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Michael Healy, ”Nell’era digitale, gli editori devono continuare a difendere la propria identità”

SPECIALE EDITECH 2012 - Rivedere il proprio ruolo all'interno del mercato editoriale, rivendicando i propri valori e senza dimenticare la propria unicità. E' il messaggio lanciato agli editori da parte di Michael Healy, direttore esecutivo Copyright Clearance Centre (CCC), nel corso della conferenza d'apertura di Editech 2012, la Giornata internazionale di studio e approfondimento organizzata dall'AIE...

 Il direttore esecutivo Copyright Clearance Centre analizza lo stato internazionale del mercato digitale

 

MILANO – Rivedere il proprio ruolo all’interno del mercato editoriale, rivendicando i propri valori e senza dimenticare la propria unicità. E’ il messaggio lanciato agli editori da parte di Michael Healy, direttore esecutivo Copyright Clearance Centre (CCC), nel corso della conferenza d’apertura di Editech 2012, la Giornata internazionale di studio e approfondimento organizzata dall’AIE.

L’AVANZAMENTO DEL DIGITALE – L’incontro è stato introdotto e moderato da Andrea Angiolini, presidente commissione editoria digitale AIE. Nel suo intervento, Angiolini ha spiegato come il mercato dell’ebook stia iniziando a prendere piede anche in Italia. “Il mercato di riferimento resta sempre quello americano, ma non è possibile prenderlo e adattarlo in un contesto diverso come quello italiano. Nel nostro Paese, alcuni settori hanno introdotto da tempo il digitale nelle loro attività, ma senza contemplare più di tanto la realtà ebook. Negli ultimi tempi, le cose stanno cambiando.”

 

INCERTEZZE E DISINTERMEDIAZIONE – Michael Healy esamina inizialmente la situazione dell’editoria negli Stati Uniti, per poi indirizzare la sua analisi da un punto di vista globale. Secondo uno dei principali esperti internazionali degli standard del commercio internazionale di libri, in America il numero delle librerie diminuirà con l’introduzione sempre più diffusa del digitale. “Oggi la tecnologia sta scomponendo anche il ruolo tradizionale del bibliotecario e del libraio. Nel futuro, andremo incontro a delle resistenze. Ci attendono momenti incerti: molte funzioni in passato svolte esclusivamente dagli editori, oggi sono state sostituite con l’avvento della tecnologia. Un esempio fra tutti, il fenomeno della disintermediazione, con gli autori che riescono a pubblicarsi le proprie opere grazie al selfpublishing.”

  
L’INVITO AGLI EDITORI – Michael Healy nel suo intervento s’interroga su quale sarà il ruolo dell’editore nel futuro. “Andremo incontro a costi e ricavi minori, ma allo stesso tempo si avranno margini maggiori di crescita del mercato e maggiore facilità di diffusione dei contenuti. Mi chiedo se il futuro apparterrà agli editori, o alle varie start up che nascono grazie alle occasioni offerte dal digitale.” Secondo il direttore esecutivo Copyright Clearance Centre, con il modello dell’editoria attuale in continua discussione vedremo sempre più casi di sperimentazione, ma occorrerebbe anche ammodernare il modello legislativo attuale che tutela i diritti di copyright. Infine, un invito rivolto agli editori, che i tempi di oggi pongo di fronte ad una sfida. “La comunità degli editori tradizionali deve alzarsi, dire quali sono i propri valori. Essi devono farsi sentire, dimostrare la loro unicità all’interno del mercato editoriale.”

 

21 giugno 2012

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