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Libreriamo Book Camp – Fabio Brusa, lo scrittore seriale appassionato di romanzi scientifici

'Per anni, quando si cerca di esordire, si va alla ricerca di una casa editrice soddisfacente. Una gioia quando la si trova finalmente, eppure รจ lรฌ che inizia la salita...' Parla della sua esperienza da scrittore esordiente Fabio Brusa

Prosegue il viaggio alla scoperta dei protagonisti della prima community dedicata a chi ama scrivere creata da Libreriamo. Conosciamo meglio Fabio Brusa, amante di romanzi fantascientifici e consapevole che, in Italia, questo è un genere poco apprezzato

MILANO – ‘Per anni, quando si cerca di esordire, si va alla ricerca di una casa editrice soddisfacente. Una gioia quando la si trova finalmente, eppure è lì che inizia la salita…’ Parla della sua esperienza da scrittore esordiente Fabio Brusa, appassionato di romanzi fantascientifici e consapevole che, in Italia, questo è un genere poco apprezzato. Fabio ci racconta le difficoltà che ha incontrato nella pubblicazione del suo primo libro e l’importante opportunità che ha avuto grazie al Libreriamo Book Camp.

Come nasce la sua passione per la scrittura? Lo fa di mestiere o è una seconda attività?
Tutti vorrebbero farlo di mestiere, in pochi riescono a vivere esclusivamente del frutto della propria penna. Soprattutto se ci si dedica prevalentemente a romanzi e racconti. Ma non esiste seconda attività migliore.

Di cosa tratta il suo libro? E’ stato editato da lei?
Il mio primo romanzo “Helots La speranza del Firewalker” è un’avventura fantascientifica, edito da Edizioni Il Ciliegio 2013. E’ stato accolto davvero bene dai lettori, catapultati in una città di tecnologia brutale e lotta per la sopravvivenza. Qualcosa di decisamente diverso dal solito, ma con un’anima fortemente epica.

Quali sono le difficoltà che ha incontrato nella pubblicazione e promozione dell’opera?
Per anni, quando si cerca di esordire, si va alla ricerca di una casa editrice soddisfacente. Una gioia quando la si trova finalmente, eppure è lì che inizia la salita. Per quanto riguarda Helots è vero che quasi la totalità dei lettori si è trovata positivamente impressionata, ma sta proprio nel genere la prima difficoltà nella diffusione dell’opera. Fantascienza suona come una parolaccia in Italia. Io dico: dategli una possibilità, poi ne riparliamo. Ed ecco che i “like” aumentano.

Come è venuto a conoscenza del Libreriamo Book Camp? Cosa ne pensa di questo spazio dedicato agli autori emergenti?
Gli autori emergenti sono tra coloro che si danno più da fare e più si impegnano per riuscire a venire a galla nella marea di proposte in campo letterario. Si informano, cercano, si documentano, stabiliscono legami e, come un questo caso, abbracciano comunità ed iniziative di rilievo. Libreriamo salta così all’occhio quando ci si mette a cercare una seria proposta di spazio conoscitivo. Gli emergenti, come me, ne hanno davvero molto bisogno. E’ grazie alle community che si vengono a formare attorno a spazi intelligenti come Libreriamo che nascono i primi fan di opere degne di nota. Doppia utilità quindi, per chi ad esempio ha un bel romanzo avventuroso da proporre!

Ha in progetto una nuova opera?
Uno scrittore che voglia definirsi tale non smette di scrivere. Ce l’abbiamo dentro. Quindi si: oltre al seguito del già citato Helots al vaglio ci sono già due ulteriori opere (romanzo thriller e raccolta di racconti horror). Le novità arriveranno il prima possibile. Quello di cui c’è bisogno, in verità, è di più ampi margini per farsi apprezzare. Grazie a Libreriamo Book Camp anche per questo!

2 luglio 2014

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