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Nuove frontiere dell’editoria: l’Espresso Book Machine consente di stampare solo le copie vendute

Sempre più numerose librerie, biblioteche e università, prima in America, poi anche in Gran Bretagna e nel resto del mondo, hanno fatto spazio tra le loro pareti all'Espresso Book Machine, apparecchio in grado di stampare in pochi minuti il libro desiderato: basta inserire il denaro e si ottiene la copia del testo selezionato...

Sempre più diffusa negli Stati Uniti e all’estero, la macchina stampa in pochi minuti il libro selezionato dall’acquirente evitando gli sprechi legati alle rese

 

MILANO – Nel confronto e scambio tra cartaceo e digitale avviato dal web e dalle nuove tecnologia si inserisce la comparsa della Espresso Book Machine, apparecchio che apre inedite possibilità di dialogo tra i due diversi media a vantaggio dell’editoria. Dalla sua prima comparsa nel 2006 negli Stati Uniti, sempre più numerose librerie, biblioteche e università, in America, poi anche in Gran Bretagna e nel resto del mondo (ma non in Italia), hanno fatto spazio tra le loro pareti a questa macchina in grado di stampare in pochi minuti il libro desiderato: basta inserire il denaro e si ottiene la copia del testo selezionato.

UN COLLEGAMENTO DIRETTO TRA DIGITALE E CARTACEO – Questo servizio è reso possibile dal software EspressNet, che consente di connettere i vari apparecchi a una rete di contenuti digitali condivisi. L’Espresso Book Machine può così ordinare e stampare il libro richiesto rintracciandolo tra i files messi a disposizione da una moltitudine di fonti. Tale sistema non rappresenta una soluzione del tipo print-on-demand, per cui l’autore fa stampare a proprie spese il numero di copie che ritiene più opportuno del suo libro. L’Espresso Book Machine rappresenta un canale di collegamento diretto tra il digitale e il cartaceo, grazie al quale è possibile stampare esattamente il numero delle copie vendute. Una tecnologia che consente di eliminare gli inutili costi legati alle giacenze e alle rese e di porre un rimedio al sovraffollamento degli scaffali in libreria.

UN NUOVO CAMPO D’AZIONE PER IL SELF-PUBLISHING – Naturalmente il canale amplia il campo d’azione del self-publishing. Gli autori possono condividere i loro libri su EspressNet grazie all’interfaccia apposito, EspressNet SelfServ. Per ciascun libro aggiunto sul software, l’autore deve fornire due PDF pronti per la stampa – uno della copertina e uno dell’interno. Su richiesta dell’acquirente, l’Espresso Book Machine stamperà una copia del libro con copertina a colori e interno in bianco e nero. In questo modo, il self-publishing trova nuovi canali di distribuzione: il libro diffuso per via digitale grazie all’Espresso Book Machine entra anche nei negozi, senza che lo scrittore debba sobbarcarsi i costi della stampa, come invece accade nel print-on-demand. EspressNet tiene inoltre la traccia delle vendite, provvedendo al pagamento di quanto dovuto agli autori.

NUOVI SCENARI DELL’EDITORIA – L’Espresso Book Machine rappresenta uno degli scenari che si sono aperti con la rivoluzione introdotta nel mondo editoriale dalle nuove tecnologie, la più radicale nella storia del libro successiva all’invenzione della stampa. Tra incertezze, controversie, ottimismi e diffidenze una cosa sembra certa: i meccanismi e i rapporti su cui si basava l’editoria tradizionale stanno evolvendo verso nuovi equilibri ancora in gran parte da scoprire e sperimentare.

 

1 agosto 2012

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