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Mariagrazia Mazzittelli di Salani ”Da centocinquant’anni la nostra casa editrice coniuga anima popolare e alta qualità nei suoi libri”

Una casa editrice popolare sì, ma che non ha mai inteso questo suo essere popolare come un carattere riduttivo, sinonimo di bassa qualità: questo è il fattore fondamentale che ha decretato il successo di Salani secondo la direttrice editoriale Mariagrazia Mazzitelli, che spiega quale eredità tragga oggi la casa editrice dalla sua lunga storia- ricorre il centocinquantesimo anniversario dalla nascita, i principi guida della storica linea ragazzi e l’apertura dell’attività attuale alle novità del digitale...
La direttrice editoriale di Salani illustra l’eredità raccolta dalla casa editrice da centocinquant’anni di vita, i caratteri della storica linea ragazzi e le aperture al futuro
MILANO – Una casa editrice popolare sì, ma che non ha mai inteso questo suo essere popolare come un carattere riduttivo, sinonimo di bassa qualità: questo è il fattore fondamentale che ha decretato il successo di Salani, che celebra quest’anno il centocinquantesimo anniversario della sua nascita. La direttrice editoriale Mariagrazia Mazzitelli spiega quale eredità tragga oggi la casa editrice dalla sua lunga storia, i principi guida della linea ragazzi – da sempre settore principe della Salani – e l’apertura dell’attività attuale alle novità del digitale.
La casa editrice Salani compie quest’anno centocinquant’anni: qual è l’eredità di questa lunga storia?
L’eredità lasciataci da centocinquant’anni di storia Salani è grandissima, e io dico sempre che quando abbiamo seguito i filoni storici e gli ingredienti base con i quali la casa editrice è nata abbiamo sempre avuto successo. Questo successo è dovuto in primo luogo al fatto che Salani è nata come casa editrice popolare – e tale è rimasta – ma questo carattere popolare non è stato mai declinato come criterio riduttivo, perché Salani ha coniugato la popolarità con la qualità. Quando abbiamo saputo proseguire su questa strada abbiamo sempre incontrato il gusto del pubblico, e questa è la più grande eredità che è rimasta, oltre a una curiosità aperta a tutto, dal letterario all’intrattenimento, e a una grandissima attenzione verso l’immagine, che ha condotto alla formazione del nostro straordinario archivio da cui è nata la mostra “Da Pinocchio a Harry Potter” al Castello Sforzesco. 
Visto che si tratta di una casa editrice storica per ragazzi, quali sono nella linea ragazzi la caratteristiche e i principi guida del progetto editoriale?
I principi della linea ragazzi sono magnificamente rappresentati dalla collana de Gl’Istrici, libri che in primo luogo devono vedere la realtà e la vita con gli occhi dei ragazzi, senza nessuna carattere didascalico. In secondo luogo devono avere spirito critico, essere libri che “pungono” – ecco perché il nome Istrici –, che spingono allo sviluppo della fantasia, del pensiero e dunque dello spirito critico. Il divertimento, il piacere e la qualità di scrittura completano le caratteristiche di questa collana, che sono da sempre e tuttora quelle dell’editoria per ragazzi marchiata Salani.
Il futuro dell’editoria va nella direzione di una sempre maggior diffusione del digitale: come vi collocate in questo campo?
Ormai tutte le nostre novità escono anche in digitale: noi non facciamo più differenza tra questo e il cartaceo. Il digitale è il presente, e noi ci siamo, siamo già operativo nel campo. Questo è sicuramente un momento difficile per l’editoria, ma è un momento di svolta, un momento epocale, e noi siamo attrezzatissimi per entrare in questo mondo. In un libro del resto l’importante non è il mezzo, il come lo si legge, è importante il contenuto, che non cambierà: anzi, più il contenuto è forte, più è aperto a nuovi canali attraverso cui essere divulgato e diffuso. I nuovi device inoltre potranno dare sicuramente degli sviluppi nuovi, favorire nuove idee, quindi siamo apertissimi a queste innovazioni. 
31 ottobre 2012 

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