I libri in uscita la prossima settimana: 12 novità da non perdere

20 Settembre 2025

12 nuovi libri in uscita tra il 23 e il 26 settembre: thriller, saghe familiari, memoir e romanzi epici. Le storie da non perdere questa settimana.

I libri in uscita la prossima settimana: 12 novità da non perdere

Ogni settimana, ormai, siamo sommersi da nuove uscite e non ci accorgiamo neppure delle perle che ci circondano: tra gialli, ristampe economiche, dark e narrativa — italiana e straniera — finisce che non si sa più che pesci prendere e, nel bel mezzo della confusione, si dà attenzione solo ai libri sugli spalti; tuttavia, anche i libri meno chiacchierati hanno una voce inaspettata.

Le novità in libreria: ecco i titoli da tenere d’occhio

Noi di Libreriamo abbiamo selezionato per voi le uscite più interessanti della settimana: romanzi, saggi, memoir e titoli per ragazzi che promettono di diventare i più amati dei prossimi mesi. Non una classifica basata su vendite o previsioni — non badate all’ordine con cui li presentiamo —, ma un modo per orientarvi meglio tra le novità e gli scaffali delle librerie: dodici titoli che meritano di essere conosciuti e letti, in uscita dal 23 al 26 settembre 2025.

“Il becchino e la ragazza” Oliver Pötzsch (23 settembre)

Vienna, 1894. Un sarcofago custodito nel prestigioso Kunsthistorisches Museum viene aperto durante una mostra; ma al suo interno non si trova un’antica mummia egizia, bensì il corpo di un professore di egittologia, morto da poco e trattato secondo riti millenari.

L’ispettore Leopold von Herzfeldt non può che rivolgersi ad Augustin Rothmayer, il becchino del cimitero centrale, uomo colto e bizzarro, con una conoscenza quasi enciclopedica della morte e delle sue pratiche.

Inizia così un’indagine che si snoda tra maledizioni evocate dai giornali, superstizioni popolari e fatti concreti: perché dietro ogni leggenda si nasconde quasi sempre un delitto.

Nel frattempo, Vienna è scossa da una serie di omicidi brutali: giovani uomini ritrovati martoriati in zone diverse della città e un guardiano dello zoo morto in circostanze misteriose.

Tutti porta verso un unico assassino, che minaccia anche gli stessi investigatori…

Oliver Pötzsch, già autore di bestseller internazionali, intreccia storia, folklore e tensione investigativa, restituendo un’immagine viva della capitale asburgica. “Il becchino e la ragazza” non è solo un thriller, ma anche un viaggio tra scienza e superstizione, vita e morte, razionalità e paura, capace di conquistare gli amanti del genere e di sedurre i lettori più esigenti con la sua atmosfera cupa e raffinata.

“Atmosfera” di Taylor Jenkins Reid (23 settembre)

Taylor Jenkins Reid, autrice amatissima per romanzi come “I sette mariti di Evelyn Hugo” e “Daisy Jones & The Six”, firma un nuovo grande romanzo che guarda alle stelle. “Atmosfera” racconta la storia di Joan Goodwin, docente di fisica e astronomia a Houston, donna riservata e appassionata, che divide la sua vita tra lezioni universitarie e la nipotina Frances. Ma tutto cambia quando, all’inizio degli anni Ottanta, legge un annuncio: la NASA cerca le prime donne scienziate da addestrare come astronauti per il programma Space Shuttle. È a quel punto che Joan sente qualcosa ribollire dentro: il suo destino non può più essere quello di osservare le stelle da lontano. Vuole raggiungerle.

Scelta tra centinaia di candidati, Joan si ritrova immersa in un mondo di prove durissime, simulazioni estenuanti, competizione e complicità. Attorno a lei gravitano figure indimenticabili: il pilota Hank Redmond, eroe da Top Gun, lo scienziato John Griffin, sempre pronto a sostenere gli altri, Lydia Danes, specialista di missione inflessibile, e Vanessa Ford, ingegnere magnetica e misteriosa. Con loro Joan condivide sogni, paure, allenamenti e segreti. Ma mentre l’entusiasmo cresce, l’amore irrompe nella sua vita con una forza imprevista, spingendola a ridefinire il proprio posto nell’universo.

