Quando pensiamo alla letteratura italiana diffusa all’estero, spesso pensiamo ai grandi classici: Dante, Pirandello, Calvino, Eco. Ma qual è lo scrittore o la scrittrice italiana che davvero “regge” in Canada?
Cioè, chi viene letto non solo nelle università, ma in librerie indipendenti, nelle comunità italiane, nelle biblioteche pubbliche, tra i lettori generici?
Analizzando le vendita degli scrittori e delle scrittrici italiane all’estero, possiamo constatare che ci sono una rosa di scrittori più letti, che costituiscono lo zoccolo duro della letteratura italiana fuori dall’Europa. Ma chi sono questi scrittori?
Chi è lo scrittore italiano più forte in Canada?
Alcuni candidati forti
Elena Ferrante: Le sue traduzioni in inglese hanno avuto un grande successo internazionale. Il ciclo de L’amica geniale ha generato forti recensioni e comunità di lettori in Nord America. Soprattutto anche grazie all’avvento della serie tv che ha incrementato la curiosità e la voglia di conoscere le opere letterarie della Ferrante.
La sua scrittura intima, femminile, di memoria, amicizia e tensione sociale colpisce anche i lettori canadesi, abituati a storie personali e identità multiple. Una lettura che tocca molto da vicino il pubblico femminile e che lo fa appassionare.
Italo Calvino: Classico moderno, autore di raccolte e romanzi che vengono usati anche nei corsi universitari e nei cicli di lettura.
Opere come Il barone rampante, Le città invisibili, Se una notte d’inverno un viaggiatore sono ancora molto lette tradotte e ristampate.
Umberto Eco: Per via della fama internazionale con romanzi come Il nome della rosa, Il pendolo di Foucault, assieme a saggi che attirano interesse negli ambiti accademici e culturali canadesi.
Il suo stile erudito e vasto piega bene per i lettori che amano la riflessione filosofica, la semiotica, la storia.
Alessandro Baricco: Autore contemporaneo più facilmente accessibile, che con opere come Seta, Novecento ecc. ha uno stile molto leggibile.
Piace a chi cerca narrativa evocativa, atmosfere poetiche, storie brevi ma intense.
Narrativa migrante/autrici contemporanee
Autrici come Igiaba Scego, Dacia Maraini, che parlano da vite incrociate, temi di identità, migrazione, lingua ibrida, possono avere una presa forte nelle comunità multiculturali canadesi. Anche grazie a festival letterari, biblioteche pubbliche, eventi culturali italo-canadesi.
Quale potrebbe essere la “più letta”?
Senza dubbio possiamo dire che Elsa Ferrante sia l’autrice più letta in Canada. Ha un seguito già solido negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Australia tendenze che spesso si riflettono anche in Canada.
Le sue traduzioni in inglese sono molte, le ristampe frequenti, le discussioni vive sui media culturali (riviste, podcast, blog).
Il suo stile semplicemente potente: non richiede troppe conoscenze pregresse di contesto culturale italiano, ma offre emozioni universali che attraversano nazionalità.
Una seconda posizione potrebbe essere contesa da Italo Calvino (per il suo canone) o da Baricco (per l’accessibilità).
Fattori che influenzano la diffusione
Per capire questa domanda è importante considerare alcuni fattori: Traduzione in inglese: il Canada ha forti comunità anglofone, quindi le opere tradotte nell’ambito anglo fanno la differenza.
Presenza nelle biblioteche pubbliche e scuole: se un autore è adottato nei programmi scolastici o nelle biblioteche, finisce più spesso alla portata dei lettori normali.
Media culturali: recensioni su quotidiani, riviste, blog canadesi o internazionali, interviste, podcast.
Temi universali: migrazione, identità, memoria, amicizia, temi che parlano oltre i confini.
Eventi culturali: festival letterari, premi letterari ben pubblicizzati in Canada.
Perché è importante questa domanda
Chiedersi “chi è lo scrittore italiano letto in Canada” non è solo curiosità bibliografica. Significa capire come la letteratura italiana si muove nel mondo, come si trasforma, come venire riconosciuta, come dialoga con altre culture. È un modo per riflettere su cosa significa essere “italiani nel mondo”, non come emigrazione fisica, ma come lingua, emozione, strato culturale condiviso.