I libri si rivelano alleati preziosi in molteplici occasioni. E sebbene non possano risolvere proprio tutto, possono di certo aiutarci a cambiare atteggiamento nei confronti della vita, a modificare il nostro sguardo sul mondo, sulle cose e su noi stessi, anche in piccole dosi e in modo inconscio, implicito. In questo articolo scopriamo cinque libri perfetti da leggere per affrontare la vita con più leggerezza.
Cinque libri da leggere per una vita più leggera
“Le piccole libertà” di Lorenza Gentile
Scorrevole, piacevole e rilassante, “Le piccole libertà” è una lettura fresca e romantica che contiene anche tratti avventurosi. Questo romanzo, in cui i libri sono oggetti con un potere straordinario, induce anche importanti riflessioni sul nostro modo di vivere e su quanto queste “piccole libertà” possano aiutarci a vivere più sereni, passo dopo passo.
Oliva ha trent’anni, una passione segreta per gli snack orientali e l’abitudine di imitare Rossella O’Hara quando è certa di non essere vista.
Di lei gli altri sanno solo che ha un lavoro precario, abita con i genitori e sta per sposare Bernardo, il sogno di ogni madre. Nessuno immagina che soffra di insonnia e di tachicardia, e che a volte senta dentro un vuoto incolmabile.
Fa parte della vita, le assicura la psicologa, e d’altronde la vita è come il mare: basta imparare a tenersi in equilibrio sulla tavola da surf. Ma ecco arrivare l’onda anomala che rischia di travolgerla. Dopo anni di silenzio, la carismatica ed eccentrica zia Vivienne – che le ha trasmesso l’amore per il teatro e la pâtisserie – le invia un biglietto per Parigi, dove la aspetta per questioni urgenti.
Oliva decide di partire senza immaginare che Vivienne non si presenterà all’appuntamento e che mettersi sulle sue tracce significherà essere accolta dalla sgangherata comunità bohémienne che fa base in una delle più famose librerie parigine, Shakespeare and Company. Unica regola: aiutare un po’ tra gli scaffali e leggere un libro al giorno.
“La sovrana lettrice” di Alan Bennett
Questo romanzo così snello e ironico è una perla della narrativa contemporanea, un inno al potere della lettura e alla sua capacità di cambiare il nostro sguardo sul mondo. Perfetto, per ritrovare attimi di leggerezza e per prefiggersi di coltivarla, giorno dopo giorno.
A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet.
Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. Qualcosa in effetti è successo, qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto la lettura di quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus a chiunque incontri sul suo cammino.
Con quali effetti sul suo entourage, sui suoi sudditi, sui servizi di security e soprattutto sui suoi lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga.
“La tristezza ha il sonno leggero” di Lorenzo Marone
Torniamo sulla narrativa italiana con uno dei libri più emozionanti di Lorenzo Marone, una storia che ci invita a fare tesoro di ciò che è stato, ma anche ad alleggerire il nostro bagaglio per poter andare avanti con serenità.
Erri Gargiulo, sulla soglia dei quarant’anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi. Finché un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l’appuntamento con il suo destino.
E deciderà di affrontare, una per una, le piccole e grandi sfide alle quali si è sempre sottratto. Imparerà così che per essere felici dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che, se non vogliamo vivere una vita che non ci appartiene, a volte è indispensabile ribellarci. Anche a chi ci ama. Sarà pronto, ora, a prendere la decisione più difficile della sua esistenza?
“I miei piccoli dispiaceri” di Miriam Toews
Se hai voglia di un romanzo intenso e struggente, capace di insegnare tanto, non puoi mancare all’appuntamento con “I miei piccoli dispiaceri”.
Una storia luminosa in cui dolore e amore sono intrecciati a doppio filo, in cui a ogni pagina, dopo aver versato una lacrima, si scoprirà di poter ancora ridere di gusto per tutto quello che nella vita continua a risplendere.
Elf è una pianista di successo, invitata a esibirsi nei teatri più prestigiosi; dalla vita ha avuto tutto: talento, fascino, un compagno che la ama. Ogni cosa le è sempre riuscita facile, tranne essere felice, tranne farsi andare bene il mondo così com’è.
Yoli invece del mondo così com’è ha imparato ad accontentarsi sin da piccola; ha imparato con gli anni a non occupare il centro della scena, indossando i panni sgangherati di una buona perdente. E così, anche tra mille piccoli fallimenti esistenziali, Yoli riesce ancora a sorridere di sé e ad andare avanti senza farsi troppe illusioni.
Ed è con questo spirito disillusamente ottimista che accoglie la notizia che Elf, poco prima di una tournée, ha provato a uccidersi: con la convinzione che mettendo in piedi una squadra di supporto, composta da tutte le persone che la amano, sarà possibile farle capire che in questo mondo imperfetto vale la pena di restarci proprio perché è imperfetto.
“Come diventare buoni” di Nick Hornby
Terminiamo con Nick Hornby e con il suo “Come diventare buoni”, che già dal titolo svela il suo intento ironico. Il romanzo ci insegna a guardare alla vita con più leggerezza, infatti, attraverso la preziosa chiave dell’ironia, ma anche abbandonando le ipocrisie che spesso rendono l’esistenza così complicata e innaturale.
Che cosa significa essere buoni? Katie Carr non se l’è mai chiesto: una donna che ha scelto di diventare medico per aiutare gli altri e che ha cresciuto i figli seguendo i valori morali più profondi, non ha nemmeno bisogno di porsi la questione.
Finché quella donna non tradisce il marito. E allora il marito, David, decide di dare una svolta alla propria vita: smette di essere «l’uomo più arrabbiato di Holloway» per diventare buono.
Niente di più azzeccato, a questo punto, dell’entrata in scena di BuoneNuove. Piercing alle sopracciglia, una storia di droga alle spalle e tecniche di guarigione dello spirito e del corpo capaci di sfidare tutta la scienza medica, BuoneNuove aiuta David a mettere a punto strategie di bontà: lasagne prese dal congelatore di casa per sfamare i barboni, giocattoli sottratti ai figli e dati ai bambini meno fortunati e infine un bel manuale di istruzioni su come redistribuire le ricchezze nel mondo…