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“Paolo Borsellino parla ai ragazzi” di Pietro Grasso, la legalità spiegata ai più giovani

Oggi commemoriamo il 31esimo anniversario della strage di via D'Amelio. Per l'occasione, scopriamo "Paolo Borsellino parla ai ragazzi", un bellissimo libro in cui Pietro Grasso racconta il messaggio e la forza del magistrato palermitano ai più giovani.

Esattamente trentun anni fa, Paolo Borsellino veniva ucciso da Cosa Nostra nella strage di via D’Amelio. Uomo e magistrato integerrimo, ha rappresentato un tassello fondamentale nella lotta alla mafia e nella costruzione dell’identità del nostro paese. In occasione dell’anniversario della sua tragica scomparsa, scopriamo insieme un libro meraviglioso, scritto da Pietro Grasso con un’introduzione di Pif, con l’intento di lasciare l’eredità di Paolo Borsellino ai più giovani: “Paolo Borsellino parla ai ragazzi“.

“Paolo Borsellino parla ai ragazzi”, la sinossi

“Quella domenica di luglio, Paolo Borsellino si alzò alle cinque del mattino. Approfittò di quel momento di calma per scrivere una lettera di risposta a un liceo di Padova.

Per capire chi era Paolo, quale fosse il dolore che provava in quei giorni, la determinazione che lo spingeva a lavorare senza sosta e perché avesse deciso di dedicare alcune ore del suo tempo, così prezioso quell’estate, ai ragazzi di una scuola lontana, dobbiamo fare alcuni passi indietro, e raccontare questa storia dall’inizio.

È la storia di un uomo, di un gruppo di amici e colleghi, di una stagione fatta di grandi successi e brucianti sconfitte. È anche una parte della mia storia personale, perché io ho conosciuto e ho lavorato con tutte le persone di cui vado a raccontarvi, ma è soprattutto un pezzo importante della storia del nostro Paese.”

Una vita in 57 giorni. Una lettera lasciata a metà. Una testimonianza civile per le nuove generazioni. L’ultima mattina della sua vita Paolo Borsellino scrive agli studenti di una scuola che non aveva mai incontrato per rispondere a nove domande sul suo lavoro e sulla mafia. Dopo quasi trent’anni, Pietro Grasso raccoglie la penna che la bomba di via D’Amelio lo costrinse ad abbandonare, per raccontare a chi quell’estate del ’92 non era ancora nato, la storia di un gruppo di giudici e del loro straordinario coraggio.

Il messaggio di Paolo Borsellino

La forza del messaggio di Paolo Borsellino risiede non tanto nelle sue parole, sempre pregne di bellezza e significati profondi, quanto nel suo agire. Ciò che colpisce del magistrato palermitano sono la dedizione ed il coraggio con cui ha messo in pratica, ogni giorno, tutto quello che ha detto a parole.

Accade sempre più di rado che i fatti siano da testimonianza. Ci riduciamo sempre più spesso a parlare, testimoniare, accusare e difendere senza poi muovere un dito nella realtà. Siamo figli di una cultura che si basa sull’apparire, sulle voci più che sui volti, sul dire più che sul fare. Per i nostri giovani, una vita come quella di Paolo Borsellino può costituire una chiave di lettura fondamentale per aprire gli occhi su quanto lavoro si possa fare per rendere il mondo un posto migliore.

Con il suo libro, Pietro Grasso vuole veicolare la bellezza del messaggio di Borsellino ai più giovani, che lo hanno conosciuto in immaghini serie, arrabbiate, combattive. Come lui stesso ha raccontato più volte presentando il suo libro:

“Le parole di Borsellino sono rivolte ai ragazzi. Per cui, attraverso questo libro, voglio dare ai giovani una sua immagine inedita. Dopo la morte di Falcone, era molto arrabbiato e ci ha messo tanto impegno per trovare la verità. Ma io ho conosciuto un Borsellino diverso, pronto alla battuta, gioioso. Voglio far conoscere questa immagine ai giovani.

Non voglio cavalcare il mito dei supereroi, erano delle persone normali ma eccezionali per il coraggio, l’impegno e il sacrificio con cui hanno combattuto la mafia. Persone come Falcone e Borsellino devono essere simboli da imitare”.

La presentazione di Pietro Grasso

Per comprendere la portata di “Paolo Borsellino parla ai ragazzi” possiamo affidarci, ancora una volta, alle parole di Pietro Grasso, che ha spiegato l’importanza di questo libro sul suo blog:

“Paolo Borsellino parla ai ragazzi”  è per i più giovani affinché sappiano sempre scegliere da che parte stare, e allo stesso tempo è dedicato ai docenti impegnati ogni giorno nell’educazione ai valori costituzionali.

Partendo dalle parole di Borsellino, ho fatto un viaggio nel tempo per raccontare la storia del pool, un gruppo di amici e colleghi, una parte della mia storia personale, ma soprattutto un pezzo importante di storia italiana.

Abbiamo bisogno di raccontare alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi chi erano realmente Paolo Borsellino e Giovanni Falcone: uomini eccezionali nel lavoro e dai valori incrollabili, ma non eroi irraggiungibili, esempi che ancora oggi possono essere presi a modello.

Incontro tanti studenti ogni anno e tutti mi rivolgono la stessa domanda: cosa possiamo fare noi? La risposta è nelle parole di Paolo, quelle del discorso rivolto agli scout in memoria di Giovanni e attorno cui ruota il racconto, pronunciato ventotto giorni dopo la strage di Capaci:

“LA LOTTA ALLA MAFIA (…) NON DOVEVA ESSERE SOLTANTO UNA DISTACCATA OPERA DI REPRESSIONE, MA UN MOVIMENTO CULTURALE E MORALE, ANCHE RELIGIOSO, CHE COINVOLGESSE TUTTI, CHE TUTTI ABITUASSE A SENTIRE LA BELLEZZA DEL FRESCO PROFUMO DI LIBERTÀ CHE SI OPPONE AL PUZZO DEL COMPROMESSO MORALE, DELL’INDIFFERENZA, DELLA CONTIGUITÀ E, QUINDI, DELLA COMPLICITÀ”.

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