Quando nel 1984 arriva la missione STS-LR9, tutto ciò per cui Joan ha lavorato è messo in gioco in un istante che cambierà per sempre il suo cammino. “Atmosfera” è un romanzo di emancipazione, desiderio e coraggio, che intreccia l’epopea della conquista spaziale con le storie intime di donne pronte a spingersi oltre ogni limite.

“Il cerchio dei giorni” di Ken Follett (23 settembre)

Ken Follett, maestro del romanzo storico, affronta uno dei più grandi misteri dell’umanità: la costruzione di Stonehenge. Con la sua consueta abilità nel trasformare eventi remoti in narrazioni vivide, ci porta indietro di migliaia di anni, in una terra segnata da riti e conflitti, dove la fede e la violenza convivono.

Al centro della storia c’è Seft, giovane cavatore di selce, figlio di un uomo crudele e fratello di due ragazzi altrettanto spietati. La sua vita sembra segnata dalla fatica, ma il destino lo conduce a intrecciare il proprio cammino con quello di Joia, sorella della donna che ama. Joia ha una visione: erigere un monumento fatto di enormi pietre, capace di unire le tribù e cambiare il corso della storia. Un progetto folle e visionario, che richiede dedizione, coraggio e sacrificio.

Intorno a loro, le comunità combattono contro carestie, siccità e guerre intestine. Le alleanze fragili e i tradimenti mettono in pericolo non solo il sogno del cerchio di pietre, ma anche le vite di chi vi partecipa.

Follett intreccia storie di amore proibito, vendette familiari e ambizioni spirituali, restituendo un’epoca lontana ma sorprendentemente vicina nei suoi conflitti.

Il cerchio dei giorni” non è soltanto un romanzo epico, ma anche una riflessione sulle imprese impossibili che segnano la civiltà. Attraverso personaggi intensi e indimenticabili, ci mostra come le grandi costruzioni non siano mai soltanto pietre, ma visioni di comunità intere che decidono di credere nell’impossibile.

“Malastrada” di Ugo Barbàra (23 settembre)

Con “Malastrada”, Ugo Barbàra firma una saga che attraversa l’inizio del Novecento, divisa tra Castellammare del Golfo e New York. Al centro della vicenda c’è la dinastia dei Montalto, famiglia potente e ricca, con navi che solcano l’Atlantico e vini apprezzati sulle tavole più prestigiose. Dopo aver ceduto le redini della banca ai figli Leonardo e Paolo, Rosaria Battaglia torna in Sicilia con la giovane figlia Benedetta, destinata a prendere in mano il ramo locale degli affari.

Ma Benedetta non è solo un’erede: è anche una donna che sogna l’amore e lo trova in Ignazio Rizzo, un legame proibito che rischia di mettere a repentaglio l’equilibrio della famiglia. Intanto, a New York, i fratelli Leonardo e Paolo vedono il loro rapporto logorarsi, trascinando con sé l’impero economico dei Montalto in una spirale di conflitti e intrighi. Su entrambi i fronti incombe la Mano Nera, la potente organizzazione criminale che minaccia chiunque provi a sfidarla.

Barbàra orchestra una narrazione corale, fatta di segreti, tradimenti, passioni e ambizioni. Il romanzo restituisce non solo il fascino dell’epoca, ma anche la durezza delle scelte che definiscono i destini individuali e collettivi. “Malastrada” è un racconto di sangue e potere, di donne e uomini costretti a lottare per sopravvivere tra America e Sicilia, dove le radici familiari possono essere insieme rifugio e condanna.

“Mensaleri” di Wu Ming 2 (23 settembre)

Wu Ming 2 ci regala una saga che mescola mito, storia e memoria collettiva. “Mensaleri” parte dal 1868, quando Nazzaro Mensa fonda una cartiera sull’isola di Parpai, lungo il fiume Leri, e costruisce un villaggio operaio che porta il suo nome.

