Tra passioni inaspettate, second chances e mondi che sembrano sospesi tra sogno e realtà, i romance che vi proponiamo oggi esplorano le diverse sfaccettature dell’amore e del romanticismo. Sono libri che attraversano i mesi e le stagioni, che profumano di cannella, che raggiungono il freddo dell’inverno ancor più veloce di quanto possono fare i giorni, per farci una sorpresa; libri in cui poterci immedesimare a seconda del battito del cuore dei protagonisti. E che il loro sia un legame nato tra le luci di Natale, di un sentimento che supera le paure o, addirittura, di un incontro destinato a sconvolgere le regole, noi di Libreriamo siamo certi non potrà essere ignorato.
6 libri romance da recuperare
Il romance contemporaneo mescola leggerezza e introspezione, fantasia e realtà. Un amore spesso imperfetto, proibito, ironico e anche tragico, che continua a essere la forza narrativa più potente, capace di unire lettori e lettrici di ogni età.
“Skyshade” di Alex Aster
Con “Skyshade”, Alex Aster conclude la saga iniziata con “Lightlark” , portando i lettori nel cuore di un conflitto che intreccia destino, potere e sentimento.
Isla Crown, erede del Regno delle Ombre, vive sospesa tra due forze opposte: l’amore e la lealtà.
Dopo le rivelazioni sconvolgenti della guerra e la verità devastante sul suo passato, la sua anima è divisa tra il desiderio di salvare il mondo e il dolore per ciò che ha perduto. Nel castello di Fosco, tra macerie e profezie, Isla affronta la più grande delle prove: scegliere se seguire la voce del cuore o quella del dovere.
L’amore per il sovrano delle Ombre, un tempo luce nella sua oscurità, ora diventa una ferita aperta, una tentazione che potrebbe distruggerla.
Ma quando una nuova minaccia — un male antico e primordiale — si risveglia, Isla deve compiere un ultimo sacrificio per impedire la rovina dei regni.
“Skyshade” è un romantasy intriso di magia e tormento, dove l’amore si fa arma e redenzione. Alex Aster firma un epilogo potente e visivamente spettacolare, che parla di coraggio, vulnerabilità e della forza che nasce dal cuore spezzato.
“Autunno a Bramble Falls” di Misty Wilson
La protagonista del romanzo di Misty Wilson è Ellis, una ragazza frizzante e con le idee chiare. Lei ha piano perfetto: finire l’ultimo anno di liceo, trasferirsi a New York, iscriversi a giornalismo alla Columbia e volare verso una carriera brillante; ma nulla, nel suo progetto, prevedeva il ritorno a Bramble Falls, la piccola cittadina del Connecticut dove è cresciuta sua madre. Tuttavia, quando i genitori decidono di “prendersi una pausa”, Ellis deve andare laggiù.
Convinta che sarà solo una parentesi passeggera, si ripromette di non farsi distrarre: nessun legame, nessuna amicizia, testa bassa e conto alla rovescia verso la fuga alla Columbia.
Peccato che Bramble Falls sappia stregare chiunque vi metta piede. Tra gli alberi infiammati d’autunno, i vicini stravaganti e la magia lenta dei giorni, Ellis scopre un cat café dove lavora Cooper Barnett, l’ex migliore amico che un’estate di anni fa le ha rubato il primo bacio.
Oggi, Cooper è diverso: più sicuro, più affascinante, ma anche inspiegabilmente deciso a tenere le distanze. Rivederlo fa riaffiorare ricordi che Ellis teneva sepolti: le giornate infinite, le prime confidenze, quell’intesa che sembrava indistruttibile.
Mentre la cittadina si prepara al Falling Leaves Festival, l’evento più atteso dell’anno, la ragazza si trova divisa tra la strada che ha sempre sognato e la voce, nuova e ostinata, che le chiede di restare. Cooper è davvero il motivo dei suoi dubbi o solo lo specchio di ciò che ha paura di ammettere? Tra zucche, profumo di cannella e promesse non dette, Ellis dovrà capire chi vuole essere e quale luogo, o quale persona, possa chiamare casa.
“This fatale kiss” di Alicia Jasinska
In una cittadina termale “troppo perfetta per non nascondere qualcosa”, il fiume è infestato da spiriti. Tra loro c’è Gisela, rusalka condannata dalla maledizione a sedurre i vivi e a rimpiangere il proprio cuore umano. Per tornare “dall’altra parte” basterebbe un bacio mortale, ma quando tutti ti vedono come un mostro la salvezza sembra un miraggio. Finché non arriva Kazik: cacciatore di spiriti, nipote di una strega, tutto principi e protocolli… e con un segreto che erode pian piano i suoi poteri.
Durante un esorcismo fallito, i due restano legati da un patto: Gisela non rivelerà a nessuno che la magia di Kazik sta svanendo, in cambio lui l’aiuterà a conquistare quel bacio che la renderà umana. Il piano si complica quando entra in scena Aleksey, ragazzo magnetico che ha già rubato il cuore a Gisela e, in modo inaspettato, aiuta Kazik a guardarsi dentro.
