Più libri più liberi: la fiera del libro perfetta per il ponte dell’Immacolata

5 Dicembre 2025

Più libri più liberi 2025 torna a Roma dal 4 all’8 dicembre con 569 editori, oltre 700 eventi e un programma ricco per celebrare la piccola e media editoria. Tra numeri, sfide del mercato e nuovi incentivi, un momento chiave per il futuro del libro in Italia.

Più libri più liberi: la fiera del libro perfetta per il ponte dell'Immacolata

Dal 4 all’8 dicembre 2025 a Roma, presso il centro congressi “La Nuvola” dell’EUR, ritorna la ventiquattresima edizione di Più libri più liberi, la Fiera Nazionale della piccola e media editoria promossa da Associazione Italiana Editori (AIE). Una manifestazione che, negli ultimi anni, è diventata un appuntamento centrale per lettori, scrittori, editori indipendenti, librai e operatori culturali di tutta Italia.

Quest’anno la fiera si presenta con numeri da record: 569 editori partecipanti, più di 700 eventi in programma tra presentazioni, incontri con autori, reading, dibattiti, performance, workshop e momenti di approfondimento sulle dinamiche del mondo del libro.

“Più libri più liberi 2025”: una fiera e un mercato in bilico tra crisi e speranza

Fin dalla sua nascita nel 2002, Più libri più liberi ha avuto come obiettivo quello di dare visibilità alle piccole e medie case editrici, spesso invisibili rispetto ai grandi gruppi editoriali. Oggi, la fiera conferma questo ruolo, riproponendosi come il luogo in cui scoprire novità, andando oltre il mainstream, e ascoltare voci spesso fuori dai riflettori.

Il tema scelto per l’edizione 2025 è “Ragioni e sentimenti”, un omaggio letterario‑culturale, in linea con il clima di ricerca, riflessione e dialogo che attraversa il mondo dell’editoria in questo momento.

Tra le novità di quest’anno, oltre al programma ricco e variegato, anche un ticket d’ingresso più leggero (biglietto a 10 euro), e una formula “family friendly” che prevede l’ingresso gratuito del secondo figlio, per invogliare le famiglie a partecipare insieme.

Per chi opera nel mondo del libro, inoltre, torna l’area professionale del Business & Rights Centre: un’occasione importante per creare rete, scambiarsi diritti, collaborazioni, progetti, attenzione ai mercati internazionali e alle nuove sfide della distribuzione, dell’innovazione e, sempre più, del digitale.

Un mercato editoriale in tensione, ma qualche segnale incoraggiante

Intanto, l’edizione 2025 della fiera è anche un’occasione per fare il punto sullo stato dell’editoria italiana. Gli ultimi dati diffusi dall’AIE fotografano un mercato in difficoltà, ma con alcuni segnali di ripresa. Nei primi nove mesi del 2025 il settore trade (narrativa e saggistica vendute in librerie fisiche, online e grande distribuzione) ha registrato una flessione del 2% in valore e del 2,7% a copie rispetto allo stesso periodo del 2024.

Il motivo principale? La fine di alcuni strumenti di incentivo che avevano sostenuto le vendite negli anni passati, in particolare la riduzione degli acquisti attraverso le carte cultura per neodiciottenni.

Tuttavia, novembre ha portato un’inversione parziale del trend negativo: grazie a una ripresa delle vendite nei canali trade, la flessione complessiva calata sotto l’1,98%. Questo risultato offre una speranza concreta per una chiusura d’anno meno drammatica del previsto, e alimenta un cauto ottimismo per il 2026.

Anche sotto il profilo delle politiche culturali ci sono segnali incoraggianti: nel 2025 sono stati stanziati circa 60 milioni di euro per le biblioteche, e secondo quanto dichiarato da rappresentanti dell’AIE e del governo, ulteriori risorse (fino a 180 milioni) sarebbero destinate alla “Carta Valore”, misura pensata per favorire l’accesso ai libri e premiare la lettura.

Piccoli e medi editori: tra crisi e speranza di innovazione

Se da un lato i grandi gruppi editoriali hanno resistito meglio al calo generale, le piccole e medie realtà, vero cuore pulsante dell’editoria indipendente, hanno subito un impatto più consistente: in alcune fasce, il calo delle vendite arriva al 6‑9%. Per queste case editrici, come sottolineato dal presidente del Gruppo Piccoli Editori dell’AIE, servono politiche industriali, misure di sostegno e incentivi per l’innovazione, soprattutto in un contesto che cambia rapidamente, anche a causa dell’irruzione dell’Intelligenza Artificiale e delle nuove tecnologie digitali.

La fiera può diventare per molti di loro un salvagente, una vetrina decisiva, un trampolino per raggiungere nuovi lettori, stringere accordi, scoprire collaborazioni, o semplicemente farsi conoscere da un pubblico più vasto. E in questa prospettiva, Più libri più liberi 2025 è più strategica che mai.

Lettere, cambiamenti e nuove speranze

In una recente intervista durante la presentazione della fiera, il presidente dell’AIE, Innocenzo Cipolletta, ha espresso fiducia: grazie agli incentivi attivati per biblioteche e famiglie, al sostegno al sistema e a una possibile futura “legge per il libro”, l’editoria italiana potrebbe intraprendere una nuova fase di rilancio.