All’apparenza è il sogno di un imprenditore illuminato, ma attorno alla fabbrica si addensano ombre: un mago consiglia Nazzaro, rituali segreti si svolgono ai margini del villaggio, e un culto misterioso legato alle farfalle minaccia di sovvertire ogni logica.

Attraverso più di un secolo, la storia della famiglia Mensa si intreccia con lotte operaie, scioperi, ribellioni e la lenta decadenza dell’industria. Nel 1995, con la fabbrica ormai chiusa, Riniero Mensa tenta un rilancio, promettendo un futuro radioso per il borgo. Ma la sua visione è ambigua, sospesa tra rigenerazione e rovina definitiva.

Wu Ming 2 intreccia vicende familiari e dinamiche collettive, dando voce a personaggi che rappresentano epoche diverse, e restituisce la forza simbolica della natura – farfalle, alberi, fiumi – come protagonisti silenziosi del romanzo. “Mensaleri” è insieme una saga familiare, un’epopea industriale e un racconto fantastico che esplora il confine tra progresso e magia, memoria e oblio.

“Darkly” di Marisha Pessl (24 settembre)

Marisha Pessl, autrice di culto capace di coniugare mistero, letteratura e sperimentazione, torna con un romanzo che ha l’intensità di un enigma e la potenza di un coming of age. “Darkly” ci porta nella vita di Arcadia “Dia” Gannon, una ragazza che sembra normale: frequenta la scuola, aiuta i genitori nel negozio di famiglia, si diverte con gli amici. Ma il suo cuore batte per i giochi, soprattutto quelli ideati da Louisiana Veda, creatrice della leggendaria Darkly. Dopo la morte misteriosa della visionaria fondatrice, i suoi giochi sono diventati oggetti di culto, venduti a cifre astronomiche e circondati da un’aura quasi mistica.

Quando Dia ottiene l’occasione di fare uno stage proprio alla Darkly insieme ad altri giovani selezionati da tutto il mondo, la sua vita prende una piega imprevista. Non è solo un lavoro: è un viaggio in un labirinto narrativo fatto di livelli intrecciati, di indizi che si moltiplicano, di segreti che emergono come frammenti di un puzzle impossibile. I ragazzi devono esplorare le ultime creazioni di Louisiana, ma più si addentrano nel cuore dell’azienda, più la linea tra realtà e finzione si fa sottile. Ogni dettaglio può essere un codice, ogni frase un indizio, ogni gesto un passo verso una verità che forse non vogliono scoprire.

“Darkly” è un romanzo che riflette sul potere delle storie e sul confine fragile tra gioco e vita. Con atmosfere sospese, tensione crescente e un ritmo che ipnotizza, Pessl ci accompagna in un’avventura che è insieme un thriller e una riflessione esistenziale, ricordandoci che talvolta le illusioni sanno ferire più della realtà stessa.

“I fabbricanti di bambole” di Lynn Buchanan (24 settembre)

Con “I fabbricanti di bambole”, Lynn Buchanan ci trasporta in un mondo fantasy originale e inquietante, dove la bellezza e la fragilità si intrecciano con la lotta per la sopravvivenza. Shean di Perla, giovane apprendista, ha un dono: sa costruire bambole straordinarie, tanto delicate da sembrare vive. Ma non sono semplici giocattoli: nel suo mondo, le bambole possono essere armi, strumenti per combattere i temibili Shod, creature che hanno distrutto la sua famiglia.

Shean sa che il suo destino è la vendetta, eppure i suoi maestri la considerano inadatta: le sue creazioni sono troppo eleganti per la guerra, troppo belle per distruggere. Delusa ma determinata, Shean intraprende un viaggio verso Tela, un villaggio remoto dove vive Ikiisa, una fabbricante rispettata e temuta. Qui spera di dimostrare il suo talento e di ottenere la licenza ufficiale di fabbricante di guardie, sfidando l’autorità stessa di Ikiisa.

