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Vita da pendolare, 10 libri da leggere durante il viaggio

Anche tu hai una sezione di vita da pendolare? Perché non investire questo tempo prezioso nella lettura? Ecco 10 libri, consigliati da voi sulla nostra pagina Facebook, perfetti da leggere in viaggio.

Quanto tempo trascorriamo all’interno dei mezzi pubblici? È una domanda che, siamo sicuri, ogni pendolare si pone almeno una volta nella sua vita.

Perché sprecare la vita che si dipana mentre siamo in treno, in tram o nella metro, in attività inutili o poco stimolanti? Perché non investire la nostra “vita da pendolare” nella lettura?

Con un post sulla pagina Facebook di Libreriamo, vi abbiamo chiesto quali libri consigliereste a un pendolare. Ecco 10 fra le risposte più gettonate.

Buona lettura!

10 libri da leggere se sei pendolare

1. “La canzone di Achille” di Madeline Miller

“La canzone di Achille” è il libro perfetto da leggere durante il tragitto da pendolare sia per la sua mole leggera, sia perché Madeline Miller vi farà vivere i minuti che impiegate nei vostri spostamenti come se foste piombati in un mondo lontano, in cui l’amore è l’unica cosa che conta. Una lettura intensa; un libro che, non a caso, è rimasto fra i più venduti in tutta Europa per mesi.

Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l’orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d’armi – due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna.

2. “Seta” di Alessandro Baricco

Fra i libri che reputate perfetti per un pendolare c’è anche “Seta”, uno dei lavori di Baricco più amati dai lettori. Sceglietelo se vi piacciono le storie che evocano il tema del viaggio: non vi deluderà.

Varcare il confine vicino a Metz, attraversare il Württemberg e la Baviera, raggiungere in treno Vienna e Budapest, proseguire a cavallo per la steppa russa, superare gli Urali e la Siberia, costeggiare il lago Bajkal e ridiscendere il fiume Amur fino all’Oceano. Poi, fermarsi a Sabirk ad aspettare una nave di contrabbandieri olandesi.

È così che nel 1861 Hervé Joncour, che compra e vende bachi da seta, arriva in Giappone. È così che arriva al suo destino, che ha il volto di una ragazzina.

3. “Per dieci minuti” di Chiara Gamberale

“Per dieci minuti” è, fra tutti i titoli che ci avete suggerito per chi vive da pendolare, quello che più stimola voglia di volontà e curiosità.

Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere.

Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un altro. Che cosa si fa, allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca.

Chiara non ha niente da perdere, e ci prova. Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima. Lei, che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l’hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto.

Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare. Chiara Gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. E dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere.

4. “Ti prendo e ti porto via” di Niccolò Ammaniti

Se sei un pendolare che adora perdersi fra personaggi fuori dagli schemi e appassionanti storie d’amore, il quarto suggerimento è quello che fa per voi: “Ti prendo e ti porto via” di Niccolò Ammaniti.

A Ischiano Scalo il mare c’è ma non si vede. In questa periferica maremma di paludi e zanzare, di bar e casette affacciate sul nulla di una strada provinciale si svolgono due storie d’amore.

Pietro e Gloria sono due ragazzini. Lei è figlia di un direttore di banca, è sveglia, bella e sicura di sé. Lui è figlio di un pastore psicopatico, è introverso, sognatore, e la vittima preferita dei bulli del paese.

Graziano Biglia è tornato a Ischiano, con la sua fama di chitarrista sciupafemmine e il cuore spezzato da una cubista. Qui conosce la professoressa Flora Palmieri, una donna sola e misteriosa che ha rinunciato alla propria vita per prendersi cura della madre. E tra i due, in apparenza lontani come i pianeti di due galassie, nasce un’attrazione.

5. “La piccola ombra” di Banana Yoshimoto

La peculiarità delle letture di un pendolare risiede nel fatto che il tragitto sia spesso frammentato. Perciò c’è chi fra voi ha suggerito una raccolta di racconti, che per loro natura – e brevità – ben si conciliano a situazioni in cui c’è poco tempo per leggere. Quella di Banana Yoshimoto, poi, è una raccolta speciale, in cui il viaggio acquista un ruolo di primaria importanza. Perfetto per una lettura da pendolare, no?

