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Libri a realtà aumentata, la nuova frontiera della lettura

Vi capita mai di immesimarvi tanto nel protagonista di un libro da arrivare a piangere per le sue sfortune e a ridere per i suoi trionfi? Tanto da essere tristi per una giornata intera, dopo aver letto di qualche avvenimento spiacevole?...

Grazie a sensori sul libro che modificano la temperatura percepita e a un gillet da indossare che esercita una pressione sul torace del lettore, la ‘sensory ficition’ permette di immedesimarsi in maniera più vivida nelle avventure e nelle emozioni dei protagonisti

MILANO – Vi capita mai di immesimarvi tanto nel protagonista di un libro da arrivare a piangere per le sue sfortune e a ridere per i suoi trionfi? Tanto da essere tristi per una giornata intera, dopo aver letto di qualche avvenimento spiacevole? Grazie all’ultima creazione degli scenziati del Massachussets Institute of Technology, riportata tra gli altri sul Guardian e sul Los Angeles Times, anche i meno sensibili potranno provare questa sorta di empatia con i personaggio di finzione.

SENSORY FICTION, COME FUNZIONA – Nasce infatti negli Stati Uniti il primo libro “indossabile”, che grazie alla realtà aumentata riesce a trasmettere al lettore le stesse emozioni che stanno vivendo i personaggi della storia. Il progetto si chiama “Sensory Fiction” – narrativa sensoriale. Il libro è ricoperto di sensori e attuatori, capaci di modificare la temperatura percepita dal lettore, oltre che di produrre luci. A questo supporto è anche connesso una specie di gilet tecnologico che il lettore deve indossare mentre si immerge nella storia. Grazie a questi due strumenti l’esperienza di lettura diventa vivida e realistica. “Il libro ‘aumentato’ dà vita allo scenario e all’ambiente, mentre il gilet permette ai lettori di provare le emozioni del protagonista” – commentano gli scienziati. “Quando il protagonista della storia subisce un mutamento emotivo o fisico anche il lettore prova qualcosa grazie al gilet – spiegano i ricercatori del MIT -. Gli stimoli offerti da questo indumento e dal libro sensoriale sono diversi, ma tutti contribuiscono ad arricchire la lettura”.
Potete vederne un esempio qui.

NUOVE POSSIBILITÀ DI IMMEDESIMAZIONE – Sono stati Felix Heibeck, Alexis Hope e Julie Legault del media lab del MIT a sviluppare l’idea. Come storia di base è stata usata “The girl who was plugged in” di James Tiptree Jr.
“La narrativa sensoriale potrebbe essere la nuova frontiera dell’immaginazione. Tradizionalmente i romanzi fanno provare emozioni attraverso le parole. Ma usando il nostro metodo, che unisce sensori e attuatori, agli scrittori viene data una nuova possibilità. E questo non toglie spazio alla fantasia del lettore, semmai la potenzia. Questi strumenti tecnologici possono essere usati per creare trame ancora più avvincenti e coinvolgenti, per offrire possibilità fino ad oggi sconosciute di immedesimazione ed empatia”.

Roberta Turillazzi

5 febbraio 2014

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