Inizia oggi a Milano lo show pensato come un palinsesto di speech, laboratori, mostre ed eventi con ospiti internazionali e personaggi affermati nel mondo della creatività italiana, pensato per intrattenere un pubblico allargato di curiosi e fan della comunicazione multidisciplinare. A presentarcelo il Vice Presidente Assocom Emanuele Nenna
MILANO – La prima piattaforma nata per far incontrare ed aggiornare il mondo dei professionisti della pubblicità in Italia: creativi, agenzie di comunicazione, centri media e aziende. Parte oggi If! Italian Festival, l’evento dedicato alla creatività ideato e promosso da ADCI (Art Director’s Club Italiano) e AssoCom in collaborazione con Google, si arricchisce il calendario degli eventi ‘Pro’ pensato per aziende, agenzie e centri media. Oltre 20 appuntamenti, tra workshop, talk e seminari. Tra gli organizzatori dell’evento Emanuele Nenna, Vice Presidente Assocom, il quale ci illustra l’unicità di questo appuntamento dedicato ai professionisti della comunicazione in Italia, rivolto in particolare a creativi, agenzie di comunicazione, centri media e aziende.
Quali sono le novità dell’ If! Italian Festival?
Finalmente esiste festival della creatività organizzato dagli “titolari” della creatività e della comunicazione in Italia, che sono Assocom e ADCI. Mettere la creatività come elemento focale al centro dell’interesse di una serie di appuntamenti, eventi, dibattiti, è un elemento molto importante e di novità. In passato lo si era fatto con singole piccole iniziative, mentre ora con questo festival abbiamo creato un contenitore che mette insieme tutte queste esperienze e che soprattutto unisce nel team organizzativo due associazioni storicamente non amiche. “La creatività ha un valore importante da comunicare e da difendere. Occorre farlo insieme, abbandonando le posizioni contrapposte”, è questo il messaggio che vogliamo lanciare al mercato.
Quali sono i focus principali di questa manifestazione?
Il tema complessivo è “Gli sconfini della creatività”. L’intenzione è quello di affrontare la creatività da diversi punti di vista; da quelli più classici, con ospiti che rappresentano l’advertising mondiale ai massimi livelli come Lee Clow, CEO e Global Director dell’agenzia TBWA che ha firmato alcune delle pubblicità più famose di tutti i tempi come lo spot “1984” e la campagna “Think Different” della Apple, fino ad arrivare a quei contenuti fonti d’ispirazione per la creatività, con scrittori come Gianrico Carofiglio e Walter Fontana e diversi artisti che da pubblicitari sono passati ad avere loro brand ed attività creative.
Come è cambiato il mondo della comunicazione negli ultimi anni?
Il mondo della comunicazione sta cambiando moltissimo; da un lato preso dalla necessità di contenere i budget e portare a casa dei risultati a breve termine, con campagne sempre più tattiche e misurabili, dall’altra parte c’è questa grande opportunità dovuta alla quantità di dati a disposizione, un elemento di cui anche la creatività deve tener conto. Ciò implica la necessita di ridurre tutto a scienza, e quindi il modo per comunicare un prodotto consiste nello studiare i comportamenti dei consumatori in target ed andare ad individuarli. Ma attenzione: i dati sono uno strumento al servizio delle idee, e non il contrario.
Esiste un’evoluzione delle modalità di comunicazione, aldilà di quella pubblicitaria, tra le persone. Il mondo è più veloce, dove si condivide tutto, si conversa di tutto, la fortuna/sfortuna di una marca viaggia attraverso dei click e con dei tempi annullati. Questo è un tema di cui chi lavora nel mondo della comunicazione deve tenere conto.
Alla luce di questo nuovo scenario, qual è la mission di Assocom?
La mission è quella di valorizzare la professionalità in un mondo sempre più complesso e difficile da maneggiare: si moltiplicano i mezzi, si affolla il mercato, e per uscirne occorrono competenza, professionalità e qualità. Ecco che quindi l’obiettivo di Assocom è quello di aggregare le aziende che fanno della buona comunicazione la loro missione, fare gruppo per portare avanti dei messaggi che vadano a favore di tutto il mercato e che partano dall’individuazione di quelle che sono le agenzie che si comportano in maniera professionale sul mercato. Oggi i mezzi tecnologici consentono a tutti di fare tutto, ma abbiamo la necessità di fare dei distinguo tra il talento individuale ed il lavoro delle agenzie strutturate che investono in ricerca, formazione, metodo e strategia, il quale deve essere valorizzato e distinto dal resto.
2 ottobre 2014
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