Ma la strada che sceglie è rischiosa: per convincere il villaggio deve chiamare a sé gli Shod, esponendo Tela a un pericolo mortale. In questo conflitto tra responsabilità e ambizione, tra rabbia e speranza, Shean impara che la vera forza delle sue bambole non è solo nella capacità di combattere, ma nella delicatezza che racchiudono, specchio della sua anima ferita.

Il romanzo si muove tra atmosfere oscure e momenti di pura liricità, ponendo domande universali: cos’è la forza? È distruzione o è resistenza? Con una scrittura evocativa e un immaginario unico, Buchanan offre un fantasy che parla di dolore e riscatto, di giovani che cercano il proprio posto in un mondo ostile.

“Ragione e omicidio di secondo grado” di Tirzah Price (24 settembre)

Tirzah Price firma un audace esperimento letterario: unire l’universo di Jane Austen con i codici del giallo. “Ragione e omicidio di secondo grado” prende le sorelle Dashwood, protagoniste di “Ragione e sentimento“, e le getta in un intrigo criminale degno dei migliori mystery.

Elinor e Marianne Dashwood hanno appena perso il padre. Come se il dolore non bastasse, un vecchio testamento affida tutta l’eredità al loro fratellastro, lasciando le due giovani senza nulla, costrette a trasferirsi in un modesto appartamento. Ma un dettaglio cattura subito l’attenzione di Elinor: nella tazza di tè del padre c’era una sostanza sospetta. Veleno. E, come lui stesso le ha insegnato da detective esperto, il veleno non mente: si tratta di un omicidio.

Le sorelle si trovano così catapultate in un’indagine che mescola logica, deduzione e coraggio femminile, in una società che le vorrebbe silenziose e passive. Tra sospetti familiari, segreti inconfessabili e un mondo maschile ostile, Elinor e Marianne devono imparare a fidarsi del proprio istinto e a difendere il nome del padre.

Tirzah Price gioca con i personaggi amati della Austen, ma non li tradisce: ne mostra nuove sfaccettature, mantenendo intatti i temi centrali dell’opera originale – l’amore, l’indipendenza, le differenze di carattere tra ragione e sentimento – e trasformandoli in strumenti investigativi. Il risultato è un romanzo che diverte, sorprende e intriga, perfetto per chi ama i classici ma non teme di vederli reinventati.

“Amatissime” di Giulia Caminito (24 settembre)

Con “Amatissime”, Giulia Caminito compie un viaggio intimo e letterario tra le scrittrici che hanno formato il suo immaginario e il suo mestiere. Non si tratta di una semplice raccolta di ritratti o di analisi critiche, ma di un memoir che intreccia ricordi personali, scoperte di lettrice e sogni di scrittrice.

Caminito racconta il suo incontro con autrici diversissime: Elsa Morante, Paola Masino, Natalia Ginzburg, Livia De Stefani, Laudomia Bonanni, e, in questa nuova edizione, Maria Bellonci, figura centrale della cultura italiana, fondatrice del Premio Strega. A ciascuna dedica pagine tenere e lucide, costruendo un dialogo immaginario in cui si mette accanto, come una compagna di giochi.

Il libro prende il titolo da un sentimento: l’amore per queste autrici “amatissime”, ma anche dal desiderio di restituire loro spazio e tempo, ciò che spesso un sistema editoriale maschilista ha negato. Caminito le immagina nel cortile dell’infanzia, come bambine con cui scambiare bambole e segreti, ma anche come amiche adulte con cui discutere di letteratura e vita.

Amatissime” è un atto di gratitudine, ma anche una dichiarazione di indipendenza: l’autrice riconosce le proprie radici ma afferma la propria voce. In questo incontro tra autobiografia e critica, tra confessione e saggio, emerge un ritratto collettivo che è anche una dichiarazione d’amore per la scrittura e per il potere delle storie.

