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Perché si dice “romanzo Giallo”, storia di un genere antico e molto amato

Il genere Giallo ha una lunga storia che inizia a metà del XIX secolo e si evolve fino a trovare il suo nome caratteristico.

Perché chiamiamo i romanzi del mistero “Gialli”? Quando è nato questo genere che appassiona milioni di lettori? Partiamo dal fatto che la classificazione dei generi letterari per colore è un’idea tutta italiana. Esistono infatti anche i romanzi rosa e i noir, ma è proprio con il genere thriller che si è cominciato a dividere i generi in base ai colori. Scopriamo qui perché.

Perché questo genere si chiama “Giallo”

Il nome del genere letterario caratterizzato dalla suspense è un fatto nato in Italia. “I libri gialli” erano quei romanzi appartenenti alla collana di Lorenzo Montano pubblicata dalla Mondadori nel 1929, proprio caratterizzati dalla copertina gialla. Questa collana era caratterizzata da libri che contenessero tre elementi chiave: un crimine, la ricerca del colpevole e la soluzione dell’enigma. Durante il regime Fascista la collana fu chiusa. Nel 1943 infatti furono sequestrati tutti i romanzi stampati perché erano visti come istigazione a sovvertire l’ordine imposto.

Perché i romanzi d’amore si definiscono “rosa”

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Come nasce il genere Giallo

Nel 1841 una rivista di Philadelphia pubblicò il racconto “I delitti della Rue Morgue” dello scrittore Edgar Allan Poe. Possiamo considerare questo l’anno di nascita del genere caratterizzato da omicidi, vittime, killer e misteri irrisolti. Il personaggio di August Dupin e le sue intuizioni particolarmente brillanti ispireranno i più grandi scrittori del mistero. Durante gli anni Venti, un nuovo tipo di Giallo spopola in America: l’hard boiled, cioè un thriller dove però l’elemento centrale diventò la psicologia dei personaggi. Durante gli anni ’50 invece il giallo prese una sfumatura diversa, la società credeva nella forte corruzione delle istituzioni e ciò si rispecchiò nella narrazione. Dagli anni ’80 invece il giallo si legò sempre di più alle tematiche sociali e all’attualità, esempio che vedremo con i romanzi di Andrea Camilleri.

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