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Nati per Leggere, un Progetto Europeo per promuovere la lettura in famiglia

Numerose evidenze, dalle neuroscienze all’economia dello sviluppo, indicano che le primissime epoche della vita sono fondamentali ai fini della salute e dello sviluppo cognitivo, emotivo, sociale e dell’equità, con effetti che durano...

La comunità scientifica internazionale concorda sulla necessità di investire nei primi anni di vita, in quanto è dimostrato che sono le esperienze più precoci a influire in maniera preponderante sul nostro modo di pensare, di relazionarci, sulle nostre competenze e abilità di adulti

MILANO – Numerose evidenze, dalle neuroscienze all’economia dello sviluppo, indicano che le primissime epoche della vita sono fondamentali ai fini della salute e dello sviluppo cognitivo, emotivo, sociale e dell’equità, con effetti che durano per tutto il corso della vita.
Quello dei bambini è un organismo in continuo sviluppo e la capacità di apprendere del cervello è massima sino ai due-tre anni di età, periodo in cui riesce a recepire molti stimoli, con effetti positivi che dureranno per tutta la vita. Col passare del tempo, tale plasticità cerebrale diminuisce e per il bambino, per il ragazzo, per l’adolescente sarà più difficile apprendere. I primi anni costituiscono quindi una finestra di opportunità che non avrà eguali, in termini di efficacia e durata dell’effetto nel corso successivo della vita, e che quindi non può andare perduta.

PROMUOVERE LA LETTURA E LA MUSICA IN FAMIGLIA – Ed è in questa direzione che operano Nati per Leggere e Nati per la Musica, i due programmi nazionali che promuovo rispettivamente la lettura e la musica in famiglia sin dalla gravidanza e fino ai sei anni di età, affinché i genitori e chi si occupa della cura e dell’educazione del bambino –operatori sanitari, educatori, insegnanti, bibliotecari, amministratori e responsabili di programmi educativi ministeriali e attività extrascolastiche – promuovano e adottino buone e precoci pratiche, sia in famiglia che a scuola. Tramite la lettura e l’ascolto di suoni e melodie, il bambino costruisce le proprie immagini e strutture interiori che gli serviranno poi per lo sviluppo del linguaggio, il riconoscimento delle emozioni, il senso estetico e sensoriale. In entrambi i programmi è cruciale il ruolo della famiglia, di genitori responsivi e affettuosi in quanto queste due pratiche favoriscono il contatto sia fisico sia visivo, rafforzando non solo il rapporto genitore-figlio ma anche l’autostima nel bambino e la sua fiducia nei confronti degli altri.

NATI PER LEGGERE – Nati per Leggere e il Centro per la Salute del Bambino – onlus sono l’unico partner italiano all’interno di ELiNet, il progetto europeo il cui obiettivo è aumentare i livelli di literacy tra bambini, giovani e adulti.
Al progetto partecipano 27 paesi europei più la Turchia e il budget è di 4 milioni di euro. Il Centro e Nati per Leggere si occupano della fascia 0-3 anni e, in un certo senso, del futuro dei bambini.

NATI PER LA MUSICA – Nati per la Musica ha appena scritto il manifestoLe buone pratiche musicali aiutano i bambini a crescere’, tra le prime adesioni quelle di Elisa, Paolo Fresu, José Antonio Abreu, Daniel Barenboim, Riccardo Muti e della neuroscienziata americana Nina Kraus.

IL MANIFESTO – Il documento si compone di tre parti, la prima descrive i positivi e duraturi effetti dell’attività musicale. La sezione centrale contiene consigli utili per i genitori, quali ad esempio la valorizzazione del canto spontaneo del bambino e delle esplorazioni sonore, la proposta di una varietà musicale che non si fermi solo alla “musica per bambini” e la cura della ecologia dell’ambiente sonoro. La terza parte si rivolge ai nidi e alle scuole dell’infanzia, per sottolineare il ruolo di educatori e insegnanti. È importante infatti che il bambino sia guidato e motivato ad un utilizzo espressivo della voce, all’ascolto dell’ambiente e dei suoni quotidiani, alla sperimentazione e produzione della sonorità di oggetti e strumenti e ascolti una varietà di brani e musiche provenienti da culture europee ed extraeuropee.

CENTRO PER LA SALUTE DEL BAMBINO – Da 15 anni la missione del CSB è migliorare la condizione dell’infanzia, in particolare nelle sue condizioni più vulnerabili, sensibilizzando l’opinione pubblica sul ruolo cruciale dei primi tre anni di vita delle bambine e dei bambini. La diffusione e il radicamento in tutte le fasce sociali di programmi di intervento precoce come Nati per Leggere e Nati per la Musica rappresenta un concreto supporto e una opportunità di sostegno alle competenze genitoriali, oggi particolarmente fragili. Genitori più solidi, capaci di una buona relazione con i figli, sono la garanzia per generazioni future più consapevoli e con più elevati livelli di literacy. Numerose sono infatti le evidenze,
dalle neuroscienze all’economia dello sviluppo, che sottolineano il ruolo fondamentale delle prime epoche della vita per lo sviluppo cognitivo, emotivo, sociale e dell’equità dell’individuo, con effetti che durano per tutto il corso della vita.

IL PROGETTO EUROPEO – 27 Paesi dell’Unione Europea più la Turchia, 79 organizzazioni partner, 4 milioni di euro di budget, questi i
numeri di ELINET, il progetto finanziato dall’Unione Europea e coordinato dall’Università di Colonia il cui obiettivo è la costituzione di una rete di organismi e buone pratiche per la promozione della literacy, al fine di innalzarne i livelli fra bambini, giovani e adulti in Europa. Il Centro per la Salute del Bambino – ONLUS è l’unico partner italiano del progetto europeo ELINET e si occupa della fascia 0-3 anni, periodo cruciale per lo
sviluppo complessivo dei bambini.

FAMILY LITERACY – Nel 1983 Taylor definì family literacy come l’insieme di pratiche svolte all’interno dell’ambiente familiare per sviluppare l’abilità alla lettura e alla scrittura sin dai primi anni di vita.

1 luglio 2014

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