Dal 6 al 10 giugno si tengono oltre 90 incontri letterari in 36 luoghi del capoluogo lombardo
MILANO – La cultura รจ di tutti e di nessuno, e abbiamo lโobbligo, oltre che il diritto, di batterci per lei. Eโ questo lo spirito che accompagna gli oltre 90 incontri che compongono il cartellone del Primo Festival della Letteratura di Milano, in programma da mercoledรฌ 6 a domenica 10 giugno in 36 luoghi della cittร , tra cui biblioteche comunali, bar e bistrรฒ, case della cultura, cooperative, circoli, teatri, librerie, vie e piazze.
LโUNICITAโ – Il festival รจ nato ed รจ stato realizzato grazie alla collaborazione di circa 200 volontari e alla partecipazione di 34 case editrici. Ideatore e direttore artistico della manifestazione รจ Milton Fernandez. Nato in Uruguay e trasferitosi dal 1985 in italia, Fernandez alterna al suo mestiere di regista e di docente frequenti incursioni nella drammaturgia e nella narrativa. โQuesta manifestazione non trova pari nel panorama culturale italiano per diversi motivi, non facili da spiegare, visto che in veritร una spiegazione non c’รจ, e forse non รจ nemmeno necessaria, dato che la migliore spiegazione di qualcosa che nasce รจ la sua nascita stessa.โ Il Primo Festival della Letteratura a Milano per cinque giorni riempirร la cittร di incontri, dibattiti, parole, suoni, voci, corpi โche danzano a un ritmo diverso da quello con cui ogni giorno assediamo le strade, o siamo da loro assediati.โ
INCONTRO TRA LE CULTURE – Obiettivo del festival รจ quello di unire le diverse culture che animano Milano, coinvolgendo italiani e migranti, grandi e bambini in un grande momento di scambio e condivisione attraverso la letteratura. Il festival vede il patrocinio e la collaborazione del Comune di Milano. ”Questo festival – spiega l’assessore alla cultura Stefano Boeri – nasce dalla grande energia culturale diffusa in questa cittร e dall’incontro di questa con gli altri mondi che abitano Milano e che continuano a mantenere un rapporto stretto con le loro radici in luoghi lontani.โ Dello stesso avviso l’assessore alle politiche sociali, Pierfrancesco Majorino: ”Con questa manifestazione vogliamo valorizzare le differenze, perchรฉ crediamo in una cittร intelligentemente aperta al mondo.โ
CULTURA A DISPOSIZIONE DI TUTTI – La realizzazione del festival รจ stata possibile grazie al tenace lavoro di un gruppo di volontari, convinti che la cultura non appartenga a nessuno. โRiuscire a fare passare il messaggio โ afferma Fernandez – si รจ rivelato il lavoro piรน sfiancante. Ma alla fine qualcosa si รจ risvegliato, lร in fondo ai dubbi, alle tante certezze conficcate a forza tra quei dubbi, quelle che ripetono instancabili che nulla si puรฒ fare se non ci sono i soldi, o la volontร politica, o l’appoggio di qualche gruppo industriale, finanziario, religiosoโ. Eโ proprio questo, spiega il direttore artistico, che rende questo festival unico e diverso dagli altri. โAlla collettivitร non costa nulla, perchรฉ nessuno viene pagato (nรฉ rimborsato) per quello che fa. Perchรฉ abbiamo capito che la cultura รจ di tutti e di nessuno, e che abbiamo lโobbligo, oltre che il diritto, di batterci per lei. L’amore ai tempi della crisi, come direbbe qualcuno.โ
5 giugno 2012