Sei qui: Home » Libri » Pordenonelegge, la ricca vetrina delle proposte

Pordenonelegge, la ricca vetrina delle proposte

Dal 18 al 22 settembre 2013 Pordenone si riempie di parole e idee, libri e autori in occasione di pordenonelegge, manifestazione che, curata da Gian Mario Villalta (Direttore Artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet, costituisce un appuntamento dโ€™obbligo nellโ€™agenda letteraria italiana in relazione a qualitร  dellโ€™offerta ed entusiasmo nella partecipazione...
Dal 18 al 22 settembre 2013 si rinnova l’appuntamento con la Festa del Libro con gli Autori: è la quattordicesima edizione di una tra le più attese manifestazioni dell’agenda culturale italiana

MILANO – Dal 18 al 22 settembre 2013 Pordenone si riempie di parole e idee, libri e autori in occasione di pordenonelegge, manifestazione che, curata da Gian Mario Villalta (Direttore Artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet, costituisce un appuntamento d’obbligo nell’agenda letteraria italiana in relazione a qualità dell’offerta ed entusiasmo nella partecipazione. Anche l’offerta di quest’anno è vastissima e molto differenziata.

Il primo evento da sottolineare è il conferimento a Martin Amis del Premio FriulAdria La storia in un romanzo, nato dalla collaborazione fra pordenonelegge.it e la manifestazione goriziana èStoria, e promosso da Banca Popolare FriulAdria Crédit Agricole. Amis, autore dalla penna corrosiva, ha spesso incrociato il suo percorso letterario con la Storia, attraverso ritratti memorabili e feroci e critiche ragionate e caustiche ai vari “ismi” che hanno caratterizzato sanguinosamente il Novecento. Accanto a lui altri grandi nomi della letteratura italiana e internazionale, con un programma che unisce firme consacrate a scrittori esordienti: dal premio Strega Walter Siti, che si presenterà in veste di critico con un libro, Il realismo è l’impossibile, che è di fatto una dichiarazione di poetica ad un altro scrittore molto amato Carlo Lucarelli, uscito con il suo ultimo riuscitissimo thriller, dove ancora una volta la figura del serial killer si presta a raccontare l’oscurità dei nostri tempi. Tra gli autori stranieri  da sottolineare la presenza di un’ icona della letteratura mondiale, il francese Daniel Pennac che ci racconterà la storia di un padre, recuperata dal figlio dopo la morte: ma pordenonelegge è anche lo spazio giusto per far conoscere nuove realtà e nuovi mondi: ecco quindi Maylis De Kerangal  che presenterà il suo ultimo romanzo, Storia di un ponte, dove protagonista è l’incredibile lingua che lo plasma, lingua capace, nel flusso inesausto delle parole, di nominare e scoprire le cose, lo scrittore dissidente cinese Yan Lianke e il mosaico complesso dell’Est europeo  di David Albahari, che racconta di un giornalista belgradese, involontario spettatore di un episodio banale e violento che gli sconvolge la vita; di Milienko Jergović  e dello scrittore ucraino Aleksej Nikiti.

Altri grandi nomi stranieri ci portano in Iran con Dina Nayeri,, nella Grecia del debito raccontata in forma di giallo da Petros Markaris, nella Spagna di Ildefonso Falcones, del poliedrico Fernando Arrabal e di  Arturo Pérez-Reverte e nella Scandinavia, ormai da diversi anni  sinonimo di giallo,  di Jussi Adler-Olsen. Non può mancare il mondo anglosassone rappresentato da due grandissimi autori in lingua inglese: l’irlandese John Banville, voce tra le più significative di una nazione ricchissima di talenti letterari, che ci condurrà attraverso gli intrichi di un delitto avvenuto nel mondo della comunicazione. E l’australiano Peter Carey, due volte vincitore del prestigiosissimo Booker Prize, che tesserà il suggestivo racconto di una elaborazione del lutto che avviene attraverso il restauro di un manufatto antico.

Pordenonelegge non si accontenta solo della fiction, ma indaga le più importanti problematiche  del nostro tempo: Sergio Romano inaugurerà ufficialmente il Festival, venerdì 18 settembre, parlando appunto della dimensione complessa della democrazia contemporanea e nei giorni successivi saranno Marcello Flores, Francesco Chiamulera Massimo Teodori, Lucetta Scaraffia, Tommaso Cerno. Paolo Maggioni e Sara Zambotti ad affrontare diversi momenti del Novecento . Dalla storia al rispetto delle regole di Gherardo Colombo, al disagio mentale che Flora Tommaseo invece, insieme a Claudio Magris e Peppe Dell’Acqua, proporrà in un percorso, che parlerà di identità, soggettività, coraggio, ma anche di un’incessante richiesta di aiuto; non si potrà non parlare della crisi economica e lo faranno in molti da Gianni Riotta, autore di una acutissima ricognizione sul mondo digitale a Riccardo Luna e Riccardo Donadon  che dialogheranno intorno alla rivoluzione degli innovatori, gli startupper . Sulla stessa lunghezza d’onda, Stefano Bartezzaghi ci porterà invece sulle soglie del pensiero creativo nell’epoca dei cellulari. L’altra faccia dell’innovazione è lo spreco energetico: ne parleranno Andrea Segrè, Matteo Vittuari e Antonio Cianciullo, Massimo Cirri .

Di straordinario spessore sarà la qualità degli incontri dedicati alla scienza e alla filosofia. Uno dei maestri della filosofia italiana, Carlo Sini, rileggerà Dante nei suoi rapporti col cristianesimo, Giulio Guidorizzi racconterà la forte relazione che i greci svilupparono con la dimensione onirica dell’esistenza, Roberto Esposito affronterà il difficile tema della teologia politica. Mentre il più noto studioso di induismo a livello mondiale, Richard Gombrich, ci porterà a conoscere meglio il pensiero del Buddha. Da mondo delle religioni si passa poi ai luoghi comuni sbagliati sulla scienza al centro del dialogo fra Stefano Moriggi e Gilberto Corbellini e alla psicanalisi con due incontri fra loro collegati: Jacques Nassif cercherà di rispondere alla domanda, perché si diventa psicanalista, attraverso un libro che è insieme raccolta di lettere, romanzo di formazione e saggio; e Massimo Recalcati si soffermerà sulla figura di Telemaco e del rapporto tra genitori e figli dopo il tramonto della figura del padre.  

Il festival lascia ampio spazio anche alla dimensione del viaggio:  dall’ “ascolto” del fiume Po di  Paolo Rumiz all’area balcanica di Balkan Circus di Angelo Floramo, Monica Bulaj e Maurizio Crema. Due incontri saranno poi dedicati alla cucina: il primo con Filippo Ongaro e il secondo con il celebre cuoco Carlo Cracco. L’arte, ma soprattutto il racconto dell’arte, sarà infine il tema dell’incontro con Cristiano Seganfreddo, Luca Beatrice e Flavio Caroli  ed Enrico Arosio ci parlerà della trasformazione dell’identità delle città europee e americane.

Alessandra Pavan

23 agosto 2013

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ยฉ Riproduzione Riservata