Si abbassa la percentuale degli italiani che nel corso degli ultimi dodici mesi hanno letto almeno un libro senza obblighi scolastici o professionali. Stabile lo “zoccolo duro” dei lettori “forti”
MILANO – L’Italia è un paese in cui la cultura e le lettura faticano a trovare lo spazio che meritano e che dovrebbero avere. Non è purtroppo un luogo comune, ma una realtà certificata e comprovata da dati statistici, sulla quale occorre intervenire per realizzare un auspicabile cambio di tendenza.
ISTAT – Emerge infatti da dati Istat che la percentuale dei lettori – già di per sé tra le più preoccupanti in Europa – nel corso del 2014 si è addirittura abbassata. Si tratta di un calo lieve rispetto all’anno precedente, seppur significativo di una tendenza che occorre invertire. Rispetto al 43% registrato nel 2013, la percentuale di lettori in Italia nell’arco del 2014 è scesa al 41,4%. Tradotto in termini quantitativi, sono 23 milioni e 750 mila gli italiani di almeno sei anni di età che hanno dichiarato di aver letto almeno un libro. In questa statistica si è tenuto conto dei 12 mesi precedenti all’intervista al candidato e delle letture effettuate senza obblighi scolastici o professionali. La categoria dei lettori “forti” (almeno 10 libri all’anno) è stabile al 14,3%, un valore sostanzialmente invariato rispetto agli anni precedenti.
E voi, amici di Libreriamo, quanti libri avete letto negli ultimi 12 mesi?
16 gennaio 2015
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