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Lorenza Ghinelli, ”La scrittura è soprattutto elaborazione di ciò che si vive”

Due veri eroi moderni: capaci di vivere un'intimità autentica senza rinunciare mai a se stessi. Persone capaci di fidarsi ancora, nonostante tutto. Sono Carla e Salvatore, due dei protagonisti di “Con i tuoi occhi”, il nuovo libro di Lorenza Ghinelli...

La finalista al Premio strega 2012 con ”La Colpa” parla del suo nuovo libro “ Con i tuoi occhi” e lancia alcuni consigli ai suoi coetanei aspiranti scrittori
 
MILANO – Due veri eroi moderni: capaci di vivere un’intimità autentica senza rinunciare mai a se stessi. Persone capaci di fidarsi ancora, nonostante tutto. Sono Carla e Salvatore, due dei protagonisti di “Con i tuoi occhi”, il nuovo libro di  Lorenza Ghinelli. La giovane autrice spiega come l’esperienza di scrittrice l’abbia fatta maturare come persona e lancia un consiglio ai suoi coetanei aspiranti scrittori: quello di leggere e vivere.


Dalla cinquina del Premio Strega con “La colpa” a “Con i tuoi occhi”. Cosa è cambiato nella tua esperienza da scrittrice?

Anche se ‘La colpa’ è stato finalista allo Strega lo scorso anno, in realtà scrissi quella storia nel 2009. Significa che in questi anni ho vissuto esperienze che mi hanno trasformata come persona, e quindi come scrittrice. ‘Con i tuoi occhi’ è il primo romanzo a essere andato presto in stampa. è il più vicino alla mia attuale visione.

Di cosa parla questa tua nuova opera?
In questo nuovo romanzo affronto una storia di emigrazione tutta italiana, ma anche l’identità di genere e la difficoltà di amare esponendosi al rischio della perdita e dell’abbandono. Irma, una delle protagoniste, accumula esperienze sessuali senza riuscire a colmare il vuoto terribile che la dilania. In realtà quello che cerca è un’intimità profonda, che ha perduto in seguito a un’adolescenza dissennata. Sarà l’incontro con Carla a cambiarla per sempre. Carla e Salvatore, gli altri due protagonisti del romanzo, sono per me due veri eroi moderni: capaci di vivere un’intimità autentica senza rinunciare mai a se stessi. Persone capaci di fidarsi ancora, nonostante tutto.

In cosa si distacca e cosa ha in comune questa tua nuova opera rispetto alle precedenti?
Credo che il filo rosso che lega i miei romanzi si possa riassumere in un’unica parola: ‘resilienza’. Nelle mie storie ci sono sempre persone profondamente segnate dalla vita e da traumi importanti. Persone che nonostante questo decidono di non arrendersi a quello che sembra essere un destino segnato. Racconto storie di riscatto, non di speranza. Narro la possibilità di prendersi il proprio posto del mondo.


Sei una giovane scrittrice. Cosa ti senti di dire agli scrittori emergenti che si affacciano al mondo della letteratura?

Non ho consigli da dare, non ho nessuna verità in tasca. Per quello che mi riguarda credo che chiunque voglia scrivere debba vivere e leggere. Ma soprattutto vivere, ascoltare le persone, vivere le proprie emozioni per poterle poi elaborare. La scrittura è soprattutto questo per me: elaborazione.


Quali sono i tuoi progetti futuri?

Nei miei progetti c’è senz’altro un nuovo romanzo, ma anche fiabe per bambini e un film, su cui per ora desidero non anticipare altro.

2 novembre 2013

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