Lou Salomé risplende con un’aura di fascino e mistero. Intellettuale brillante, scrittrice e psicoanalista, la sua vita è stata segnata dall’incontro con alcune delle menti più straordinarie del suo tempo: Friedrich Nietzsche, Rainer Maria Rilke e Sigmund Freud. Tra amore, filosofia e psicoanalisi, la sua esistenza è stata un continuo rifiuto delle convenzioni sociali, un percorso verso l’indipendenza intellettuale e personale.
La sua vita avventurosa è stata talmente straordinaria da ispirare anche un film, Lou Andreas-Salomé (2016), diretto da Cordula Kablitz-Post, che ha portato sul grande schermo la sua figura enigmatica e rivoluzionaria.
Oggi Lou Andreas-Salomé è considerata una delle figure femminili più affascinanti della storia della filosofia e della letteratura. Il suo coraggio nel rifiutare il ruolo imposto dalla società, la sua sete di conoscenza e la sua capacità di ispirare alcuni dei più grandi intellettuali del suo tempo la rendono un’icona del pensiero libero.
La sua influenza si estende ancora oggi, soprattutto nel dibattito sulla libertà delle donne nella cultura e nella filosofia. La sua vita dimostra che l’intelligenza e l’indipendenza possono sfidare qualsiasi norma sociale, e il suo esempio continua a ispirare chiunque cerchi di vivere senza compromessi, con il coraggio di pensare e amare liberamente.
Lou Salomé chi è e perché è importante
Lou Andreas-Salomé nacque nel 1861 a San Pietroburgo, in una famiglia benestante di origini tedesche. Fin da giovane si distinse per la sua intelligenza acuta e la sete di conoscenza, tanto da convincere il pastore Hendrik Gillot, suo primo mentore, a insegnarle filosofia e teologia. Determinata a proseguire i suoi studi in un’epoca in cui l’istruzione superiore per le donne era ancora un privilegio raro, si trasferì a Zurigo, una delle poche città europee che permetteva alle donne di frequentare l’università.
Dotata di un carisma fuori dal comune e di un’intelligenza acuta, Lou sfidò ogni convenzione dell’epoca: non si sposò mai per convenienza, visse in autonomia e si circondò di alcuni degli uomini più brillanti del suo tempo, con i quali intrecciò relazioni profonde, intellettuali e talvolta sentimentali.
La musa di Nietzsche e l’amore per Rilke
Uno degli episodi più celebri della sua vita riguarda l’incontro con Friedrich Nietzsche. Nel 1882, il filosofo tedesco, già celebre per la sua opera Così parlò Zarathustra, rimase affascinato dalla giovane Lou, allora ventunenne. Affiancato dall’amico Paul Rée, Nietzsche le propose un insolito “triumvirato intellettuale”, un sodalizio a tre che avrebbe dovuto consacrare la loro ricerca filosofica. Ma Lou, con la sua tipica indipendenza, rifiutò le avances di entrambi, suscitando nel filosofo un dolore che si riversò anche nei suoi scritti. Secondo alcuni biografi, la sofferenza per il rifiuto contribuì alla crisi personale di Nietzsche, e alcune delle sue opere successive portano traccia di questo tormento.
Ma il legame più profondo e duraturo della sua vita fu con Rainer Maria Rilke. Quando si conobbero nel 1897, Lou aveva 36 anni, Rilke solo 22. Fu lei a trasformarlo, a spingerlo verso una ricerca più profonda e a introdurlo alla letteratura russa, da Tolstoj a Dostoevskij. Il poeta cambiò persino nome sotto la sua influenza: fu lei a suggerirgli di abbandonare il suo nome di battesimo, René, per adottare l’evocativo “Rainer”. La loro relazione durò diversi anni e lasciò un segno indelebile nella poesia di Rilke, che continuò a scriverle lettere per tutta la vita.
L’incontro con Freud e la psicoanalisi
Non solo filosofia e letteratura: negli ultimi anni della sua vita, Lou Andreas-Salomé si avvicinò alla psicoanalisi, stringendo un sodalizio con Sigmund Freud. Divenne una delle prime donne psicoanaliste e si dedicò all’analisi della sessualità femminile, argomento che all’epoca era considerato quasi tabù. Il suo lavoro influenzò in maniera significativa il pensiero freudiano e la nascente scuola psicoanalitica.
Il film Lou Andreas-Salomé (2016): la vita di un’intellettuale sul grande schermo
L’incredibile esistenza di Lou Salomé è stata raccontata nel film biografico Lou Andreas-Salomé (2016), diretto da Cordula Kablitz-Post. La pellicola, un raffinato biopic storico, esplora la vita della filosofa attraverso una narrazione che alterna passato e presente.
Il film mostra il suo rapporto con Nietzsche, la sua passione per Rilke e la sua amicizia con Freud, restituendo un ritratto complesso di una donna che ha vissuto sempre in anticipo sui tempi. L’interpretazione di Lou nelle diverse fasi della sua vita è affidata a tre attrici: Katharina Lorenz la interpreta da adulta, Nicole Heesters da anziana e Liv Lisa Fries da giovane.
Uno degli aspetti più interessanti del film è il modo in cui esplora la lotta di Lou per la libertà intellettuale e affettiva, evidenziando quanto fosse rivoluzionario il suo pensiero in un’epoca in cui le donne erano ancora relegate ai margini della vita culturale e filosofica.
Se vuoi approfondire la figura di Lou Andreas-Salomé ti consiglio di leggere: Filosofe. dieci donne che hanno ripensato il mondo
Inoltre, puoi approfondire con un libro totalmente diverso dal solito, un’assoluta novità edito Feltrinelli: Lou Salomè, amare la vita.