MILANO – Con il romanzo di Stefano Baldi “Sia fatta la tua volontà” s’inaugura una nuova collana di narrativa Newton Compton, “3.0 Oltre il genere”. Attraverso questo nuovo contenitore editoriale, i responsabili della casa editrice hanno ritenuto importante dare un segno distintivo chiaro, sia da un punto di vista grafico sia di posizionamento, a un tipo di libri che saranno per l’appunto “oltre il genere”.
LA NUOVA COLLANA E IL PRIMO TITOLO – All’interno della collana trovano spazio autori italiani e stranieri, esordienti e nomi già affermati, capaci di regalare storie vere e intense in cui ci si possa rispecchiare: romanzi per tutti, racconti familiari e contemporanei. Il primo romanzo della colanna, “Sia fatta la tua volontà”, è un romanzo gioioso e straziante, un inno alla speranza, una preziosa lezione per chi ha perso di vista la bellezza del mondo. L’autore, Stefano Baldi, è morto di tumore il 10 gennaio 2009, a trentaquattro anni, poco dopo aver finito di scrivere quello che è stato il suo unico romanzo.
LA STORIA DI UN GIOVANE COME TANTI – Protagonista di “Sia fatta la tua volontà” è Luca Lazzarini detto Lazzaro, ventisei anni, un’auto a metano e un sacco di problemi. Vive in un paesino nella nebbiosa pianura bolognese, è ancora vergine, non proprio bello e di una timidezza patologica. La vita di Luca Lazzarini è come quella di tanti giovani: gli studi all’università non troppo convinti, un lavoro poco entusiasmante, i fine settimana sempre gli stessi. Luca lavora a testa bassa per dimenticare i suoi insuccessi, le sue serate sono fatte di pochi amici fidati e qualche partitella a carte con i vecchietti del circolo Arci. Un fratello ritardato di cui vergognarsi e una madre che ancora non gli ha perdonato di essersene andato di casa completano il quadro. La sua è una vita senza colore, nell’attesa del grande amore.
UN RACCONTO DI SPERANZA – Poi arrivano i primi sintomi. I tremendi colpi di tosse che lo lasciano senza aria. Lazzaro respira a fatica: la tosse lo sveglia di notte e non lo molla più, scuote il suo corpo e inizia a scuotere anche la sua esistenza. Lunghe analisi mediche portano a una diagnosi che non lascia scampo. Il tumore è incurabile. Luca incomincia a guardarsi allo specchio in modo diverso e sente di voler dare un senso al tempo che si sta consumando. Allora lo smarrimento cede lentamente il passo al coraggio, il vuoto si riempie del desiderio di vivere pienamente i legami, gli affetti e ogni singolo giorno che resta. Insieme all’angoscia e alla paura arriva così anche la fede, e ha la voce di don Edoardo, il sacerdote degli anni del catechismo, perso di vista da anni. Ed è questo incontro a far nascere in Lazzaro il desiderio di voler dare un senso al tempo che gli rimane: prende in mano, deciso, la realtà, talvolta sembra sfidarla. L’incontro con Anna, prostituta dal viso bellissimo e dall’atroce passato, riesce a fargli superare definitivamente la paura di vivere e di morire. In questo romanzo, ricca di elementi autobiografici e scritto con un’ironia pungente e spietata, Baldi non scansa gli interrogativi più dolorosi, lasciando però un racconto di speranza, che induce a ripensare alla preziosità di ciò che abbiamo.
25 febbraio 2013