“Un eroe dei nostri tempi” di Enrico Trevisiol (24 settembre)

Con un titolo che richiama ironicamente la tradizione letteraria, “Un eroe dei nostri tempi” racconta la disillusione e lo spaesamento di una generazione che ha ricevuto grandi promesse e si è ritrovata con poche certezze. Pietro, il protagonista, lavora come copywriter in un’agenzia pubblicitaria, inventando slogan per prodotti inutili. Di notte, per arrotondare, fa il parcheggiatore in una balera di provincia. Nel poco tempo che resta, collabora con una ONG che salva migranti in mare e prova a mantenere una relazione con Camilla, tra sopralluoghi immobiliari e mutui impossibili.

La sua vita è un susseguirsi di impegni, ma il senso sembra sfuggirgli sempre di mano. Crescendo, gli avevano detto che bastava impegnarsi per avere un futuro. Ora, a trent’anni, si sente ingannato. Eppure, nelle notti fredde passate fuori dalla balera, tra le chiacchiere degli anziani e le confessioni improvvise, Pietro percepisce un barlume di autenticità.

Trevisiol riesce a riprodurre sulla pagina la lingua parlata, con uno stile semplice, ironico e vibrante, che restituisce il ritmo delle conversazioni tra amici. Il romanzo diventa così un ritratto di generazione: di chi si sente sempre a metà, sospeso tra doveri e desideri, incapace di trasformare le domande in azioni. “Un eroe dei nostri tempi” è intimo e universale insieme, una voce che risuona con chiunque si senta intrappolato nelle contraddizioni del presente.

“Nightcall” di Victor Diamandis (24 settembre)

Atmosfere dark, motori che rombano nella notte e un amore segnato da cicatrici. “Nightcall” è un romance che mescola passione, mistero e dolore, costruendo una storia intensa e cinematografica.

Iris Bennet è una giovane donna che ha visto svanire i suoi sogni di regista dopo un incidente che l’ha segnata nel corpo e nell’anima. Tornata nella sua città natale, vive una routine piatta, divisa tra ricordi dolorosi e una relazione finita male. L’arrivo di Wade Mulligan, nuovo vicino di casa, sconvolge il suo equilibrio. Wade guida una Gran Torino nera nella notte, come un cavaliere oscuro uscito da un film, e nasconde un passato segnato da segreti inconfessabili.

Tra Iris e Wade nasce un legame immediato e pericoloso. Entrambi spezzati, entrambi attratti dall’oscurità dell’altro, scoprono di poter condividere non solo ferite, ma anche desideri e speranze. Ma i fantasmi del passato non tardano a tornare, riportando alla luce bugie, tradimenti e mostri nascosti.

Diamandis costruisce una storia che cattura per intensità emotiva e atmosfera cupa. Le corse nella notte diventano metafora di un amore che rischia sempre di schiantarsi, ma che proprio per questo appare irresistibile. “Nightcall” è perfetto per chi ama i romance dark, le storie di riscatto e le passioni estreme, dove la luce si trova solo attraversando il buio.

“La disobbediente” di Mavie Da Ponte (26 settembre)

Monda ha trentacinque anni e una certezza: non vuole diventare madre. Il suo corpo, dice, non si piegherà al dovere sociale né all’istinto biologico. Ha un fidanzato, una carriera che non ha mantenuto le promesse, un passato segnato da abbandoni e ferite. Ma la sua decisione di rifiutare la maternità biologica viene messa in discussione dalle pressioni di chi le è vicino, soprattutto dal compagno, che non sembra più disposto ad accettarla.

Nel momento in cui sta per cedere, la sua natura ribelle riaffiora e la porta a una scelta radicale: cambiare strada, dire no, rivendicare il diritto di esistere come individuo. “La disobbediente” non è solo la storia di una donna che rifiuta la maternità, ma di una persona che cerca modi alternativi di amare, di prendersi cura, di dire “noi” senza perdere l’“io”.

Il romanzo esplora il peso delle convenzioni sociali, la fatica di crescere senza modelli, la difficoltà di essere donna in un mondo che impone ancora ruoli rigidi. Monda diventa un personaggio universale, specchio di tutte le donne che hanno dovuto difendere le proprie scelte. Con una prosa intensa e diretta, Mavie Da Ponte racconta una storia di resistenza e libertà, in cui la disobbedienza diventa atto d’amore per sé stessi e per gli altri.

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