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Marco Magini, ”Entrare nella dozzina dello Strega è un traguardo del tutto inatteso”

Già finalista al Premio Calvino 2013, con il suo romanzo d'esordio, ''Come fossi solo'', Marco Magini è stato selezionato nella dozzina del Premio Strega...

L’autore di ”Come fossi solo”, il suo romanzo d’esordio in cui racconta del genocidio di Srebrenica, commenta la selezione del suo libro tra i 12 candidati per il più prestigioso riconoscimento letterario italiano

MILANO – Già finalista al Premio Calvino 2013, con il suo romanzo d’esordio, ”Come fossi solo, Marco Magini è stato selezionato nella dozzina del Premio Strega, ovvero nella rosa dei 12 scrittori che concorrono quest’anno per il prestigioso riconoscimento. Il libro, di cui l’autore ci aveva parlato già in una precedente intervista, racconta la più grande tragedia accaduta in Europa dopo la Seconda guerra mondiale, la strage dei bosniaci di Srebenica ad opera delle truppe serbe durante la guerra di Bosnia. Il racconto è condotto attraverso tre voci: quella di Romeo González, il magistrato spagnolo che seguì il processo presso il Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia, quella di Dirk, olandese, casco blu dell’ONU a Srebenica, e quella di Dražen Erdemović, volontario dell’esercito serbo.

Con il suo romanzo di esordio, “Come fossi solo”, si trova a concorrere per uno dei più prestigiosi riconoscimenti letterari italiani: una grande soddisfazione e responsabilità. Quali sono le sue emozioni nel vedere il suo nome tra quelli della dozzina?
È una grandissima soddisfazione: poco più di un anno fa non avrei mai sognato che un editore come Giunti mi prendesse in considerazione, figuriamoci di entrare in dozzina allo Strega. Non ringrazierò mai abbastanza il Premio Calvino per il lavoro che fanno e la casa editrice Giunti per esser stati così incoscienti ed aver scelto di candidarmi.

Quali sono le sue aspettative rispetto a questa esperienza?
Vivo tutto alla giornata, senza aspettative, è una bella avventura, mi sento quasi imbucato ad una festa.

Quali pensa che siano i punti di forza del suo romanzo, quelli che hanno colpito gli Amici della domenica?
Nella motivazione è stata sottolineata sia la forza emotiva della lingua che il valore della memoria nella storia e penso anche io che siano due dei punti di forza del romanzo.

2 maggio 2014

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