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“Qualcuno che conoscevo”, Torino e i suoi misteri protagonisti di un appassionante giallo

Una mamma alle prese con tre figlie gemelle, una misteriosa Torino, una scomparsa irrisolta... Sono gli ingredienti di "Qualcuno che conoscevo", intrigante romanzo d'esordio di Francesca Mautino.

Ami i gialli in cui gli investigatori non lo sono per professione? “Qualcuno che conoscevo“, appena arrivato in libreria, è l’accattivante romanzo d’esordio di Francesca Mautino.

Ti sorprenderà per diverse ragioni. Qualcuna te la raccontiamo di seguito.

L’ambientazione

“Qualcuno che conoscevo” è ambientato in una delle città italiane più famose d’Italia. Un luogo che, dietro alla coltre di nebbia che spesso lo sovrasta, nasconde misteri insondabili che da sempre lo rendono un luogo intrigante, che genera curiosità e timore contemporaneamente.

Stiamo parlando di Torino, città dove l’autrice del romanzo, Francesca Mautino, vive ormai da anni.

Il capoluogo piemontese è, in effetti, il coprotagonista di questo romanzo insieme a Valentina, giovane mamma un po’ disperata, un po’ confusa, un po’ impaurita dal carico di responsabilità e impegni di cui all’improvviso si deve far carico che, d’un tratto, si scopre detective improvvisata in una città che pensa di conoscere come le sue tasche e invece si rivela un vero e proprio rompicapo, come quello che è chiamata a risolvere dopo un incontro casuale con il destino.

Detective improvvisata

Un altro tratto interessante capace di rendere ancor più accattivante “Qualcuno che conoscevo” risiede nella natura stessa del libro.

Siamo dinanzi a un giallo, un romanzo in cui un protagonista, di solito un detective, è incaricato o chiamato a risolvere un caso.

Questa volta, il detective è del tutto improvvisato, sia perché Valentina non ha nulla a che vedere con le professioni investigative, sia perché di solito la sua vita è del tutto priva di mistero e suspence, sia perché con il caso che cerca di risolvere sembra non avere niente a che fare.

Insomma, “Qualcuno che conoscevo” ha tutte le carte in regola per essere un giallo intrigante e diverso dal solito, in cui un po’ anche chi legge si scopre investigatore improvvisato insieme alla simpatica protagonista che, nella ricerca della verità, scoprirà molto anche di se stessa.

“Qualcuno che conoscevo”, la sinossi

Se la sorte ti ha riservato un parto trigemellare, meglio prenderla con umorismo. Forse è per questo che Valentina Bronti, trentenne, torinese, una carriera messa tra parentesi, ha scelto per le sue tre bambine i nomi di Emilia, Carlotta e Anna, come le celebri sorelle Brontë.

Conservare alto l’umore non è così facile per Valentina, una vita incastrata tra illusori tutorial sulle pulizie domestiche e una relazione fallimentare con Marco, il padre delle bimbe che si è ritirato a dormire nello sgabuzzino. Finché un giorno viene convocata all’asilo perché le tre piccole pesti hanno tentato la fuga trascinando con sé una compagna. Davanti alla direttrice, c’è un’altra mamma: Chiara Barberis.

Altezzosa e severa, Chiara lascia in Valentina una strana impressione. Un’impressione confermata dalla scoperta che si tratta proprio di «quella» Chiara Barberis: la sorella di Elisa, la ragazza scomparsa inspiegabilmente dieci anni prima, quasi inghiottita dal buio di una Torino che da sempre ha fatto del mistero il suo secondo volto. È così che Valentina si ritrova in una storia piena di ombre e bugie.

Con un entusiasmo e una sagacia sorprendenti, prima di tutto per lei, si tuffa nelle strade, nei palazzi signorili, negli atenei della città, improbabile ma tenace investigatrice. Ciò che Valentina scoprirà di Elisa, di Torino e soprattutto di sé stessa è la materia spumeggiante di questo romanzo, capace di tratteggiare un personaggio attualissimo in cui convivono senso di inadeguatezza, acume e un’ostinata vitalità.

Chi è Francesca Mautino

L’autrice di “Qualcuno che conoscevo” si chiama Francesca Mautino, è nata a Ivrea ma vive a Torino con i due figli gemelli e il compagno. Ha frequentato la Scuola Holden e si è laureata in Storia e critica del Cinema.

Dopo il conseguimento della laurea, ha svolto diverse professioni: ha lavorato come insegnante a Londra, ha scritto per gli uffici stampa e per la televisione, ha lavorato in una grossa agenzia di comunicazione. Tutti mestieri che hanno un legame con la scrittura.

“Qualcuno che conoscevo” è il suo romanzo d’esordio.

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