MILANO – La cosa difficile, nel regalare un libro, è metter da parte i propri gusti privilegiando quelli della persona a cui il dono è rivolto. Ecco allora 5 libri da regalare a tutti gli appassionati di musica. Le uscite più recenti e non, che trattano il tema musicale sotto diversi aspetti. Dalle biografie ai libri più specifici, ecco 5 titoli che tutti gli appassionati di musica dovrebbero leggere.
1) “Born to run” di Bruce Springsteen
A questo libro Springsteen ha lavorato negli ultimi sette anni. Un’autobiografia imperdibile per gli amanti del Boss, che in queste pagine scritte con sincerità ha dato sfogo a tutta la sua ironia e a tutta la sua originalità.
2) “Freddie Mercury” di Luca Garrò
Freddi Mercury non era soltanto quell’incredibile uomo da palcoscenico che tutti conosciamo, ma un musicista eccezionale. Questo libro di Garrò parla dell’uomo e del musicista, mostrando per filo e per segno perché Freddy Mercury non può essere considerato solo una gran bella voce.
3) “Lyrics 1961-1968” e “Lyrics 1969-1982” di Bob Dylan
Il Premio Nobel conferitogli quest’anno “per aver creato una nuova espressione poetica nell’ambito della tradizione della grande canzone americana” non ha fatto altro che ribadire qualcosa che già si sapeva: i testi di Bob Dylan sono poesia, parole che sono le fondamenta dello spirito di una nazione, di un sogno collettivo. In questi due volumi sono raccolti tutti i suoi testi dal 1961 al 1982.
4) “Atlante rock. Viaggio nei luoghi della musica” di Ezio Guaitamacchi
Sulle strade del rock. La musica è associata a immagini. E le immagini a luoghi. Luoghi a volte remoti, spesso fuori dai percorsi consueti ma che sono stati testimoni di fatti, episodi, aneddoti e leggende che hanno fatto epoca. Non a caso, e ancora oggi, i loro nomi (Woodstock, Abbey Road, Carnaby Street, Haight-Ashbury, Asbury Park, Greenwich Village, Laurel Canyon, Altamont ecc.) evocano ricordi formidabili, suggestioni forti, emozioni intense a ogni vero appassionato.
5) “I famosi impermeabili blu. Leonard Cohen. Storie interviste e testimonianze” di Massimo Cotto
“Un nomade dell’anima, che nella meditazione trova una strada laica, o meglio umana. Perché, tra metafore colte e citazioni sacre, Cohen canta le piccole cose dell’uomo. Quindi nulla di più terreno ma al contempo di più inafferrabile ed eterno. Ci siamo tutti trovati, metafore a parte, a rifletterci a specchio in domande troppo grandi per comprendere ed elaborare i nostri dolori e le nostre gioie. Magari stretti in un usato impermeabile blu, all’angolo di un’altrettanto usata città. A guardare l’inverno che passa, a raccogliere i frammenti di un’amicizia finita, di una solitudine quieta, di un amore infedele che, ormai, è quello che è.” Dalla prefazione di Enrico de Angelis.
