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Marcello Simoni, ”Essere uno scrittore premiato è una grande sfida, che io cerco di vincere ogni giorno”

Cosa si nasconde dietro una reliquia di cui solo un monaco conosce il segreto? Con questo complicato enigma è tornato nelle librerie Marcello Simoni: un thriller storico ambientato nel Medioevo che promette già di eguagliare i precedenti...

Vincitore del 60esimo Premio Bancarella con ”Il mercante dei libri maledetti”, Marcello Simoni torna a far parlare di sè con un nuovo libro che ha già conquistato tantissimi lettori. In vendita in tutte le librerie ‘L’abbazia dei cento peccati”, l’inizio di una nuova saga che l’autore ci presenta in questa intervista

MILANO – Cosa si nasconde dietro una reliquia di cui solo un monaco conosce il segreto? Con questo complicato enigma è tornato nelle librerie Marcello Simoni: un thriller storico ambientato nel Medioevo che promette già di eguagliare i precedenti romanzi scritti dall’autore. Dopo aver vinto il premio Bancarella con ”Il mercante di libri maledetti”, primo volume di una trilogia dedicata alle avventure dello scaltro Ignazio da Toledo, Marcello Simoni torna a immergersi con i suoi lettori nelle ambientazioni cupe e misteriose di un abbazia. In questa intervista, l’autore ci racconta qualcosa di più sulla sua ultima fatica letteraria.

Un nuovo romanzo, ambientato nella prima metà del 1300. Un nuovo mistero, siglato da un enigma scritto su una pergamena, firmato Marcello Simoni. Ci racconti del suo libro…

Dalla Francia di Filippo VI di Valois alla Ferrara dei marchesi d’Este, dal campo di battaglia alle grandi abbazie, dall’uomo di strada ai prelati di Avignone. Nello scrivere questo romanzo, ho voluto innanzitutto delineare i profili di quattro grandi personaggi che potessero esercitare fascino sui lettori ma anche trasmettere valori e ideali in cui credo fermamente. Maynard de Rocheblanche è un sopravvissuto della battaglia di Crécy – sanguinario prologo della Guerra dei cent’anni – che all’improvviso si troverà invischiato in un’indagine venata di esoterismo: la ricerca della reliquia del Lapis Exilii citata dallo sfuggente Codex Millenarius. Accanto Maynard si ergerà sua sorella Eudeline, divenuta badessa di un convento di Reims per convivere con il ricordo di una violenza subita dal padre. Si tratta in entrambi i casi di persone forti, pronte a combattere per i propri scopi. Proprio come il geniale Gualtiero de’ Bruni, giovane pittore ancora inesperto ma destinato ad affrescare l’abbazia di Pomposa. Il suo destino, insieme a quello dell’abate Andrea, andrà inevitabilmente a intrecciarsi alle peripezie di Maynard ed Eudeline.

 

Ex archeologo e bibliotecario, una laurea in lettere. La sua passione per la storia e i libri, dunque è indubbia. Cosa la affascina di più? E come nascono i suoi libri, si affida alla fantasia o alla ricerca?

Mi affido a entrambe. Se la ricerca mi permette di dare solidità alle mie trame, rendendole quasi tangibili, la fantasia mi fa “scivolare” tra i dati storici, consentendomi di costruire intrecci fluidi e soprattutto in grado di suscitare la suggestione di chi legge (ma anche del sottoscritto). In fase di scrittura devo quindi costantemente mantenermi in equilibrio, bilanciando la precisione con la creatività.

 

Secondo lei, perché il mistero affascina così tanto i lettori?

Perché è proprio sciogliendo misteri – reali o fittizi – che apprendiamo qualcosa di più su noi stessi. Risolvere enigmi è in fondo la nostra vocazione fin dalla nascita, da quando iniziamo a porci domande sul mondo, sui nostri simili e sulla nostra storia.

 

Tra poco verrà annunciato il vincitore del Premio Bancarella 2014, premio al quale anche lei ha partecipato, vincendo. Si è già fatto un’idea sul nome del vincitore di quest’anno?

Sinceramente no. Chiunque sia, comunque, non pensi di aver raggiunto un traguardo. Il Bancarella si guadagna dopo, dimostrando di valere la fiducia dei librai e dei lettori.

 

Che significa, per uno scrittore, vincere un premio così prestigioso?

Posso dire ciò che significa per me. Si tratta di una grande sfida che cerco di vincere ogni giorno, con umiltà e testardaggine.

 

Lei ha sempre dichiarato che ci si deve divertire mentre si scrive un libro. Ora, quindi, si sta rilassando in vista delle vacanze oppure si è già messo all’opera per il prossimo romanzo?

Le vacanze arriveranno a settembre, per la luna di miele. In questo momento sto già lavorando al prossimo romanzo. E sì, mi sto divertendo!

16 luglio 2014

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