggi del volume: “C’è ancora un gay in questo testo?” di Gian Pietro Leonardi e “Corpi infetti” di Giancarlo Covella, interrogano il rapporto tra letteratura, identità e trauma. Leonardi mette in discussione la stabilità del “canone LGBTQ+” in letteratura, invitando a riconsiderare l’idea stessa di rappresentabilità della queerness. Covella invece affronta il tema dell’AIDS e della sua narrazione nella letteratura contemporanea: non solo come malattia, ma come corpo infetto simbolico, sociale, rimosso e poi parzialmente reintegrato. Due saggi densi e accademicamente solidi, ma scritti con uno stile accessibile anche a lettrici e lettori non specialisti.

La parte viva: le voci queer

Il cuore pulsante del volume è però la sezione dedicata alle interviste, che raccoglie le testimonianze di scrittori, artistə, performer, intellettuali ed esponenti della cultura queer italiana.

Tra i nomi più noti troviamo: Giovanna Cristina Vivinetto, poetessa e voce potente della transfemminilità in versi; Nicola Gardini, classicista e autore di una delle riflessioni più raffinate sul linguaggio e la diversità; Anna Segre, scrittrice e psichiatra, da sempre impegnata nella narrazione delle identità non conformi; Giuseppe Vincenzo Sciarra, regista e autore che ha portato in scena un queer cinema radicale e viscerale.

DJ Lil’ Jean, performer e attivista, che fonde musica e politica con un’estetica potente; Nicoz Balboa, fumettista e illustratore di fama internazionale, che da anni racconta il corpo trans attraverso il disegno; Gianni Rauso (GianOrso) e Dani Martiri, artisti e attivisti che fondono arte visiva e scrittura. Ogni intervista è un piccolo saggio in sé, dove l’esperienza personale diventa racconto politico, memoria vivente, proposta di futuro.

Un libro per chi?

Questo libro si rivolge tanto a chi lavora nei gender studies quanto a lettrici e lettori interessati alla cultura contemporanea. È perfetto per chi desidera: un’introduzione aggiornata e ben scritta al pensiero queer in Italia; scoprire voci nuove e autentiche della scena LGBTQIA+; confrontarsi con narrazioni che sfidano il binarismo e l’omologazione; allargare lo sguardo su corpo, desiderio e appartenenza.

Un progetto editoriale necessario

La collana Eterotopie di Mimesis ha ormai un’identità forte e riconoscibile, fatta di titoli che riflettono sugli spazi altri della cultura. Queer e ora ne è un esempio perfetto: accademico ma accessibile, militante ma lucido e ironico. La postfazione di Raul Calzoni aggiunge profondità a un volume già ricco, tracciando ponti tra la ricerca teorica e l’impegno pubblico.

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