Sei qui: Home » Libri » Non sono mai costati così poco, 10 libri in offerta

Non sono mai costati così poco, 10 libri in offerta

Il tempo che spendiamo leggendo non è mai tempo perso. Questo settimana vi proponiamo dieci libri in offerta presi da Amazon e Ibs

MILANO – “Ogni lettore, quando legge, legge se stesso – scriveva Marcel Proust – L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso”. I libri, ci sta dicendo Proust, sono uno strumento incredibile. Il tempo che spendiamo leggendo non è mai tempo perso. Questo settimana vi proponiamo dieci imperdibili libri in offerta presi da Amazon e Ibs. Buon divertimento.

 

Cronache del rum” di Hunter S. Thompson (Amazon, 3,11 euro)

“Ripugnante come pochi”, scrive Hunter S. Thompson in questo suo lavoro del 1959, “in qualche rara occasione dimostrava lampi di intelligenza stagnante. Ma il suo cervello era così marcio per l’alcol e per quella vita dissoluta che quando cercava di avviarlo sembrava un vecchio motore ingolfato rimasto inzuppato troppo a lungo nel lardo.” Sorpresa: Thompson non sta scrivendo di se stesso! Uno dei più geniali e folli romanzieri/giornalisti americani descrive così la vita di un uomo di nome Moberg a Portorico, giornalista sconclusionato e stonato la cui più grande abilità sta nel riuscire a ritrovare la propria macchina dopo una serata di delirio etilico, grazie al cattivo odore dell’auto stessa più che al suo olfatto. In realtà, l’eroe, il protagonista di questo romanzo autobiografico, è il trentenne Paul Kemp. Intrappolato in un lavoro senza prospettive, sente il suo talento evaporare veloce come il rum versato in un pugno, e vede allontanarsi il sogno di emulare i suoi modelli, Hemingway e Fitzgerald.

.

I racconti di Pietroburgo” di Nikolaj Gogol’ (Ibs, 2,37 euro)

Nei racconti del ciclo pietroburghese la capitale (che all’ucraino Gogol appare come una città non russa, splendida facciata di un edificio ormai in rovina dove si conduce una vita vuota, esteriore, alienata) si fa al tempo stesso scenario grottesco e sinistro burattinaio di quella “vita vegetativa” verso la quale lo scrittore si sentì sempre attirato, in un duplice atteggiamento di compiacimento partecipe e di beffarda ironia.
 .
 .

Il profeta” di Kahlil Gibran (Amazon, 3,32 euro)