Le protagoniste di questi racconti sono giovani donne giapponesi tra i venti e i trent’anni. Per motivi disparati si trovano in Argentina, Paraguay, Brasile: terre dalle tinte forti, colme di una straordinaria energia vitale che colpisce la loro sensibilità.

Una ragazza, appena giunta a Buenos Aires, apprende della morte dell’amante da una telefonata della moglie e si sente smarrita perché sa che, tornata in Giappone, i suoi sentimenti potrebbero cambiare e assumere una diversa profondità; una fanciulla sposata con un uomo più anziano ripensa al suo amante di prima, sposato a sua volta; una donna, in viaggio col padre, coglie dopo tanto tempo qualcosa di strano nel rapporto tra i suoi genitori…

6. “La ragazza del treno” di Paula Hawkins

Sei pendolare, viaggi in treno e ami i thriller? “La ragazza del treno” sembra un suggerimento cucito su di te.

La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata.

Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda.

Una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto.

7. “Assassinio sull’Orient Express” di Agatha Christie

Sono due i fils rouges che collegano il sesto e il settimo punto di questa classifica dedicata ai libri perfetti da leggere per un pendolare: il mistero e il treno. “Assassinio sull’Orient Express”, poi, non ha bisogno di presentazioni. Un classico che ha ispirato innumerevoli opere.

L’Orient Express, il leggendario treno delle spie e degli avventurieri internazionali, occupa un posto importante nell’immaginario degli appassionati di letteratura. Il merito è di questo libro.

In quella che probabilmente è la più celebre delle sue imprese, Hercule Poirot, salito a bordo di un vagone di prima classe partito da Istanbul e diretto a Calais, è costretto a occuparsi di un efferato delitto: mentre il treno è bloccato dalla neve sui Balcani, qualcuno tra i passeggeri pugnala a morte il signor Ratchett, un ricco quanto insopportabile cittadino americano.

L’assassino deve per forza nascondersi tra i viaggiatori, ma nessuno di loro sembra avere un movente.

8. “Il deserto dei tartari” di Dino Buzzati

Il tempo che impieghiamo nella nostra identità da pendolare è sentito da parecchi di noi come un tempo “sospeso”, indefinito e indefinibile; una parentesi di vita. Forse per questa ragione alcuni di voi hanno consigliato, fra i libri perfetti per un pendolare, “Il deserto dei tartari”.

Ai limiti del deserto, immersa in una sorta di stregata immobilità, sorge la Fortezza Bastiani, ultimo avamposto dell’Impero affacciato sulla frontiera con il grande Nord. È lì che il tenente Drogo consuma la propria esistenza nella vana attesa del nemico invasore. Che arriverà, ma troppo tardi per lui.

9. “Passeggeri notturni” di Gianrico Carofiglio

Una suggestiva raccolta di frammenti, lunghi tre pagine ciascuno e ognuno appartenente a un genere diverso. “Passeggeri notturni” è uno splendido libro che sembra perfetto per un pendolare.

Un almanacco di soluzioni inattese, di rivelazioni ironiche, di folgoranti incidenti del pensiero. Una scommessa allegra e audace sullo straordinario potere dei personaggi, delle storie, della letteratura.

Voci che risuonano nell’oscurità di vagoni semivuoti, lampi che scaturiscono da frammenti di conversazione, profumi nascosti negli anfratti della memoria. I titoli di questa singolare raccolta – trenta scritti di tre pagine ciascuno rappresentano di volta in volta un genere diverso, in un susseguirsi di aneddoti, brevi saggi, racconti fulminei.

Li popolano soprattutto figure femminili sfuggenti e indimenticabili, mentre a vicende drammatiche, o amare, si alternano situazioni comiche, sempre in un gioco di specchi tra realtà e finzione.

10. “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust

Terminiamo con un suggerimento che potrebbe spaventare qualcuno per almeno due ragioni: la fama del libro, un classico senza tempo che in molti reputano non alla portata di tutti, e la sua mole.

Stiamo parlando della Recherche di Marcel Proust, un’opera magica, in grado di farci viaggiare nel tempo del narratore e nel nostro: perché a forza di leggere le pagine di questo memorabile capolavoro, si inizia a riflettere, a ricordare, a sognare, anche a occhi aperti.

E se per un pendolare potrebbe risultare difficile leggere “Alla ricerca del tempo perduto” per via del suo volume, ecco la soluzione: l’ebook, che in casi come questo costituisce un bene prezioso.

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