Nel groviglio di ninfe, streghe e rituali, fiorisce un triangolo sentimentale queer, dolente e luminoso insieme, dove desiderio e paura di perdersi si fanno specchio. Mentre il fiume mormora antiche minacce, i tre devono scegliere se restare prigionieri dei ruoli — cacciatore, mostro, prescelto — o riscrivere la maledizione con la sola magia che sfida ogni incantesimo: quella di un amore consapevole, poliamoroso e libero.
“Come (non) innamorarsi del nemico” di Brigitte Knightley
Osric Mordaunt è la lama più affilata dell’Ordine dei Fyren: un sicario cresciuto nell’ombra, addestrato a non provare nulla; ma una rara malattia degenerativa, capace di divorargli lentamente i poteri e la vita, lo costringe a cercare una guaritrice di talento. L’unica in grado di salvarlo, però, appartiene alla fazione rivale: l’Ordine degli Haelan.
Aurienne Fairhrim, portamento fiero e mente acuta, ha altro a cui pensare: un’epidemia di vaiolo sta falcidiando gli orfanelli del Tiendom e lei è in prima linea per organizzare un programma di vaccinazione. L’ultima cosa che desidera è farsi coinvolgere da un assassino ben vestito, irresistibilmente sicuro di sé e nemico giurato.
Un patto, tuttavia, è inevitabile: in cambio di una donazione anonima che può salvare centinaia di vite, Aurienne accetta di tentare la cura. Nel segreto di laboratori e santuari, tra missioni clandestine, intrusioni notturne e incontri a porte chiuse, i due sono costretti a collaborare.
Ogni progresso medico apre squarci su un mondo più cupo del previsto: antiche fiabe che forse non sono favole, cicli lunari che alterano la magia, ombre che manovrano il morbo per scatenare il caos politico. Mentre alleanze e fedeltà vacillano, la tensione emotiva tra Aurienne e Osric diventa un lento incendio: scintille, sguardi trattenuti, parole che graffiano e carezzano. Per salvarsi – e forse salvare il Tiendom – dovranno fidarsi l’uno dell’altra senza lasciarsi uccidere, né dal veleno dei complotti né da quello più pericoloso: l’amore.
“Secret Santa. Un amore inaspettato” di Sophie Jomain
È dicembre, le vetrine brillano e la neve incarta la città come un biglietto d’auguri, ma per Fannette l’atmosfera natalizia non basta a diradare la nebbia dei dubbi. L’università la lascia indifferente, la relazione con Gabin procede per inerzia e le aspettative della famiglia pesano come un maglione di lana bagnato. Tutto cambia quando, quasi per caso, incontra Roméo: spiritoso, brillante, soprattutto capace di ascoltare davvero. Tra tazze di caffè fumanti, passeggiate sotto le luci e confidenze sussurrate mentre i fiocchi cadono, Fannette comincia a guardare il proprio futuro con occhi nuovi.
Ogni giorno porta un piccolo passo, un gesto inatteso, una domanda che spinge a scegliere invece di subire. Roméo la incoraggia a ritrovare la sua voce, a immaginare una strada diversa da quella scritta da altri; ma il coraggio di cambiare ha un prezzo: dire la verità a chi la ama, affrontare un amore che forse è finito e accettare che innamorarsi, d’inverno, può essere la cosa più spaventosa e meravigliosa insieme. Sullo sfondo, la città si prepara alla festa: mercatini, profumo di cannella, pacchetti da scartare e un segreto da custodire — perché il Natale, dopotutto, è anche sorpresa.
Dolce come cioccolata calda e frizzante come aria gelida sulle guance, questa storia segue Fannette giorno dopo giorno fino alla vigilia, quando la scelta definitiva illuminerà non solo la sua vita sentimentale, ma la direzione intera del suo domani.
“Anche i girasoli hanno le spine” di Laura Rocca
Dopo la morte improvvisa della madre, la vita di Hazel si spezza come una corda tesa troppo a lungo. Londra, con i suoi sogni di ammissione a una prestigiosa scuola di danza negli Stati Uniti, diventa all’improvviso lontanissima. Per volere dei servizi sociali, la ragazza lascia la città e raggiunge la Scozia, ospite di Jacqueline, una parente di cui non sapeva quasi nulla.
Lì, tra brughiere ventose e cieli che sembrano cambiare umore a ogni ora, Hazel scopre che Jacqueline lavora come istitutrice nell’austero castello del conte di Lilburn.
È qui che incontra Hayden, il figlio del proprietario: bello e dannatamente controllato, con uno sguardo di ghiaccio che promette di non lasciar trapelare nulla. L’antipatia tra Hazel e Hayden è immediata, alimentata da battute pungenti e da un orgoglio ferito che entrambi si ostinano a proteggere.
Ma il castello custodisce più di un segreto, e man mano che le verità taciute vengono a galla – sul passato di Hayden, sul dolore muto di Hazel, sul silenzioso patto che lega Jacqueline alla famiglia – le difese si incrinano. Le stanze si riempiono di musica, gli archi scricchiolano sotto il vento del Nord, e l’attrazione diventa una melodia che non si può più ignorare.
Tra indizi nascosti, promesse mancate e la possibilità di un futuro diverso da quello immaginato, Hazel deve decidere se restare ancorata alla paura o rischiare il cuore. Perché anche i girasoli hanno le spine, e proprio lì, dove punge, può fiorire la tenerezza.