“Il Profeta” è l’opera più famosa del poeta e filosofo libanese Khalil Gibran (1883-1931). Alla gente che gli chiede di parlare dell’amore, della vita, della morte, del denaro, del lavoro, dei figli e delle tante altre problematiche umane, il profeta Almustafà risponde con profonda saggezza, in una ineguagliata sintesi del pensiero occidentale e orientale, della Bibbia e degli insegnamenti dei mistici Sufi. Un testo che aiuta a conoscere meglio se stessi e il proprio compito nella vita.
 .
 .
Venere privata” di Giorgio Scerbanenco (Ibs, 5, 00 euro)
.
“Il mondo di Scerbanenco è un mondo completamente nero e immobile. I romanzi di Scerbanenco non conoscono nessuno svolgimento. L’unico svolgimento riguarda il lettore, cui Scerbanenco somministra la realtà dei fatti a piccole dosi, poco per volta. Ma la realtà, l’orribile nera realtà c’è da sempre, è sempre quella e continuerà ad essere quella dopo che il teatrino del bene avrà chiuso il sipario. A chi, cittadino di questo disperatissimo mondo, non abbia propensione al suicidio, non restano che due vie: o la completa distrazione o l’assuefazione. La vita è una droga, o la combatti con altre droghe o l’assumi fino in fondo.” (Dalla prefazione di Luca Doninelli)
 .
 .
Storia di un uomo inutile” di Maksim Gorkij (Amazon, 5,60 euro)
 .
Negli anni della Russia prerivoluzionaria, un orfano, un ragazzo che oggi sarebbe automatico definire almeno parzialmente “disadattato”, dalla campagna si trasferisce in città (Mosca) da uno zio. E qui entra in contatto con l’ambiente dei rivoluzionari. Straordinaria la rappresentazione dell’evoluzione psicologica e affettiva che lo porta a trovarsi nel campo avverso, a diventare un infiltrato, un informatore della polizia. Come pure straordinaria la rappresentazione di una Mosca mai descritta così sordida nei suoi interni: bottegucce miserande, abitazioni gelide, uffici e commissariati squallidi. E anche i rivoluzionari sono presentati con toni non certo eroici e mitizzanti: figure di poco rilievo, come pure di poco rilievo sono i loro oppositori, “spie” avide e pavide. Viene da chiedersi se non è proprio questa assenza di retorica rivoluzionaria che ha reso questo libro un oggetto misterioso, quasi oscurato dalla critica ufficiale che di Gorkij ha sempre preferito esaltare le opere più “ortodosse”.
 .
.
 .
Maria, la nonna di Mario Calabresi, andava a letto esausta, dopo una giornata spesa a lavare montagne di lenzuola e pannolini. Quella sera, quella in cui per la prima volta aveva usato la lavatrice, è stata, nei suoi ricordi, lo spartiacque tra il prima e il dopo. Calabresi ha ricomposto i frammenti di un tempo in cui si faceva fatica a vivere ma era sempre accesa una speranza, e di un presente così paralizzato da non riuscire a mettere a fuoco l’esempio di chi non ha smesso di credere nel futuro. Ed ecco un viaggio nel vissuto del nostro Paese attraverso le storie di chi – scienziati, artisti, imprenditori, giornalisti e persone comuni – è stato capace di inseguire i propri sogni, affrontando a testa alta le sfide collettive e individuali del mondo di oggi.
 .
..
Jerome diventa un genio” di Eran Katz (Amazon, 3,46 euro)
.
“Jerome diventa un genio” è la divertente storia di tre amici: Eran Katz, docente in tecniche di memoria, che da qualche tempo si interessa al mito costruito intorno alla presunta superiore intelligenza degli ebrei; Jerome Zomer, studente assai poco brillante (nonché titolare di una scalcinata attività di decoratore di magliette), alla perenne ricerca del successo negli affari e con le donne; e Itamar Forman, giovane professore universitario, che suggerisce un esperimento mai tentato prima: trasformare Jerome in un vero e proprio fenomeno di intelligenza, tale da consentirgli di guadagnare 50 milioni di dollari e un dottorato all’università! In che modo? Semplice: ricorrendo ad antiche e segrete tecniche ebraiche per sviluppare l’intelligenza, gelosamente custodite e tramandate di generazione in generazione.
 .
 .
Vite pericolose di bravi ragazzi” di Chris Fuhrman (Ibs, 5 euro)
 .
Savannah, Georgia. Primi anni settanta. Francis, Tim e i loro amici frequentano la scuola cattolica del Cuore Benedetto. Tim è un ragazzino esile e ribelle, Francis è innamorato dell’introversa Margie, ma è troppo timido per dichiararsi. Quando il fumetto osceno che hanno realizzato arriva tra le mani del preside, rischiano la bocciatura. Per evitarla, elaborano un ingegnoso piano, che si rivelerà più pericoloso del previsto, e cambierà per sempre le loro vite. Riti di iniziazione, scontri fra gang rivali, primi baci e prime sbronze: “Vite pericolose di bravi ragazzi” è l’unica testimonianza di un genio prematuramente scomparso, un romanzo capace di ritrarre con umorismo e sensibilità il momento in cui si abbandona l’innocenza e si scopre la fragilità della vita adulta.
 .
 .
Conversazione con J. K. Rowling” di Lindsey Fraser (Amazon, 3,15 euro)
 .
Nel 1997 un editore di libri per adulti inglese, Bloomsbury, pubblica la storia di un ragazzino dotato di poteri magici, Harry Potter. Da allora l’autrice, J. K. Rowling, è diventata famosa in tutto il mondo. Ma quello che ancora non si conosce e non si racconta è la vita di questa scrittrice, che non è mai venuta meno, malgrado il successo, alla riservatezza della sua vita privata. Questa è la prima intervista in cui la Rowling racconta la sua infanzia e le sue letture preferite, la sua carriera scolastica, la sua attività di scrittrice e come è nato il mondo fantastico di Harry Potter, come hanno preso forma i personaggi e gli ambienti, sempre legati a episodi della sua vita.
 .
 .
Il processo” di Franz Kafka (Ibs, 3,95 euro)
 .
Josef K. condannato a morte per una colpa inesistente è vittima del suo tempo. Sostiene interrogatori, cerca avvocati e testimoni soltanto per riuscire a giustificare il suo delitto di “esistere”. Ma come sempre avviene nella prosa di Kafka, la concretezza incisiva delle situazioni produce, su personaggi assolutamente astratti, il dispiegarsi di una tragedia di portata cosmica. E allora tribunale è il mondo stesso, tutto quello che esiste al di fuori di Josef K. è processo: non resta che attendere l’esecuzione di una condanna da altri pronunciata.
© Riproduzione Riservata