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Luisella Costamagna, ”La lettura è ossigeno per il cervello”

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A TORINO - Un viaggio all’interno della sessualità maschile che nessuno aveva mai esplorato come inchiesta. E' questo ''Cosa pensano di noi''...

La celebre scrittrice e giornalista protagonista al Salone di Torino con il suo nuovo libro “Cosa Pensano di noi”

TORINO – Un viaggio all’interno della sessualità maschile che nessuno aveva mai esplorato come inchiesta. E’ questo “Cosa pensano di noi”, la nuova opera della giornalista e scrittrice Luisella Costamagna presentato ieri al Salone del Libro di Torino. Abbiamo avuto modo di intervistare la bella giornalista prima del suo intervento al Salone.

Come nasce l’idea di questo libro?
L’idea di scrivere questo libro nasce in seguito alla lettura di “Cinquanta sfumature di grigio”. In un primo tempo pensavo che fosse un libro “hot” rivolto ad un pubblico maschile, poi leggendolo mi sono accorto che è un libro prevalentemente femminile. Quindi mi sono accorta che mancava un libro che raccontasse il punto di vista degli uomini, ciò che loro pensano, al di fuori dei luoghi comuni. Ho condotto quindi un inchiesta su questo tema, raccogliendo interviste e racconti espliciti di uomini, senza tabù e censure.

Ci sono stati racconti e risposte particolari o spiazzanti?
Tutte le risposte sono state spiazzanti in realtà. Uno dei luoghi comuni sfatati da questa inchiesta e che gli uomini nel loro immaginario di donna ideale non vogliono la “bellona” televisiva o la donna perfetta, ma preferiscono la donna della porta accanto. Un altro tabù sfatato è quello che vede i maschi “dominatori: in realtà essi preferiscono essere dominati.

In che modo la lettura in generale e in particolare un libro come il suo può aiutare ad analizzare la società e l’animo umano, e quindi ad interpretare meglio la realtà sociale che ci circonda?
Inchieste come la mia si potevano fare quasi solamente attraverso un libro. Poteva essere anche oggetto di un’inchiesta televisiva, ma è vero che tutto un lato, che può essere visto anche come volgare, può essere attribuito dal mezzo, cioè la televisione, mentre in un libro ci sono tempi di fruizione, tempi di lettura e di riflessione che ti permettono di analizzare meglio le cose. Questo libro è un affresco interessante, senza pretese, che però non c’era. L’ambito della sessualità maschile è molto misteriosa e molto poco analizzata.

Cosa occorrerebbe fare per rilanciare la lettura in Italia?
Purtroppo in Italia si legge poco di tutto, libri come giornali. Occorrerebbe non farsi mancare mail il rapporto con la lettura, sfruttando anche i diversi mezzi, anche digitali come gli ebook, che permettono di vivere l’esperienza della lettura. Bisogna scegliere qualsiasi mezzo per leggere, e qualsiasi romanzo o saggio, purché si legga. Non abbiamo più alibi per non leggere. Occorre recuperare quello spazio che abbiamo perso. La lettura è ossigeno per il cervello.

9 maggio 2014

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