Sei qui: Home » Libri » London Book Fair, Garzanti si aggiudica i diritti per la pubblicazione Italiana di ”Io sono Malala”, il titolo più conteso della Fiera

London Book Fair, Garzanti si aggiudica i diritti per la pubblicazione Italiana di ”Io sono Malala”, il titolo più conteso della Fiera

Uscirà in autunno per Garzanti Libri (Gems), e in contemporanea in tutto il mondo, la storia di Malala, la ragazza Pachistana sopravvissuta a un attacco estremista...

Soddisfazione da parte di Paolo Zaninoni, direttore Editoriale di Garzanti Libri “Abbiamo fortemente voluto questo libro”

MILANO – Uscirà in autunno per Garzanti Libri (Gems), e in contemporanea in tutto il mondo, la storia di Malala, la ragazza Pachistana sopravvissuta a un attacco estremista, che ha ispirato il mondo diventando un simbolo globale di protesta pacifica. È la persona più giovane mai nominata al Premio Nobel per la Pace.

SIMBOLO DI PROTESTA PACIFICA
– “Io sono Malala”, l’ultima frase pronunciata prima di essere colpita dal proiettile dei Talebani, è stata ripetuta in decine di lingue diverse, diventando lo slogan di manifestazioni pacifiste, e il titolo di una campagna mondiale dell’Onu per portare tutti i bambini a scuola entro il 2015. Nel corso del London Book Fair, il grande appuntamento per lo scambio dei diritti in programma fino al 17 aprile a Earls Court One, nel cuore di Londra, Garzanti Libri si aggiudica i diritti per la pubblicazione Italiana del libro, senza dubbio il tiitolo più conteso della Fiera.

EMBLEMA DI CORAGGIO – “Abbiamo fortemente voluto questo libro perché Malala è diventata un emblema di coraggio nella difesa delle proprie idee e del proprio diritto a crescere attraverso l’acquisizione di strumenti culturali – afferma Paolo Zaninoni, Direttore Editoriale Garzanti Libri – Quel coraggio che un libro come questo può trasmettere ai giovani, e non solo”

L’AUTOBIOGRAFIA DI MALALA YOUSAFZAI – “Era martedì, il 9 ottobre 2012, non proprio il migliore dei giorni dato che eravamo nel bel mezzo degli esami e, se io che sono una secchiona non ero preoccupata, i miei amici si. Avevamo finito per quel giorno, ed ero stretta tra i miei compagni e gli insegnanti, sulla panchina del camion scoperto che viene usato come scuola bus. Non c’erano finestrini, soltanto spesse tendine di plastica che sbattevano ed erano troppo gialle e polverose per vedere fuori, e un francobollo di cielo sulla parte posteriore attraverso il quale ho intravisto un aquilone che volteggiava su e giù. Era rosa, il mio colore preferito. Vengo da un paese che è stato creato a mezzanotte. Quando sono quasi morta era passato da poco mezzogiorno.”

16 aprile 2013

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione Riservata