“Mistero sotto il vischio” per un Natale in giallo

13 Dicembre 2025

Due giallisti rivali, una villa innevata, una regina del crime scomparsa: “Mistero sotto il vischio” è il cozy natalizio perfetto tra indizi e scintille.

"Mistero sotto il vischio" per un Natale in giallo

Con “Mistero sotto il vischio” Ally Carter trasforma un giallo alla Agatha Christie in un cozy mystery pieno di humour e tensione romantica: prende una villa innevata nel pieno delle feste e ci infila dentro due scrittori di crime che si detestano. L’effetto è quello giusto per un dicembre in giallo senza rinunciare all’atmosfera delle romcom.

In originale il romanzo si intitola “The Most Wonderful Crime of the Year” ed è stato descritto da Library Journal come un “rivals-to-lovers romance combinato con un delizioso locked-room mystery”, pieno di humour, dialoghi azzeccati e personaggi memorabili. L’edizione italiana, pubblicata da Magazzini Salani, arriva in libreria nel 2025 con una copertina che promette esattamente ciò che mantiene: una grande casa illuminata, la neve, un vischio sospeso e una busta sigillata che apre le danze.

È un romanzo che vive di incastri: giallo classico, rivals to lovers, atmosfera natalizia. Ma, se funziona, è perché Carter crede nelle sue premesse fino in fondo e non tratta mai il mystery come un semplice pretesto per la storia d’amore.

Due giallisti rivali, una villa isolata e una regina del crime che scompare

Maggie Chase ed Ethan Wyatt, nemici giurati (almeno in teoria)

La protagonista, Maggie Chase, è la “regina dei gialli” cozy: scrive romanzi con delitti ingegnosi, ambientazioni rassicuranti e investigatori dilettanti che il pubblico adora. Ethan Wyatt, invece, è lo scrittore di thriller più in vista del momento, quello che nelle classifiche sta sempre due gradini sopra di lei e nelle interviste si comporta da star un po’ insopportabile. Lui si ostina a chiamarla “Marcie”, nonostante lei lo corregga ogni volta; lei detesta il suo atteggiamento da macho del crime.

Fin qui, sembrerebbe il classico setup rivals to lovers. E in parte lo è: Carter si diverte a farli litigare su tutto, dal modo di costruire i colpi di scena alla definizione di “vero giallo”. Ma la rivalità professionale non è solo un cliché: è anche il motore comico e, più avanti, la base per un rispetto reciproco che rende credibile l’attrazione.

L’invito di Eleanor Ashley e la stanza chiusa dall’interno

La trama decolla quando Maggie ed Ethan ricevono un invito misterioso a trascorrere le feste in una grande dimora isolata, Mistletoe Manor. La padrona di casa è Eleanor Ashley, icona del genere, autrice di gialli che li hanno ispirati fin da ragazzi. Nessuno dei due ha intenzione di rinunciare alla possibilità di incontrare il proprio mito, anche se questo significa ritrovarsi bloccati sotto lo stesso tetto.

L’atmosfera è quella giusta: neve che cade senza sosta, un ponte impraticabile che isola la villa dal resto del mondo, un gruppo di ospiti selezionati fra superfan, scrittori, critici. Eleanor appare poco, ma domina ogni stanza: ha organizzato la vacanza come se fosse una sua storia, disseminando indizi e giochi per i presenti.

Poi, l’evento che sposta il romanzo dal versante “festa letteraria” al giallo vero e proprio: Eleanor scompare, trovandosi – almeno in teoria – chiusa nella sua stanza dall’interno. La porta è serrata, le finestre anche, e nessuno sembra aver visto o sentito nulla. Supersummary riassume bene il nodo: Maggie ed Ethan devono unire le forze per capire chi sta tentando di uccidere la loro eroina, muovendosi tra enigmi, vecchi rancori e sospetti incrociati.

Da questo momento in poi, il romanzo diventa un gioco di indizi, interrogatori, oggetti fuori posto, racconti che non tornano. L’isolamento forzato, mentre la neve rende impossibile qualunque fuga, spinge i due protagonisti a indagare davvero, non solo per salvare Eleanor ma anche per difendere se stessi: qualcuno, nella villa, potrebbe avere interesse a incastrarli.

Tra Agatha Christie e “Knives Out”: il gusto del giallo classico

L’eco della scomparsa di Agatha Christie

Fin dalla sinossi italiana, Salani dichiara l’ispirazione: il mistero reale della scomparsa di Agatha Christie nel 1926, quando la scrittrice sparì per undici giorni lasciando la sua auto abbandonata e il mondo in allarme.

Eleanor Ashley è una trasparente erede di quella tradizione: chiamata “la duchessa della Morte”, è l’autrice che ha insegnato a Maggie a credere che un delitto ben costruito possa raccontare le zone d’ombra della famiglia, della società, del potere. Quando sparisce, è difficile non pensare a Christie e a tutte le fantasie neri nate attorno al suo mistero. Carter gioca con questo riferimento senza appesantirlo, trasformandolo in un tassello in più per chi ha voglia di cogliere l’omaggio.

Anche la struttura ricorda i classici: cast chiuso, villa isolata, tutti sospettabili. Alcune recensioni americane parlano esplicitamente di “Knives Out con un twist da rom-com natalizia”, e Goodreads presenta il romanzo come una storia dove il modello della camera chiusa viene filtrato attraverso dialoghi frizzanti e dinamiche sentimentali.

Un mystery accessibile, ma non sciocco

Il rischio, con libri di questo tipo, è che il giallo sia solo un contorno decorativo, sacrificato in favore della storia d’amore. Qui succede il contrario: le due linee si sostengono a vicenda. Blog e siti specializzati sottolineano come la trama sia “ben congegnata” e come il finale alla Agatha Christie riesca davvero a sorprendere, pur sembrando inevitabile a posteriori, segno di un puzzle costruito con onestà.

