Libri d’inverno, 5 capolavori da leggere per godersi le atmosfere di gennaio

14 Gennaio 2025

Libri d’inverno, da leggere nella stagione più fredda per godersi del tempo di qualità. Ecco 5 capolavori perfetti da leggere a gennaio.

Libri d’inverno, 5 capolavori da leggere per godersi le atmosfere di gennaio

Un thriller, un’intensa autobiografia, un classico intramontabile, un breve e avvolgente dramma shakespeariano, una profonda antologia che scandaglia l’animo umano: sono questi i libri, cinque capolavori della letteratura e della narrativa contemporanea, che ti suggeriamo di leggere se hai voglia di “libri d’inverno”, malinconici e riflessivi, immersi in atmosfere gelide. Eccoli.

Libri d’inverno, 5 capolavori da leggere a gennaio

Diario d’inverno” di Paul Auster

In questo libro, l’inverno è figurato: è l’ultima stagione della vita, quella in cui si osserva con malinconia e distacco, in cui ci si ritrova a guardare il mondo da lontano, come quando ci ripariamo dalla bufera e stiamo davanti alla finestra, un po’ paghi, un po’ timorosi, un po’ pensierosi.

In “Diario d’inverno” Paul Auster si racconta con autoironia e sincerità, rivelando la sua idea di scrittura e di umanità. Un’esperienza di lettura indimenticabile, perfetta per chi ha amato le opere dell’autore e per chi ricerca un libro intenso, vero e ricco di spunti di riflessione.

La ragazza nella nebbia” di Donato Carrisi

L’ambientazione tetra e invernale viene coniugata a un thriller incalzante e avvolgente, che ha conquistato già milioni di lettori. Se per il tuo gennaio hai voglia di una lettura ricca di suspense, “La ragazza nella nebbia”, nato dalla penna del maestro italiano del thriller, è ciò che fa per te.

La notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paese rintanato in una valle profonda fra le ombre delle Alpi. Forse è stata proprio colpa della nebbia se l’auto dell’agente speciale Vogel è finita in un fosso. Un banale incidente.

Vogel è illeso, ma sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci è arrivato. Eppure una cosa è certa: l’agente speciale Vogel dovrebbe trovarsi da tutt’altra parte, lontano da Avechot. Infatti, sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nella nebbia.

Due mesi da quando Vogel si è occupato di quello che, da semplice caso di allontanamento volontario, si è trasformato prima in un caso di rapimento e, da lì, in un colossale caso mediatico. Perché è questa la specialità di Vogel. Non gli interessa nulla del dna, non sa che farsene dei rilevamenti della scientifica, però in una cosa è insuperabile: manovrare i media.

Il racconto d’inverno” di William Shakespeare

Tutt’altro genere per il prossimo dei capolavori che ti presentiamo. È un avvolgente dramma di William Shakespeare che, ambientato a Messina, risulta più “luminoso” rispetto ad altre sue opere teatrali poiché appartenente al genere della tragicommedia. Perfetto per una lettura originale, diversa dal solito, oltre che per scoprire sfaccettature meno note di uno degli autori più celebri al mondo.

Il re di Sicilia Leonte ha sposato Ermione, ma crede che il figlio nascituro sia del re di Boemia Polissene. Leonte ordina al cortigiano Camillo di avvelenarlo, ma questi non gli obbedisce e fugge con Polissene.

Leonte istruisce un processo per adulterio contro Ermione e fa interpellare l’oracolo di Delfi. Leonte ordina anche che la bambina, nata nel frattempo, venga abbandonata su una spiaggia deserta.

Il dottor Zivago” di Borìs Pasternàk

Se ricerchi atmosfere invernali e storie senza tempo, c’è un classico della letteratura russa che dovresti valutare come lettura di gennaio. È il capolavoro di Pasternàk, “Il dottor Zivago”, un romanzo moderno, che rappresenta l’opera di una vita e che non cessa di essere attuale.

Tempesta” di Romain Gary

Infine, se vuoi sfruttare il mese di gennaio per una lettura malinconica e riflessiva sul senso della vita e dell’umanità, ti suggeriamo una raccolta di racconti profonda ed intima di Romain Gary, una delle voci più interessanti della narrativa contemporanea. Si intitola “Tempesta”.

Su un’isoletta persa nell’oceano vivono in solitudine il dottor Partolle e sua moglie Hélène. L’implacabile sole tropicale ha ucciso l’uomo che era in lui e l’amore che era in lei. Poi un giorno, nell’aria elettrica che sa di tempesta, approda sull’isola uno sconosciuto con gli occhi selvaggi e un destino funesto.

Uno snack bar di Los Angeles, col suo popolo della notte, accoglie un ex sicario disilluso, aspirante scrittore e diplomatico che, deciso a non invecchiare, ha ingaggiato un killer professionista che non sa di doverlo uccidere.

La moglie di un ingegnere francese, incaricato di strappare alla foresta indocinese terra per la ferrovia, giunge nella boscaglia con tanti bauli, un cane pechinese e una curiosità morbosa per i nativi. Seminerà agitazione e zizzania tra i soldati e precipiterà insieme a loro nella tragedia.

E poi, un boy del Ciad che non sa la lingua canta a memoria dal repertorio francese. Un nuotatore di fondo ruba oggetti d’arte dalle isole nella Grecia dei colonnelli. In una base aerea inglese, i piloti di una squadriglia si stringono attorno a una stufa anemica per raccontarsi le missioni africane da cui non tutti sono tornati.

Questi sfavillanti racconti, inediti per il lettore italiano, abbracciano quasi per intero l’arco terreno di Romain Gary. Con la sua scrittura inconfondibile, insieme dolce e selvaggia, l’autore sfiora tutte le ossessioni di una vita: l’inferno della malinconia, il doppio, la fuga, la menzogna, la disperazione dell’amore, la tenacia del dolore. E dietro l’angolo, la morte, cercata ma con un volto inaspettato.

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