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L’Italia continua a perdere ”lettori forti”

Il mondo del libro è in crisi, i lettori diminuiscono e non sono più propensi all'acquisto. A confermarlo i dati pubblicati da Nielsen per il Centro per il libro e la lettura...

La Commissione Cultura ha recentemente presentato i risultati della ricerca Nielsen, che ha messo a confronto i dati di vendita e di lettura relativi ai 9 mesi prima e dopo la Legge Levi. Il risultato è un quadro tutt’altro che positivo

MILANO – Il mondo del libro è in crisi, i lettori diminuiscono e non sono più propensi all’acquisto. A confermarlo i dati pubblicati da Nielsen per il Centro per il libro e la lettura, presentati lo scorso 25 settembre al convegno “Ad un anno dall’approvazione della legge sul prezzo dei libri. Gli operatori a confronto”, promosso dalla Commissione Cultura della Camera, per valutare quanto sia cambiato a distanza di un anno il quadro editoriale italiano, in riferimento alla vendita e alla lettura di libri. Ma a fronte di dati che non potrebbero essere più chiari, la Commissione Cultura difende la legge sugli sconti, sottolineando quanto sia arduo e approssimativo riscontrarne gli effetti in un periodo già di per sé difficile a causa della crisi.

LA LEGGE LEVI
– La Legge 128 del 27 luglio 2011 è entrata in vigore il primo settembre 2011. Essa stabilisce per tutti i venditori un tetto massimo del 15% per gli sconti sul prezzo di copertina, ad eccezion fatta in occasione di manifestazioni di particolare rilevanza nazionale e internazionale, durante le quali lo sconto può raggiungere anche il 20%. Nel caso degli editori invece regolamenta lo sconto stabilendolo al 25%, ma solo nel caso di promozioni della durata di non oltre un mese, che non possono tenersi però nel mese di dicembre. Nata con lo scopo di disciplinare il prezzo dei libri, a fronte di una corsa agli sconti sempre più selvaggia operata dalla grande distribuzione editoriale a discapito delle piccole librerie, la Legge Levi è stata da subito contestata dai lettori e dal servizio pubblico bibliotecario. I primi, scoraggiati dai prezzi aumentati e dalla crescente crisi economica; i secondi, privati degli sconti speciali e aggravati dalla mancanza di fondi.

LA RICERCA NIELSEN
– Promossa dalla Commissione Cultura della Camera, la ricerca Nielsen per il Centro per il libro e la sua lettura mette a confronto i nove mesi precedenti e quelli successivi all’entrata in vigore della Legge Levi. Dai dati si evince che è notevolmente diminuito rispetto all’anno precedente l’acquisto di almeno un libro al mese, con un calo del 10% negli ultimi tre mesi del 2011, del 5% nei primi tre del 2012, ma è rimasto invariato nel secondo trimestre 2012. Ancora più drastico è il calo relativo all’acquisto di almeno tre libri al mese, che secondo i dati è diminuito del 20% nel IV trimestre 2011, mentre per il I e II trimestre 2012, rispettivamente del 7% e del 9%. La spesa che ciascun lettore era disposto ad affrontare è diminuita in modo graduale durante tutti i 9 mesi presi in esame, da 34,46 € a 30,69 € per il IV trimestre (-11%), da 29,41 a 27,55 nel I trimestre (-6%), da 25,88 a 23,64 per il II trimestre (-9%). Così la spesa complessiva ha subito un calo che è oscillato tra il 20% e il 9%, sempre nel IV trimestre 2011 e nel II trimestre 2012. L’ultimo dato riguarda il numero di lettore di almeno un libro nel periodo indicato, che è diminuito del 6% nel IV trimestre e del 4% per il I trimestre, rimanendo però invariato nei valori relativi all’ultimo trimestre in esame. L’unico confronto positivo sembra essere invece quello relativo ai dati di vendita degli ebook, che presenta un considerevole incremento del 18% (contro il calo del 6% di quello cartaceo).

 

29 settembre 2012

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