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Luis Sepúlveda, “Da piccolo le mie avventure con i libri sono iniziate grazie ad Emilio Salgari”

''Sono davvero commosso a vedere tutta questa gente qui per me – afferma subito Luis Sepulveda, prima di presentare il suo ultimo libro ''La trilogia dell’amicizia'' edito da Guanda – per me è davvero bello essere qui soprattutto in una giornata cosi importante per tutti i bambini...

C’erano davvero tantissimi bambini ieri all’Istituto dei Ciechi di Milano che, in occasione della Giornata Internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza ha ospitato Luis Sepúlveda, scrittore cileno, considerato il re delle favole per bambini

MILANO – ”Sono davvero commosso a vedere tutta questa gente qui per me – afferma subito Luis Sepúlveda, prima di presentare il suo ultimo libro ”La trilogia dell’amicizia” edito da Guanda – per me è davvero bello essere qui soprattutto in una giornata cosi importante per tutti i bambini”. Oggi, infatti, si celebra la giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza e Luis Sepúlveda, che ha scritto tre favole molto celebri per bambini, non poteva che essere ospite graditissimo per Milano, come ci tiene a sottolineare il Sindaco Giuliano Pisapia: “Siamo orgogliosi di ospitare oggi uno scrittore così importante come Luis Sepúlveda – spiega – bambini,  ascoltate bene le sue parole, perché lui saprà portarvi in mondi lontani”.

LA TRILOGIA DELL’AMICIZIA – La sua prima favola, che ha fatto sognare e commuovere grandi e piccini, è “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Nella trilogia, per la gioia di tutti i fan dello scrittore cileno, ci saranno anche “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico” e “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza”. L’amicizia è l’elemento che accomuna tutti e tre i racconti : “Per me l’amicizia è una cosa importantissima – spiega Sepúlveda – un amico è come un fratello e una sorella, si crea un legame fortissimi”. Ma perché sono gli animali i protagonisti delle sue storie? “Perché a me piacciono tantissimo gli animali, specialmente i gatti – continua l’autore – umanizzare questi animali dando loro dei comportamenti tipici degli uomini mi aiuta molto a capire meglio questi atteggiamenti, questi legami che si creano”.

LA LUMACA E LA LENTEZZA – Nell’ultima favola scritta da Sepúlveda, la protagonista è una lumaca che scopre il piacere di andare piano piano nel mondo. Come nasce questa storia? “Un giorno, mio nipote di 7 anni aveva in mano una piccola lumaca e la fissava, poi mi chiese ‘nonno, perché le lumache vanno così piano?’ A quel punto io non potevo spiegarglielo scientificamente, è un bambino, così gli ho risposto ‘adesso lasciami pensare, la risposta ti arriverà molto lentamente’. Poi mi sono messo a scrivere, è così è nata la storia”.

UNA PERSONA NORMALE – Nonostante l’Istituto dei Ciechi fosse pieno di bambini in attesa di poter farsi firmare una copia della loro favola preferita, Luis Sepúlveda ha confessato “Io sono una persona molto timida, e un po’ mi imbarazza stare qui davanti a tutti voi. Non mi sento una persona straordinaria – continua lo scrittore – ma so di avere un dono, quello di sapere raccontare storie e lo faccio con grande entusiasmo. Ma per me rimane un lavoro come un altro”. Come è nata questa sua grande passione per i libri? “Da piccolo ero un avido lettore, molto selettivo però: cercavo libri con un linguaggio diretto e allo stesso tempo poetico, che mi permettessero di viaggiare con la fantasia in altri mondi. Confesso che il mio amore per i libri è nato con un grande autore italiano: Emilio Salgari.

22 novembre 2014

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