Il ministro della Cultura conferma l’impegno: l’obiettivo è sostenere innovazione, competenze, infrastrutture culturali e accessibilità, perché, scrive l’AIE, il libro resta un bene essenziale della “cassetta degli attrezzi della democrazia”.

Le sfide che restano: disparità territoriali e lettura fragile

Nonostante i segnali positivi, permangono criticità strutturali. Un dato su tutti: secondo le ricerche AIE, oltre 15 milioni di italiani non hanno letto alcun libro, né cartaceo né digitale, né ascoltato un audiolibro nell’ultimo anno.

Inoltre, il divario tra Nord, Centro e Sud del Paese si fa sentire soprattutto sul fronte delle infrastrutture: librerie, biblioteche, accesso alla cultura. Le vendite e la lettura sono molto più diffuse al Nord che nelle regioni meridionali, dove l’assenza di punti vendita e di luoghi di promozione culturale limita la diffusione del libro.

Anche per questo il potenziamento delle biblioteche, grazie a fondi pubblici, è una mossa fondamentale: non basta produrre libri, bisogna renderli accessibili.

Quest’anno Più libri più liberi 2025 arriva in un momento cruciale per l’editoria italiana: tra difficoltà strutturali, trasformazioni di mercato e l’urgenza di innovarsi, la fiera rappresenta una delle poche certezze per il rilancio. Offre una vetrina concreta per le piccole e medie case editrici, un punto di contatto con i lettori, un’occasione di incontro e riflessione su ciò che significa oggi «fare libri».

I segnali, come la riduzione della flessione, i fondi alle biblioteche e l’interesse verso nuove misure di sostegno, fanno sperare che il 2026 possa essere l’anno di una ripresa vera. Ma molto dipenderà dal sistema: dalla capacità di innovare, di investire in digitale, di rendere il libro accessibile a tutti, di abbattere le disuguaglianze territoriali.

Gli eventi da non perdere

Presentazioni e incontri con autori indipendenti, stand e case editrici

Il punto forte di Più libri più liberi resta l’editoria indipendente. Con 569 editori da tutta Italia e centinaia di novità in catalogo, il giro tra gli stand può riservare scoperte preziose: nuovi romanzi, saggi, case editrici “di culto”, opere fuori dai circuiti mainstream.

“Vite scombinate” presentazione romanzi emergenti (sabato 6 dicembre, ore 14:00)

Un esempio concreto di incontro da segnare: le autrici Gessica Franco Carlevero e Silvia Pelizzari presentano rispettivamente Il buco e L’ultima volta che sono stata lei. Per chi ama la narrativa contemporanea e vuole scoprire talenti nuovi, è un’occasione da non perdere.

“Business & Rights Centre”  per chi lavora nel mondo del libro

Non è solo fiera per lettori: se sei editore, traduttore, agente, aspirante autore, questo spazio rappresenta una delle occasioni chiave per networking, scambio diritti, coedizioni, collaborazioni. Un’occasione concreta per guardare oltre la lettura, verso il “dietro le quinte” dell’editoria.

Spazi per ragazzi e famiglie

La Fiera riserva un ricco calendario di eventi pensati per bambine, bambini e adolescenti: letture, laboratori, momenti creativi. Ottimo per chi vuole avvicinare i più giovani ai libri, o per chi cerca un’esperienza collettiva da vivere in famiglia.

 Scoprire nicchie editoriali: editori “di culto”, poesia, graphic novel, saggistica alternativa

Tra gli espositori figurano molte piccole realtà che spesso non compaiono nelle classifiche mainstream. Per chi ama uscire dai percorsi battuti, curiosare tra cataloghi meno noti è spesso una delle parti più affascinanti della fiera.

Speciali e anteprime editoriali: prime uscite e novità da portare a casa

Molti editori approfittano di Più libri più liberi per lanciare nuove uscite, edizioni speciali, raccolte, saggi, romanzi, spesso con sconti o eventi legati. Ottimo momento per fare “scorta di libri” o trovare titoli da regalare a Natale.

Incontri su temi trasversali: cultura, società, diritti, attualità

Grazie alla varietà di case editrici e attori culturali coinvolti, la fiera è anche un luogo di riflessione su temi sociali: memoria, diritti, migrazioni, ambiente. Per chi considera il libro uno strumento di coscienza oltre che di svago, alcuni dibattiti diventano fondamentali.

Atmosfera da “villaggio del libro”: librerie temporanee, incontri casuali, comunità di lettori

Infine, un elemento che rende Più libri più liberi speciale: l’atmosfera vissuta da migliaia di persone con la stessa passione. Passare da uno stand all’altro, fermarsi a curiosare, chiacchierare con altri lettori, scoprire libri insieme: è un’esperienza sociale prima che culturale, che vale quanto eventi ufficiali.

All’apertura della fiera, all’“Arena Repubblica Robinson” si concentrano alcuni degli appuntamenti più importanti. Giornalisti, scrittori e personaggi pubblici si alterneranno su temi culturali, sociali e politici. Tra gli ospiti annunciati ci sono Ilaria Cucchi, Stefano Massini e Gaia Tortora. Si preannunciano dibattiti intensi, su giustizia, memoria, società, con riflessioni che non si limitano al mondo editoriale, ma che toccano temi civili e culturali attuali.

 

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