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Libreriamo Book Camp – Claudia Di Gennaro, la scrittrice con il bisogno di far vivere i personaggi che bussano alla sua porta

Una passione per la scrittura nata tra le pagine dei diari del liceo e proseguita con l’autopubblicazione del suo primo libro, che ha ricevuto un buon successo di vendite e feedback...

MILANO – Una passione per la scrittura nata tra le pagine dei diari del liceo e proseguita con l’autopubblicazione del suo primo libro, che ha ricevuto un buon successo di vendite e feedback. E’ questa la storia di Claudia Di Gennaro, una delle scrittrici protagoniste del Libreriamo Book Camp, la prima community dedicata agli scrittori emergenti. Conosciamola meglio…

 

Come nasce la sua passione per la scrittura? Lo fa di mestiere o è una seconda attività?

La mia passione nasce prima come amore per la poesia ai tempi del liceo, in cui riempivo pagine di diario di poesie piuttosto che prestare attenzione alle lezioni. Avevo sempre la testa tra le nuvole, tante idee, storie e personaggi affollavano la mia mente, e sognavo un giorno di diventare una grande scrittrice. Quel sogno ad oggi non si è ancora realizzato e chissà se mai accadrà, ma un giorno di non molti anni fa mi sono decisa a mettermi alla prova. Ho comprato un computer e mi sono ritagliata uno spazio tutto per me, e niente più scuse legate al tempo, al lavoro e alla famiglia. Ho provato e il primo risultato non è stato niente male. Il mio romanzo d’esordio ‘Indaco’ non è riuscito a trovare un editore, ma l’ho autopubblicato un paio d’anni fa riscuotendo un buon successo di vendite e feedback. Tutto questo ovviamente per me è solo una passione, un bisogno di far vivere i personaggi che vengono a bussare alla mia porta implorandomi di parlare delle loro storie, non è un mestiere, per ora… 

 

Di cosa tratta il suo libro? E’ stato editato da lei?

Il mio primo romanzo dal titolo ‘Indaco’ è la storia di una donna ripiegata su stessa, a causa di un matrimonio infelice con un uomo d’affari morbosamente geloso e algido. Ambientata tra la Puglia e la Capitale, parla di violenza sulle donne, che prima di tramutarsi in fisica comincia con l’essere una subdola violenza psicologica. Parla di riscatto morale, di amicizia, di cambiamento, di libertà, di sogni da raggiungere e di un ritrovato amore. E’ un’opera dedicata a tutte le donne vittime di violenza, e un inno al coraggio di denunciare e rimettere se stesse al centro della propria vita. Quest’opera è in autopubblicazione su Amazon, come dicevo prima. Il mio secondo lavoro dal titolo ‘Una vita che non conosco’ uscirà invece a breve in tutte le librerie, edito dalla casa editrice Sillabe di Sale, che ringrazio infinitamente per aver creduto in me. L’argomento trattato è di tutt’altra specie: racconta di una donna alla soglia dei quarant’anni, stanca della sua routinne e delle sue certezze, che di punto in bianco abbandona la famiglia e il lavoro per catapultarsi in un viaggio on the road, che parte dalla Puglia, attraversa la Grecia continentale e ritorna in Puglia. Sarà accompagnata da uno sconosciuto centauro, che la trascinerà per affascinanti strade di un mondo prima per lei sconosciuto. Un trionfo di fato, spiritualità e natura selvaggia, camminando alla ricerca di risposte nel doppio fondo della propria anima. Il viaggio che ognuno di noi dovrebbe fare almeno una volta nella propria vita. 

 

Quali sono le difficoltà che ha incontrato nella pubblicazione e promozione dell’opera?

Nella pubblicazione più che nella promozione direi, in quanto in Italia ci sono pochissime case editrici disposte a puntare sugli esordienti, e l’auto pubblicazione è vista un po’ come l’ultima spiaggia anziché come un trampolino di lancio, come invece accade in altri paesi del mondo tra cui su tutti gli Stati Uniti. Stare lontani dalle EAP poi, ovvero le case editrici a pagamento, è veramente difficile, nel senso che si nascondo in ogni angolo anche sotto mentite spoglie, e a parer mio sono le mele marce dell’editoria. La promozione dell’opera invece è faticosa, in fondo ogni libro è una goccia in un oceano, ma tutto sommato divertente e non sempre costosa. Certo avere una casa editrice alle spalle che ti supporta è tutt’altra cosa.

 

Come è venuto a conoscenza del Libreriamo Book Camp?

Seguo da sempre il vostro sito Libreriamo poiché sono anche, e soprattutto, una fervida lettrice e mi piace rimanere sempre aggiornata su novità in libreria, recensioni, esperienze e interviste di chi ce l’ha fatta o dei miei scrittori preferiti. Perciò, vista l’opportunità che avete dato agli autori emergenti, mi sembrava un altro bel modo di farsi pubblicità e di esserci anch’io in questo mare.

 

Cosa ne pensa di questo spazio dedicato agli autori emergenti?

Non posso che pensare che sia stata un’ottima idea e un gran bell’aiuto da parte vostra. Sapeste quant’è difficile venire a galla, e urlare di leggere il mio libro in mezzo a una baraonda infernale di gente che urla la stessa cosa. Bravi! 

 

Ha in progetto una nuova opera?

Sì… sto macinando il mio terzo romanzo, che come tutti i romanzi ha bisogno prima di tanto studio dei luoghi, dei tempi, dei personaggi, ha bisogno di crescere pian pianino nella mia mente, particolare dopo particolare, prima di essere messo su carta. Questo tratterà un altro argomento molto vicino ai nostri giorni ma che viene da tempi lontani e ancora una volta alla mia terra, la Puglia. Vediamo.

28 maggio 2014
 
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