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Tiziano Terzani, i libri da leggere del celebre scrittore

Cronista del proprio tempo e ricercatore della verità degli avvenimenti, Tiziano Terzani fu una delle menti più lucide, progressiste e non violente di inizio XXI secolo

Cronista del proprio tempo e ricercatore della verità degli avvenimenti, Tiziano Terzani fu una delle menti più lucide, progressiste e non violente di inizio XXI secolo. Per ricordare la sua scomparsa, riproponiamo i suoi libri più celebri.

Pelle di leopardo

 

Quando, nel 1972, Tiziano Terzani arrivò in Vietnam, era un giovane corrispondente ‘ottimista, sorridente e speranzoso’. Consegnò la propria esperienza di testimone della guerra al diario che l’anno dopo apparve col titolo di ‘Pelle di leopardo’. Si ritrovò di nuovo in Vietnam nel 1975, e fu uno dei pochissimi giornalisti occidentali testimoni della liberazione di Saigon. ‘Giai Phong!’, pubblicato nel 1976, ricostruisce i retroscena diplomatici e di guerra di quei mesi febbrili. Appassionante resoconto di un viaggiatore instancabile, testimonianza preziosa per capire il passato, documento ormai storico che va oltre la guerra.

Buonanotte signor Lenin

Nell’agosto del 1991 Tiziano Terzani si trova lungo il corso del fiume Amur, in Siberia, aggregato a una spedizione sovietico-cinese, quando apprende la notizia del golpe anti-Gorbacëv che ha appena avuto luogo a Mosca. Decide di intraprendere subito, questa volta da solo, un lungo viaggio che in due mesi lo condurrà, attraverso la Siberia, l’Asia centrale e il Caucaso, fino alla capitale. Un’esperienza eccezionale, fissata negli appunti, nelle riflessioni e nelle fotografie che compongono questo libro, una testimonianza in presa diretta di un evento epocale, una galleria di individui e popoli diversi, un panorama di città leggendarie, di luoghi sconosciuti e abbandonati ai margini della storia, di vestigia del passato e di segnali del nuovo che avanza. Un viaggio, e un libro, che riprende la fotografia istantanea del tramonto definitivo dell’impero sovietico.

Un indovino mi disse

Nel 1976 un indovino cinese avverte Tiziano Terzani, corrispondente dello ‘Spiegel’ dall’Asia: ‘Attento. Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell’anno non volare mai’. Nel 1992 Terzani si sente stanco, dubbioso sul senso del suo lavoro. Gli torna in mente quella profezia e la vede come un’occasione per guardare il mondo con occhi nuovi. Decide di non prendere aerei per un anno, senza rinunciare al suo mestiere. Il risultato di quell’esperienza è un libro che è insieme romanzo d’avventura, autobiografia, racconto di viaggio e reportage.

La porta proibita

Nel febbraio 1984 Tiziano Terzani fu arrestato a Pechino, perquisito, interrogato ed, infine, espulso dal Paese. Per quattro anni vi aveva vissuto con la famiglia, cercando di sentirsi ‘cinese’: aveva mandato i suoi figli alla scuola locale, aveva raggiunto luoghi sconosciuti al turismo, aveva visto una Cina diversa da quella che appariva in superficie. Ricco di notizie e dati, di considerazioni ed impressioni, questo libro è al tempo stesso un reportage, un diario di viaggio, un saggio di sinologia contemporanea e l’appassionante romanzo di un’avventura umana.

In Asia

Inviato davvero speciale, instancabile viaggiatore, in questo libro Terzani ci invita a conoscere da vicino e a fondo un continente che, al di là della leggenda e dei profumi ammalianti dell’esotismo, resta in gran parte ancora sconosciuto nella varietà dei suoi mille volti. Dall’India al Giappone, dalla Cina al Vietnam, l’occhio di Terzani fotografa uomini, paesaggi e scorci di vita in cui spettacolari grattacieli convivono con le capanne sull’acqua, in un racconto che unisce il reportage all’autobiografia, la cronaca alla Storia piccola e grande, l’aneddoto all’interpretazione.

Lettere contro la guerra

Il volume raccoglie una serie di lettere inedite e alcune comparse sul ‘Corriere della Sera’. Con queste corrispondenze – da Kabul, Peshawar, Quetta, ma anche da Orsigna, Firenze, Delhi e dal suo rifugio sull’Himalaya – Tiziano Terzani comincia un pellegrinaggio di pace tra Oriente e Occidente. Secondo l’autore infatti ‘non basta comprendere il dramma del mondo musulmano nel suo confronto con la modernità, il ruolo dell’Islam come ideologia antiglobalizzazione, la necessità da parte dell’Occidente di evitare una guerra di religione’, bisogna soprattutto capire, convincersi, credere che l’unica via d’uscita possibile dall’odio, dalla discriminazione, dal dolore è la non-violenza.

Un altro giro di giostra

Viaggiare è sempre stato per Tiziano Terzani un modo di vivere e così, quando gli viene annunciato che la sua vita è ora in pericolo, mettersi in viaggio alla ricerca di una soluzione è la sua risposta istintiva. Solo che questo è un viaggio diverso da tutti gli altri, e anche il più difficile perché ogni passo, ogni scelta – a volte fra ragione e follia, fra scienza e magia – ha a che fare con la sua sopravvivenza. Alla fine il viaggio esterno alla ricerca di una cura si trasforma in un viaggio interiore, il viaggio di ritorno alle radici divine dell’uomo. Un libro sull’America, un libro sull’India, un libro sulla medicina classica e quella alternativa, un libro sulla ricerca della propria identità.

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