Natale si avvicina e, per non regalare maglioni e calzini a quei parenti appassionati di gialli e crime, non c’è molto verso cui indirizzarsi: un buon libro.
Quelle presenti in questo articolo non sono solo storie di delitti, ma scuse perfette per ritagliarsi qualche ora di silenzio tra pranzi di famiglia, notifiche e lucine intermittenti, perciò potrete prenderne una copia anche per voi, che non fa mai male!
Libri thriller da regalare a Natale
Regalare un libro di questo tipo significa pensare a lettori e lettrici che amano i colpi di scena, ma anche a quelli che si soffermano sui dettagli psicologici, che notano le ambientazioni particolari e non mancano di cercare l’emozione pagina dopo pagina, mentre le relazioni dei personaggi s’incrinano.
Che si tratti di un regalo importante o di un pensiero last minute infilato tra una fetta di panettone e l’altra, in quest’articolo c’è troverete il mistero giusto per chiunque…
“La donna della camera numero 11” di Ruth Wave
Lo Blacklock è una giornalista che sta provando a rimettere insieme i pezzi della sua vita e della sua carriera dopo tre anni sospesi tra maternità e pandemia. Quando arriva l’invito per l’inaugurazione di un esclusivo hotel affacciato sul lago di Ginevra, di proprietà del miliardario schivo e inafferrabile Marcus Leidmann, le sembra l’occasione perfetta: un servizio di grande richiamo, un ritorno sotto i riflettori, forse l’intervista che può rilanciarla.
Lo raggiunge lo chalet immerso nel paesaggio svizzero con aspettative altissime, ma l’uomo che incontra è ancora più enigmatico e inquietante di quanto suggeriscano i gossip. La svolta vera arriva però di notte, quando una telefonata rompe il silenzio delle camere perfette: una donna la implora di raggiungerla nella stanza di Marcus, dice di esserne l’amante e di temere per la propria vita. Lo sale, combatte con il dubbio se fidarsi o meno, ma da quel momento si ritrova trascinata in un gioco pericoloso in cui niente è come sembra.
Tra spostamenti improvvisi, fughe in auto e inseguimenti che la portano fuori dall’hotel e attraverso l’Europa, Lo è costretta a interrogarsi su ogni dettaglio, a mettere in discussione la versione ufficiale degli eventi, i racconti di Marcus e persino i propri ricordi.
Fin dove è disposta a spingersi per salvare una sconosciuta? E se quella voce al telefono fosse solo l’esca di una trappola abilmente costruita? “La donna della camera numero 11” gioca su paranoia, doppie identità e fragilità della percezione, trasformando una vacanza di lavoro in una corsa contro il tempo.
“Wysteria Wood. Sogno proibito” di Ellie B. Luin
A Wysteria Wood non esistono luoghi neutri: ogni corridoio della scuola di legge è intriso di potere, segreti e compromessi. Il glicine che soffoca la facciata è l’immagine perfetta di ciò che accade dentro: qualcosa di apparentemente bello che stringe, avvolge e toglie il fiato. Avalon Wingrave è cresciuta lì, tra le regole ferree dell’istituto e un passato che nessuno nomina mai, se non a mezza voce. Nella sua vita ci sono sempre stati due poli opposti: Draven, magnetico e pericoloso, e Gremory, più rassicurante ma non meno ambiguo. Con loro Avalon ha imparato che il confine tra giusto e sbagliato non è una linea netta, ma un dedalo di zone grigie dove desiderio e morale si scontrano di continuo.
Quando ottiene un posto alla prestigiosa Triple Crown University, Avalon crede di potersi finalmente lasciare alle spalle quell’ambiente soffocante. Il trasferimento sembra l’occasione per reinventarsi, tagliare i legami con Wysteria Wood e con le colpe, vere o presunte, che la trattengono. Ma il passato ha una memoria tenace: ciò che è successo tra quelle mura continua a inseguirla, insinuandosi nei nuovi equilibri che cerca di costruire. L’arrivo di un giovane avvocato enigmatico, pronto a rimettere in discussione tutte le regole del gioco, rende la situazione ancora più instabile.
Tra aule di tribunale, intrighi accademici e passioni proibite, Avalon scopre che l’amore può essere l’arma più potente e pericolosa di tutte: capace di spingerla a tradire se stessa, di ribaltare alleanze e di trascinarla in una guerra silenziosa dove ogni scelta ha un prezzo. In questo intreccio di dark academia e romance, “Wysteria Wood” diventa un vero e proprio labirinto emotivo: un luogo in cui nessuno è davvero innocente e dove la verità rischia sempre di arrivare troppo tardi.
“Sulla scena del crimine” di Franck Thilliez
Con “Sulla scena del crimine” con Franck Thilliez il maestro del thriller francese si diverte a cambiare le regole del gioco e a trasformare il lettore in investigatore. Il libro è strutturato come un vero e proprio “quaderno delle vacanze per adulti”: non solo quattro racconti gialli firmati da Thilliez, ma anche una serie di enigmi, rompicapi logici, indizi disseminati tra le pagine che invitano chi legge a sporcarsi le mani con l’indagine.
