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Libri scolastici, il libraio Nerio Nanni ”Gli sconti della GDO sono un danno per i librai”

Il presidente dell'ALI Alberto Galla ci ha spiegato nell'intervista di qualche giorno fa in che cosa consista la campagna effettuata dalla GDO sui libri di testo. In molti supermercati, chi compra testi scolastici riceve un bonus pari al 20% della spesa per gli altri acquisti in quel punto vendita. Sulla questione interviene oggi Nerio Nanni, titolare della Libreria Nanni di Bologna...
Il proprietario della storica libreria bolognese, a proposito della campagna di sconti della grande distribuzione sui testi scolastici sottolinea come qualsiasi operazione di marketing, a conti fatti, sia studiata per far spendere di più il cliente

MILANO – Il presidente dell’ALI Alberto Galla ci ha spiegato nell’intervista di qualche giorno fa in che cosa consista la campagna effettuata dalla GDO sui libri di testo. In molti supermercati, chi compra testi scolastici riceve un bonus pari al 20% della spesa per gli altri acquisti in quel punto vendita. Sulla questione interviene oggi Nerio Nanni, titolare della Libreria Nanni di Bologna, che avevamo già avuto modo di conoscere in una precedente intervista in cui ci raccontava della sua attività. Le librerie come la sua, che trattano questo settore del mercato, sono profondamente danneggiate da queste operazioni, di cui anche il cliente, secondo lui, farebbe meglio a diffidare.

Riguardo a questa iniziativa della grande distribuzione, qual è il danno che ne deriva per le librerie che trattano testi scolastici?

Il danno è enorme. Quello che la gente non sa è che questo sconto viene praticato solo per spingere le persone a riempire il carrello con altri prodotti. Lo sconto fatto alle librerie dagli editori infatti è al massimo del 18% [Alberto Galla sottolineava come, al netto di varie spese, lo sconto effettivo si avvicinasse più al 15% – N.d.R]. Quella dei supermercati dunque è solo un’operazione di marketing: vendono alcuni articoli in sottoprezzo per reclamizzarne degli altri che hanno a scaffale, dove hanno dei margini notevolissimi – anche del 200%.
È chiaro che in questo momento il mercato è impazzito. C’è chi specula sulla crisi e fa credere alle persone che si offrano loro dei vantaggi, quando in realtà il cliente finisce col risparmiare 20 euro su una lista – la lista dei libri nel nostro caso – per poi essere spinto a spenderne molti di più per acquistare altri prodotti, che magari non gli servono e non avrebbe mai comprato se non avesse avuto in mano il bonus spesa. Bisogna saper leggere tra le righe: queste operazioni di marketing vanno sempre a favore di chi le fa, non del cliente, sono fatte sempre per far spendere di più, non di meno. Non esiste imprenditore, grande catena, multinazionale che faccia operazioni commerciali per perdere. Purtroppo però c’è una fetta di popolazione meno attenta, che fa queste considerazioni.

Il presidente dell’ALI, Alberto Galla, sottolineava come tra l’altro questa operazione fosse ai limiti della legalità…

Sì, e questo aspetto va ben evidenziato. C’è una ragione ben precisa se è stata fatta una legge secondo cui lo sconto sui libri non può superare il 15%, ma purtroppo c’è chi studia questi escamotage per aggirarle. Le leggi devono essere rispettate, chi agisce in modo illegale non deve essere premiato!

Come si stanno attivando le librerie per reagire a questa concorrenza?

Innanzi tutto si sta muovendo l’Associazione Librai, che deve farsi sentire. E poi ovviamente, da parte nostra, rispondiamo con la professionalità. Chi va a prendere i libri al supermercato non si può avvalere dell’aiuto di personale professionalmente preparato, ma viene servito da commessi che sono impiegati lì magari temporaneamente e non offrono nessun tipo di assistenza. Si rischia inoltre di perdere tempo, di dover affrontare lunghe file.
Da noi il cliente arriva con la lista, prende i libri e se ne va. Non c’è bisogno di prenotazione, i libri vengono consegnati contestualmente. Chi non ha tempo da perdere va in libreria, non ai supermercati.
Anche in libreria poi si praticano degli arrotondamenti di prezzo e si possono trovare buone occasioni: chi tratta l’usato, come facciamo noi, e chi viene da noi in libreria perché sa che offriamo questo servizio sa benissimo che il risparmio è maggiore rispetto a quello che si ha al supermercato.
A chi compra un libro di scuola, regaliamo inoltre un libro di varia, quaderni, penne, segnalibri.

Come sta andando il mercato nel settore scuola rispetto agli altri anni?
C’è molta richiesta di usato, più che in passato. Vedremo come andranno le cose: quest’anno è un anno interlocutorio per tanti motivi. Per ora l’online non sta andando per niente, c’è una netta prevalenza del cartaceo. Molti si sono resi conto che è più difficile studiare su uno schermo, che ci sono problemi di concentrazione e di assimilazione. Del resto le scuole italiane non sono ancora attrezzate per questo passaggio. I docenti stessi  sono abituati ad avere un ausilio didattico cartaceo, per cui consigliano agli studenti di prendere libri di carta. Vendiamo invece tantissimo testi che abbinano il cartaceo all’espansione online.

8 luglio 2013

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