Lo scrittore, noto giallista, ottiene il più prestigioso riconoscimento letterario francese con il romanzo storico “Au revoir là-haut”, che arriverà in Italia a gennaio 2014
MILANO – Dopo dodici turni di voto il Premio Goncourt 2013, il più prestigioso premio letterario francese, è stato conferito a Pierre Lemaitre per il suo “Au revoir là-haut”, pubblicato da Editions Albin Michel. Il lavoro dei membri dell’Academie Goncourt è stato quest’anno particolarmente movimentato, anche per via delle femministe transalpine che hanno protestato per la mancanza di donne tra i finalisti. Il libro arriverà anche in Italia a fine gennaio 2014, pubblicato da Mondadori con titolo “Ci rivediamo lassù”.
L’AUTORE – Pierre Lemaitre, nato a Parigi nel 1951, prima di diventare scrittore era insegnante. Come autore, è noto per i suoi romanzi gialli, che hanno ottenuto successo sia in patria sia all’estero e sono tradotti in diverse lingue. Il suo esordio letterario è stato “Travail soigné” (Editions du Masque), del 2006, per cui ha ottenuto il premio Prix Cognac di quell’anno. A questo sono seguiti: “Robe de marié” (Calmann-Lévy), del 2009, che gli è valso il premio Meilleur Polar Francophone ed è tradotto in italiano come “L’abito da sposo” (Fazi editore); “Cadres noirs” (Calmann-Lévy), del 2010, premio Prix Le Point du Polar européen , tradotto in italiano con titolo “Lavoro a mano armata” (Fazi editore); e “Alex”, (Editions Albin Michel), del 2011, pubblicato anche in italia con lo stesso titolo per Mondadori. L’ultimo libro, quello per cui è stato insignito del Goncourt, a differenza dei precedenti è un romanzo storico.
IL LIBRO – Scampati al caos della Grande Guerra, Albert ed Adouard comprendono presto che nel loro Paese non c’è spazio per loro. La Francia glorifica i suoi morti e si dimentica dei sopravvissuti. Albert, impiegato modesto e timido, ha perduto tutto. Edouard, un tempo grande artista, ora con il volto sfigurato, è schiacciato dal peso della sua storia famigliare. Disarmati e abbandonati dopo la carneficina, tutti e due sono condannati all’esclusione. Rifiutandosi di cedere all’amarezza e allo scoraggiamento, vogliono pianificare insieme una truffa di un’audacia inedita, che metta l’intero Paese in subbuglio, ed elevare il sacrilego e il blasfemo al rango delle belle arti. Ben al di là della vendetta e della rivincita di due uomini distrutti da una guerra vana e barbara, questo romanzo è la storia caustica e tragica di una sfida alla società, allo stato, alla famiglia, alla morale patriottica responsabili del loro inferno. Nella Francia traumatizzata del dopoguerra, che conta il suo milione e mezzo di morti, i due sopravvissuti si lanciano in una frode di proporzioni nazionali e di cinismo assoluto.
IL PREMIO – Istituito a Parigi nel 1896 per volontà testamentaria dello scrittore Edmond de Goncourt, il premio è assegnato annualmente alla migliore opera d’immaginazione in prosa pubblicata. Fu conferito per la prima volta il 21 dicembre 1903 a John Antoine Nau – quello stesso anno era stata fondata ufficialmente la società letteraria dei Goncourt. I membri dell’Académie si riuniscono nella loro sala al primo piano del ristorante Drouant a Parigi, ed è dopo un pranzo al ristorante che, in novembre, viene proclamato il nome del vincitore.
5 novembre 2013
© RIPRODUZIONE RISERVATA