Prima di ogni caso il volume propone esercizi per allenare l’occhio e la mente: schemi da completare, dettagli da confrontare, piccoli puzzle che abituano a riconoscere le incongruenze e a seguire il filo di una pista. Poi arrivano le storie vere e proprie, ambientate in scenari sordidi e realistici, dove la psicologia dei personaggi conta quanto le prove materiali. Thilliez guida passo passo, suggerendo di non sottovalutare nessuna traccia, di annotare alibi e versioni contrastanti, di mantenere il sangue freddo mentre la rete degli indizi si stringe.
Il piacere non è solo scoprire il colpevole, ma misurare le proprie capacità deduttive con quelle dell’autore: capire se si è in grado di arrivare alla soluzione prima dell’ultima pagina. È un formato perfetto per chi ama i gialli interattivi, per chi si diverte con i cold case e per chi in vacanza vuole qualcosa di più coinvolgente del classico romanzo da ombrellone: qui il lettore non assiste al delitto, lo indaga in prima persona.
“La presidente” di Bill Clinton e James Patterson
Madeline Parson Wright è la prima donna presidente degli Stati Uniti, una leader carismatica che ha costruito la propria immagine sull’integrità, sulla tenacia e sulla capacità di mantenere il sangue freddo nelle crisi internazionali. Al suo fianco c’è il marito Cole Wright, ex militare dal passato poco trasparente, oggi first gentleman amatissimo dai media. Ma il loro equilibrio perfetto si incrina quando Cole finisce al centro di un caso giudiziario esplosivo: è accusato dell’omicidio di una giovane donna, e l’opinione pubblica è pronta a condannarlo prima ancora che inizi il processo.
Il romanzo si apre con la coppia in auto, diretta all’aula di tribunale, mentre una folla inferocita urla slogan e invoca giustizia. Madeline e Cole sanno che quella giornata cambierà il futuro di entrambi: se l’uomo verrà riconosciuto colpevole, non sarà solo la sua vita ad andare in frantumi, ma anche la presidenza stessa, che rischia di essere travolta dallo scandalo. Cole giura di essere innocente, ma le prove sembrano inchiodarlo e qualcuno, dietro le quinte, ha tutto l’interesse a vederlo cadere.
Mentre i giornalisti scavano senza tregua nel passato dei coniugi Wright, l’indagine porta alla luce zone d’ombra, segreti taciuti, compromessi politici e personali. Madeline si trova stretta tra il ruolo istituzionale che le impone distanza e prudenza e quello di moglie che vorrebbe credere fino in fondo all’uomo che ama. Intorno a loro si muove un labirinto di spin doctor, avvocati, agenti dei servizi e nemici politici pronti a sfruttare ogni crepa.
“La presidente” (Patterson) intreccia thriller giudiziario, intrigo politico e dramma familiare: al centro non c’è solo la domanda “Cole è colpevole?”, ma anche il prezzo che una donna al potere deve pagare per mantenere insieme la verità, la carriera e gli affetti più intimi.
“A Firenze gira voce” di Christine von Borries
Nel tribunale di Firenze si celebra il processo più atteso dell’anno: sul banco degli imputati c’è Attilio Bergamini, amministratore delegato della Safe Word, accusato di bancarotta fraudolenta. Tutto lascia pensare a una condanna esemplare, ma quando cade un uomo potente il rumore non si spegne in aula: poco dopo, un colpo di pistola squarcia la quiete del Palazzo di Giustizia e apre un nuovo fronte di tensione e segreti.
A sostenere l’accusa c’è Valeria Parri, pubblico ministero brillante ma logorata da un equilibrio precario tra il lavoro e la salute fragile del figlio. Accanto a lei si muove una piccola costellazione femminile: Giulia Gori, giornalista d’inchiesta che non teme di infilarsi nei vicoli più bui del potere; Monica Giusti, commercialista acuta e ironica, che con le sue competenze scardina bilanci truccati e facciate rispettabili; Erika Martini, poliziotta tenace, abituata a muoversi sul crinale sottile tra indagine giudiziaria e vita privata.
Sono quattro donne molto diverse, madri single o professioniste in trincea, accomunate da una città bellissima e spietata che osserva, mormora, giudica. Tra i lungarni, gli studi televisivi e gli uffici dei grandi studi legali, circola una voce che cresce come un’onda: dietro la bancarotta ci sarebbero ricatti, abusi di potere, forse qualcosa di ancora più oscuro. Per Valeria, Giulia, Monica ed Erika la ricerca della verità coincide con la difesa della propria dignità: in un ambiente dominato da uomini influenti, scegliere di non voltarsi dall’altra parte significa esporsi, rischiare la carriera, la reputazione, perfino la sicurezza personale.
Il giallo diventa così anche il racconto di una solidarietà femminile che non cancella le fragilità, ma le trasforma in alleanza e in forza d’urto contro un sistema abituato a restare impunito.