Harlequin Junkie, che inserisce il libro tra i titoli consigliati per le feste, parla di una suspense alta e di un ritmo serrato: Christmas non è un semplice sfondo ma un elemento di pressione, perché ogni ora che passa rende più difficile distinguere gli scherzi di una fan geniale da un reale tentativo di omicidio.

Questo equilibrio fra accessibilità e cura del meccanismo è uno dei motivi per cui “Mistero sotto il vischio” funziona anche per chi legge molti gialli all’anno: non è un rebus impossibile, ma non si limita a mettere qualche indizio a caso in mezzo ai biscotti allo zenzero.

Romance al veleno: Maggie ed Ethan sotto il vischio

Rivali sulla pagina, complici loro malgrado

Se il giallo è solido, il romance non è da meno. Carter viene dalla narrativa per ragazzi e dalla romantic suspense, e si vede: la chimica fra Maggie ed Ethan è stata definita da più di un recensore “da far rotolare sul pavimento per le risate e i sospiri”, con battute a raffica e tensione costante.

Maggie detesta il modo in cui Ethan minimizza i cozy mystery e li considera “minori” rispetto ai thriller; Ethan si diverte a provocarla, ma resta colpito dalla serietà con cui lei si approccia al genere. Quando la scomparsa di Eleanor li costringe a collaborare, le loro competenze letterarie diventano strumenti investigativi: lei nota dettagli apparentemente innocui, lui ragiona come un autore di thriller, abituato a immaginare complotti e motivazioni oscure.

La loro attrazione nasce così, sul terreno comune della scrittura e del gioco intellettuale. Non è un colpo di fulmine estetico, ma una progressiva presa di coscienza che l’altro è, in fondo, l’unica persona in quella villa capace di starle o stargli dietro.

Dialoghi, humour e vulnerabilità

Quello che rende davvero convincente il rapporto è l’equilibrio tra sarcasmo e tenerezza. Library Journal sottolinea il tono “pieno di humour a bocca stretta e dialoghi eccellenti”, e molte recensioni online raccontano di lettori che hanno riso ad alta voce più volte, senza che questo tolga spazio ai momenti più emotivi.

Nel corso dell’indagine, i due smettono di essere solo maschere di genere (la cozy queen e il thriller guy) e lasciano filtrare crepe personali: le delusioni editoriali, le insicurezze, il peso delle aspettative dei lettori. In questo senso, il romanzo è anche un piccolo dietro le quinte del mondo del crime, con firme illustri come Ashley/Eleanor che diventano simbolo di una carriera tanto ammirata quanto fragile.

La storia d’amore, come è giusto in un giallo, non occupa tutte le pagine, ma ha un suo arco netto: dalla diffidenza iniziale al primo alleato, fino al bacio sotto il vischio che arriva quando ormai la fiducia è guadagnata sul campo.

Neve, indizi e biscotti allo zenzero: l’atmosfera natalizia

Natale come amplificatore di tensioni

Un altro ingrediente fondamentale è il Natale. “The Most Wonderful Crime of the Year” viene spesso inserito nelle liste di cozy natalizi consigliati: blog come Bookclubchat e Peanut Blossom parlano di una lettura “divertente, frizzante, perfetta per chi vuole un crimine di Natale invece della solita storia zuccherosa”.

La neve che non smette di cadere, il ponte crollato, il calore dei caminetti e le decorazioni in ogni stanza creano un contrasto forte con la paura di avere un potenziale assassino in casa. Anche Maggie ha un rapporto complicato con le feste: per lei il Natale non è sinonimo di felicità, ma di ricordi che preferirebbe non rievocare. Harlequin Junkie ricorda come “non sia il suo periodo preferito dell’anno” e come questo renda ancora più significativo il modo in cui, nel corso del libro, la festa cambia significato.

Il Natale, quindi, è un amplificatore: accentua le solitudini, mette in luce le delusioni, ma offre anche una cornice di possibile riconciliazione. In una casa piena di lucine, è più difficile nascondersi davvero.

Cozy sì, ma con un lato più cupo

Pur restando nella cornice cozy, Carter non rinuncia a dare al romanzo qualche sfumatura più scura. I personaggi invitati nella villa non sono solo comparse caricaturali: ognuno ha un motivo per essere lì, un segreto, un rapporto particolare con Eleanor e con il suo catalogo di romanzi.

La scomparsa della scrittrice apre crepe nei rapporti fra gli ospiti: emergono invidie professionali, rancori familiari, questioni di eredità. Alcuni recensori parlano di “spirito delle feste 4/5 e suspense 5/5”, segno che la componente thriller è tutt’altro che decorativa.

Nonostante questo, il libro non scivola mai nel cupo disperato. Rimane una storia in cui, alla fine, quello che conta è la possibilità di fidarsi di qualcuno, di mettere in discussione le proprie certezze e, magari, di accettare che il proprio peggior rivale possa trasformarsi in alleato – e in qualcosa di più.

Per chi è “Mistero sotto il vischio”

“Mistero sotto il vischio” è per lettori molto diversi

  • Perfetto per chi ama i gialli classici alla Christie e cerca una variazione contemporanea, più ironica ma rispettosa delle regole del mystery;
  • Per chi è affezionato ai cozy natalizi ma sente il bisogno di una trama con un po’ più di brio e di cervello;
  • Per chi apprezza le storie rivals to lovers dove la chimica passa prima di tutto dalla testa, dai battibecchi intelligenti e da un rispetto professionale conquistato sul campo.
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